Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Ragazzi del '99, 5
- CAP:
- 40133
- Latitudine:
- 44.502041867954
- Longitudine:
- 11.31359010101
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- All'incrocio tra via Ragazzi del '99 e via Cimabue, sulla parete del palazzo al civico 5.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in marmo chiaro grezza sui bordi con iscrizioni con caratteri a rilievo.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- I Ragazzi del '99 furono i coscritti di leva italiani del 1899 che nel 1917 furono mandati sui campi di battaglia della prima guerra mondiale quando non avevano ancora compiuto diciotto anni. I primi contingenti italiani, 80.000 circa, furono chiamati nei primi quattro mesi del 1917. Alla fine di maggio furono chiamati altri 180 000 ed altri ancora, ma in minor numero, nel mese di luglio. I primi ragazzi del 1899 furono inviati al fronte nel novembre del 1917, nei giorni della battaglia di Caporetto. Il loro apporto, unito all'esperienza dei veterani, si dimostrò fondamentale per gli esiti della guerra. Infatti le giovanissime reclute in un momento di gravissima crisi per il Regio Esercito, rinsaldarono le file sul Piave, del Grappa e del Montello, permettendo la controffensiva nel 1918 a un anno esatto da Caporetto con la battaglia di Vittorio Veneto.
Alla fine della guerra i Ragazzi del '99 ebbero il seguente Encomio dell'Esercito da parte del Comando supremo militare italiano del Regio Esercito Italiano (citato sul Bollettino Militare del 22 novembre 1917):
“I giovani soldati della Classe 1899 hanno avuto il battesimo del fuoco. Il loro contegno è stato magnifico e sul fiume che in questo momento sbarra al nemico le vie della Patria, in un superbo contrattacco, unito il loro ardente entusiasmo all'esperienza dei compagni più anziani, hanno trionfato. Alcuni battaglioni austriaci che avevano osato varcare il Piave sono stati annientati: 1.200 prigionieri catturati, alcuni cannoni presi dal nemico sono stati riconquistati e riportati sulle posizioni che i corpi degli artiglieri, eroicamente caduti in una disperata difesa, segnavano ancora.
In quest'ora, suprema di dovere e di onore nella quale le armate con fede salda e cuore sicuro arginano sul fiume e sui monti l'ira nemica, facendo echeggiare quel grido “Viva l'Italia” che è sempre stato squillo di vittoria, io voglio che l'Esercito sappia che i nostri giovani fratelli della Classe 1899 hanno mostrato d'essere degni del retaggio di gloria che su loro discende.
Zona di guerra, 18 novembre 1917 - Il Capo di S.M. dell'Esercito A. Diaz”
Contenuti
- Iscrizioni:
- LI HO VISTI I RAGAZZI DEL “99”
ANDAVANO IN PRIMA LINEA CANTANDO
LI HO VISTI TORNARE IN ESIGUA SCHIERA
CANTAVANO ANCORA
DIAZ
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Mio nonno materno Liberatore Antonio fu uno dei Ragazzi del ’99.
Nato il 22 aprile 1899, fu richiamato il 18 febbraio 1917 (a diciassette anni e dieci mesi).
Il 30 giugno 1917 fu inviato al fronte con il 60° Reggimento Fanteria della Brigata “Calabria”, dove fu promosso caporale il 1° novembre 1917, nel mezzo della Battaglia di Caporetto.
Il 12 gennaio 1918 egli fu assegnato al 46° Reggimento Fanteria della Brigata “Reggio” dove rimase fino al termine del conflitto.