Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Corso Re Umberto 22
- CAP:
- 22030
- Latitudine:
- 45.465350998276
- Longitudine:
- 7.8802909269836
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Muro del palazzo che affaccia su Corso Re Umberto 22
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Il marmo bianco è il materiale con cui è fatta la lastra. Essa ha forma rettangolare con bordi smussati e con angoli sporgenti rispetto alla linea del perimetro. Sui quattro angoli, borchie in metallo la fissano al muro. In corrispondenza dei due spigoli inferiori sono fissati al muro due vasetti porta-fiori.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Amministrazione comunale
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Luigi Gallo, originario di Rotondi (AV) e figlio di un magistrato, era uno studente di Ingegneria all'Università di Napoli quando venne chiamato alle armi e assegnato al Reggimento Genio Ferrovieri di Ivrea. Dopo l'armistizio, rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e, per sfuggire alla cattura, si fece assumere come operaio all'Olivetti, un'industria bellica requisita. Tuttavia, i rastrellamenti tedeschi si estesero anche ai lavoratori di queste fabbriche.
Deciso a combattere per la libertà, Gallo si unì alle brigate partigiane operanti in Val d'Aosta. Iniziò come ufficiale nel comando di brigata, poi divenne vice commissario e infine commissario politico della 76ª Brigata Garibaldi, adottando il nome di battaglia "Battisti" in onore dell'eroe trentino Cesare Battisti.
Nella notte tra il 29 e il 30 gennaio 1945, il comando della 76ª Brigata fu sorpreso da una pattuglia tedesca. Tredici partigiani, tra cui Luigi Gallo, furono arrestati, torturati e condannati a morte. Durante il trasferimento, Gallo riuscì a fuggire dal carcere di Ivrea, ma fu ricatturato a Lace e sottoposto a orribili torture nella caserma di Porta Vercelli.
Il 5 febbraio 1945, all'età di 25 anni, Luigi Gallo fu impiccato con fil di ferro a un albero dei Giardini Giusiana. Il suo corpo, martoriato e privo di un solo centimetro di pelle intatta, fu riconosciuto all'ospedale di Ivrea dalla partigiana Rina Valè, nome di battaglia "Cassandra". La lastra è stata posta su un palazzo di fronte al luogo dove egli fu assassinato.
la lastra è firmata F.d.G. che indica "Fronte della Gioventù". Nonostante oggi esista una organizzazione omonima di derivazione dal Movimento Sociale Italiano, va ricordato che durante la Guerra di Liberazione il "Fronte della Gioventù per l’Indipendenza Nazionale e la Libertà (F.d.G.)" fu una organizzazione partigiana costituita nel 1943 da Eugenio Curiel, scienziato e dirigente del PCI, che si propose di organizzare la gioventù italiana nella lotta per una società radicalmente diversa da quella in cui era cresciuta, una storia di grande impegno ideale, di grandi valori ma soprattutto di grandi sacrifici. Curiel fu assassinato a Milano il 24 febbraio 1943. Tra i fondatori, si ricorda il comunista Giancarlo Pajetta che del Fronte era stato l’ideatore. Nel 1946 ad eccezione di comunisti e socialisti, gli altri movimenti giovanili ritirarono la propria adesione al Fronte. Nel 1947, quel Fronte della Gioventù cessò di esistere.
Contenuti
- Iscrizioni:
- AL MARTIRE DELLA LIBERTA'
GALLO LUIGI
N. 1920 DECEDUTO 10-2-1945
F.d.G.
- Simboli:
- Non sono presenti simboli.
Altro
- Osservazioni personali:
- Si ringrazia la Sig.ra Stella Cuzziol per aver fornito il materiale fotografico
FONTI:
ISTORETO - Banca dati del Partigianato piemontese: Gallo Luigi, Battisti.
www.Il Caudino: Valle Caudina: un partigiano caudino, Luigi Gallo
Atlante Stragi Nazifasciste: Ivrea, 07_02_1945
Si rilevano discrepanze tra le fonti sulla data di morte di Luigi Gallo: Mentre ISTORETO registra il 10 febbraio 1945, le altre due fonti consultate riportano il 5 febbraio. ISTORETO ne attribuisce la nascita a Napoli, mentre Il Caudino a Rotondi (valle Caudina) in provincia di Avellino.