Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale Pietro Toselli - Porta Catania
- CAP:
- 98039
- Latitudine:
- 37.851151
- Longitudine:
- 15.281093
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Muro interno a piazzetta
- Data di collocazione:
- 09/07/1995
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in marmo
Perni in bronzo
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Taormina
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Testimonianza di Eugenio Longo (classe 1923), uomo politico e più volte sindaco di Taormina, sopravvissuto ai bombardamenti, trascritta dallo storico Piero Arrigo il 20 agosto 2016 e pubblicata sul giornale online vaitaormina.com il 9 luglio 2017:
la prima parte dell'attacco avvenne nella tarda mattinata con due aerei Spitfire della RAF che colpirono il S.Domenico, noto albergo della cittadina; subito scattò l'allarme e i taorminesi si rifugiarono nelle case di campagna, temendo un secondo attacco. Intorno alle 17 arrivò il vero bombardamento che colpì la parte sud di Taormina, suonarono gli allarmi, Longo si mise in fuga alla ricerca del padre; all'altezza della storica farmacia Ragusa, rimasta intatta, vide morire la giovane Antonia Ragusa, figlia di una maestra elementare. In mezzo alle macerie e alla polvere, Longo afferma di aver sentito la voce di un bambino che recitava il Padre Nostro, così con l'aiuto di altri sfollati, riuscì a tirarlo fuori, accanto al bambino si poteva intravedere la gamba della madre che lo aveva protetto col proprio corpo. Longo riuscì a raggiungere Cuseni e ricongiungersi al resto della famiglia che rimase a Petralia fino al 14 luglio quando rientrarono a Taormina ormai sotto il controllo britannico. Longo conclude il suo racconto ricordando la sua amarezza nel leggere il cartello scritto in inglese all'ingresso dell'hotel Metropol, da cui si rese conto che la città era in mano nemica.
Testimonianza del fotografo taorminaese, Nino Castorina, trascritta dallo storico Piero Arrigo, pubblicata su taorminainforma.it: Castorina si stava recando a Villagonia per andare a comprare del pane al forno, attraversò la discesa della Madonna delle Grazie e a meta’ strada incontrò il Sig. Panarello, papa’ degli antiquari Carlo e Giovanni ed un’altra coppia anziana, insieme proseguirono per la stessa destinazione, l’acquisto del pane di frumento. Al ritorno, potevano essere circa le 11,30 all’improvviso sentirono un rombo di aerei provenire dal mare e passare sopra le loro teste, erano due “Spitfire” britannici in avanscoperta che mitragliavano all’impazzata l’edificio della Stazione per poi proseguire verso il San Domenico. In quel trambusto il Sig.Panarello diede a Castorina una spinta obbligandolo a ripararsi sotto un grande albero adiacente la Stazione e cosi’ fece anche la coppia di anziani. Nel pomeriggio i quadrimotori americani sganciarono sulla zona sud a Porta Catania il loro carico di bombe. Castorina, vedendo una nuvola di fumo provenire dal Monte Croce, pensava che il padre fosse morto, invece apparve sporco ed accaldato nella loro casa di campagna circa alle 17; egli raccontò che c’erano stati parecchi morti tra i cittadini, forse 90 e che sicuramente i Tedeschi erano riusciti a mettersi in salvo. Castorina e la famiglia rimasero in campagna circa un mese e mezzo prima di rientrare a Taormina dove il padre trovo’ integro il suo negozio di barbiere e la madre quello di sarta.
Notizie sulle motivazioni del bombardamento, tratte da " Quando Taormina fu bombardata", articolo del 6 Luglio 2008 pubblicato su tele90.it:
Gli alleati avrebbero cercato di colpire il comando generale germanico riunitosi per definire le operazioni in Africa che si pensava fosse organizzato nei locali del Grand Hotel San Domenico. In realtà, quel giorno a Taormina non c’era nessun gerarca, nessun generale. Si racconta che nel piano del bombardamento era stato inserito anche il Teatro Antico. Per fortuna qualcosa non funzionò.
Testimonianza di Pancrazio Saetta, militare in Grecia ai tempi del bombardamento, trascritta dallo storico Piero Arrigo pubblicata sul giornale online vaitaormina.com il 9 luglio 2013:
Il reale motivo del bombardamento sarebbe stato l'abbattimento dell'impianto radio ripetitore tedesco situato presso il Castello di Castelmola e privo di apparato difensivo.
Contenuti
- Iscrizioni:
- ALLA MEMORIA
DELLE VITTIME CIVILI
DEI BOMBARDAMENTI AEREI
DELLA CITTA' DEL 9 LUGLIO 1943
IL COMUNE DI TAORMINA POSE IL 9 LUGLIO 1995
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Ogni anno il 9 luglio alle ore 10,30 avviene la commemorazione delle vittime dei bombardamenti presso il cimitero taorminese.