Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Largo Aristide Galantini
- CAP:
- 19132
- Latitudine:
- 44.0742552
- Longitudine:
- 9.795461899999963
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Mura esterne del cimitero in prossimità dell’ingresso
- Data di collocazione:
- 21/06/2017
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La lastra celebra Aristide Galantini, uno dei giovani caduti nella lotta di liberazione il quale, pur fruendo di un congedo illimitato che lo avrebbe esentato dalla chiamata della RSI, decise di salire ai monti e prendere parte al movimento partigiano. Aristide, nato a Campiglia il 6 gennaio del 1921, intraprese dunque azioni contro i nazifascisti perlopiù nella zona di Zignago e dello Zerasco e sarà proprio in missione che il giovane incontrerà la morte per mano fascista all’età di 23 anni, il 12 aprile 1944, risultando il primo Caduto della Colonna nello Zerasco, dove il Suo Sacrificio è ricordato nella Lapide apposta a Chiesa di Rossano nel 1991 (vedasi scheda http://www.pietredellamemoria.it/pietre/lastra-commemorativa-a-aristide-galantini/ ).
Contenuti
- Iscrizioni:
- LARGO ARISTIDE GALANTINI
PARTIGIANO 1921-1944
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- La Cerimonia di intitolazione è stata presieduta dal Sindaco della Spezia Massimo Federici che, nella sua Orazione, ha definito Aristide un “eroe normale”, riconoscendo a Lui e agli Uomini di quella levatura il merito di averci fatto dono della Libertà. Al termine del discorso del Primo Cittadino, presso la locale Chiesa di Santa Caterina, il nipote Monsignor Gianluca Galantini ha celebrato la S.Messa a Suffragio.
http://www.isrlaspezia.it/wp-content/uploads/2014/01/Galantini-Aristide-largo.pdf
Galantini, Aristide, largo (Campiglia, Comune della Spezia) Biografia a cura di M. Cristina Mirabello Aristide Galantini nasce a Campiglia il 6 gennaio 1921. Pur fruendo di un congedo illimitato rispetto al servizio militare ed essendo quindi nella condizione di poter stare a casa, senza rispondere ai bandi di chiamata alle armi che la repubblica di Salò fa pendere sui giovani dopo l'8 settembre 1943, si schiera coscientemente dalla parte della Resistenza ai nazi-fascisti, aderendo ai nuclei di “Giustizia e Libertà” che operano precocemente nel territorio spezzino, dapprima con funzioni di staffetta e poi salendo ai monti. Nella primavera del 1944 c’è il primo avvio della Brigata d’assalto Lunigiana1 , il cui territorio di influenza è ascrivibile alla zona di Zignago e dello Zerasco. In tale fase vengono compiute dai Resistenti brillanti azioni contro i nazifascisti ma si registra anche una crisi in seguito alla morte di Piero Borrotzu (fucilato il 5 aprile 1944 a Sesta Godano2 ) In tale drammatico contesto Galantini, che è andato di pattuglia con Antonio Celle e con Franco Coni3 per cercare un medico che curi un partigiano ferito, viene colpito e, ormai a terra, brutalmente ucciso dai fascisti del presidio di Coloretta il 12 aprile 1944 a Chiesa di Rossano (Zeri-MS).
1 v. nota 11 su http://www.isrlaspezia.it/strumenti/lessico-della-resistenza/colonna-giustiziae-liberta/
2 v. documento su http://www.isrlaspezia.it/wp-content/uploads/2014/01/Borrotzu-Pietrolargo.pdf
3 v. nota 1 su http://www.isrlaspezia.it/strumenti/lessico-della-resistenza/1a-compagniaarditi/
http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Attualita/Una-targa-per-il-partigiano-Aristide-236667.aspx
Ieri a Campiglia cerimonia solenne per il militare ucciso nello Zerasco nel 1944. Per il primo cittadino l'ultimo discorso pubblico prima del congedo: "Significativo farlo qui in un posto pieno di fascino. A quei ragazzi siamo debitori per sempre".
La Spezia - Con una cerimonia assai sentita e autenticamente partecipata, Campiglia e la città della Spezia, attraverso il sindaco Massimo Federici, hanno reso omaggio alla memoria del caduto partigiano Aristide Galantini, intitolandogli un Largo che affaccia sul piazzale della chiesa ed abbraccia, con una vista suggestiva, il Golfo della Spezia da una parte e lo sconfinato orizzonte del mare aperto dall'altro. "Un eroe normale” - così l'ha definito il primo cittadino - nato in questa splendida frazione del nostro Comune il 6 gennaio del 1921. Quando, dopo l'8 settembre del '43, la Resistenza cominciò a muovere i suoi primi passi, con una scelta dettata esclusivamente dalla propria coscienza di uomo che amava la libertà sopra ad ogni cosa, Aristide , militare che dopo aver preso parte alla Seconda Guerra Mondiale, godeva di un congedo illimitato che lo metteva al riparo da ogni obbligo di arruolamento alla R.S.I., decise di battersi per il riscatto della Patria e scelse la via dei monti".
Cadde prematuramente, nella primavera della Lotta di Liberazione, e ciò avvenne nello Zerasco, a Rossano Apuano (Ms) il 12 aprile del '44, dove è ricordato come il primo Caduto di Giustizia e Libertà, in cui militò assieme al Comandante Franco Coni e al caro amico Antonio Celle. "È ad uomini come Aristide che dobbiamo la nostra libertà, a coloro che seppero da che parte stare affinché il nostro Paese potesse risorgere" - ha affermato il Sindaco, concedendosi quindi un commosso riferimento personale quando, portandosi la mano alla Fascia tricolore, ha concluso dicendo: "E' il mio ultimo intervento, dopo dieci anni in cui ho servito al meglio delle mie possibilità l'Istituzione che rappresento ed è bello e significativo farlo qui, in un posto così pieno di fascino della nostra Terra, ricordando il sacrificio di uno di quei tanti ragazzi di cui noi tutti oggi siamo debitori e, coerentemente con quegli ideali, orgogliosi di perpetuarne il ricordo".
Al termine dell'intervento, la nipote Mara Galantini ha scoperto la Lapide che intitola il Largo al Martire della Liberta e Mons. Gianluca Galantini ha benedetto il Marmo. I presenti, tra cui l'ex Prefetto della Spezia dottor Mauro Lubatti, il Comandante della Stazione dei Carabinieri, rappresentanti della FIAP, dell'ANPI e dell'Associazione Mazziniana della Spezia, si sono quindi trasferiti nella Chiesa di Santa Caterina, dove è stata celebrata la Santa Messa a Suffragio di Aristide; nel corso della funzione il Sacerdote ha tracciato ,anche alla luce delle Scritture, un suggestivo ritratto dei caduti che ha toccato il cuore di tutti. È stata davvero una Cerimonia struggente,in cui,alla presenza degli intervenuti ,tra cui la figlia di Rino Canese, recentemente scomparso - che di Aristide fu amico fraterno e a cui dobbiamo un'affettuosa ed intensa testimonianza - si è fatta memoria del sacrificio di un patriota, a 73 anni dalla morte, a riprova del fatto che chi dona se stesso per gli ideali di giustizia e libertà non muore affatto, almeno finché ci sarà qualcuno capace di rammentare e di trasmetterne ulteriormente il ricordo.
PAOLO GALANTINI, PRESIDENTE DELL`ASSOCIAZIONE PARTIGIANI MARIO FONTANA-FIAP,LA SPEZIA