224484 - Lastra bassorilievo ad Alcide Cervi – Gattatico (RE)

Opera donata dai partigiani di Gattatico e dedicata ad Alcide Cervi, padre di sette figli partigiani trucidati dai fascisti durante la seconda guerra mondiale. La dedica riporta la motivazione dettata dal poeta partigiano Giovanni Serbandini “Bini” con la quale fu donata la Medaglia d’oro commemorativa ad Alcide Cervi.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Praticello
Indirizzo:
Piazza Cervi
CAP:
42043
Latitudine:
44.804984947564
Longitudine:
10.475369978574

Informazioni

Luogo di collocazione:
Su una parete della sala consiliare del Municipio, a sinistra della porta d’ingresso.
Data di collocazione:
1986
Materiali (Generico):
Informazione non reperita
Materiali (Dettaglio):
Scultura realizzata nel 1986 dall’artista Jucci Ugolotti (Parma, 1943).
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Gattatico
Notizie e contestualizzazione storica:
Alcide Cervi nacque a Campegine (RE) il 6 maggio 1875 e morì nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1970 a San Ilario d’Enza (RE). Fu contadino e antifascista.
Durante la dittatura subì perquisizioni e persecuzioni ma non si piegò mai ai fascisti. Dopo l'8 settembre 1943 la famiglia Cervi fece parte della Resistenza. La notte del 25 novembre 1943 i fascisti accerchiarono la casa dei Cervi, che si difesero sparando dalle finestre sino a che ebbero munizioni. Costretti ad arrendersi furono tutti incarcerati a Reggio Emilia. I sette figli di Alcide furono tutti fucilati nel poligono di tiro della città il 28 dicembre 1943. Alcide, che ignorava la sorte dei figli, rimase in carcere sino al 7 gennaio 1944, quando riuscì a fuggire dopo un bombardamento aereo sul carcere. Tornato a casa, la trovò distrutta, apprese che tutti i figli erano stati sterminati, ma non si piegò. Con la moglie, Genoeffa Cocconi, le quattro nuore e dieci nipotini riprese a lavorare per ricostruire la casa e condurre la terra. Il 10 ottobre 1944 i fascisti tornarono e distrussero quel che i Cervi superstiti avevano ricostruito. Genoeffa non resse e il 15 novembre 1944 morì.

Giovanni Serbandini [Chiavari (GE) 16 agosto 1912 - Lavagna (GE) 22 marzo 1999], partigiano con il nome di battaglia “Bini”, fu insignito nel 1990 di Medaglia d'Argento al Valor Militare,
Parlamentare per due legislature, Bini fu anche poeta. Fu lui a scrivere la motivazione della medaglia d'oro commemorativa consegnata ad Alcide Cervi, in memoria dei suoi sette figli uccisi dai fascisti durante la Resistenza.

Fonte: https://www.anpi.it

Contenuti

Iscrizioni:
Dono dei partigiani
di Gattatico 1986

Come la resistenza
hai resistito
vecchia quercia
che i tuoi sette rami
gagliardi d’avvenire
opponesti alla nera tempesta
tutti e sette insieme
in un’alba sola stroncati
come la resistenza hai resistito
perché oggi i ragazzi italiani
sopra il tuo tronco nodoso
in uno squarcio libero di cielo
vedano
sette stelle d’argento
G. Serbandini "Bini"
Simboli:
Il manufatto consta di un bassorilievo raffigurante una quercia con sette rami che rappresenta Alcide Cervi con i suoi sette figli.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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