138330 - Lastra commemorativa di G. Spataro ed E. Iursé, vittime dei nazifascisti a Genova Sampierdarena

Su un pannello metallico,  è posizionata centralmente in alto l’iscrizione su lastra marmorea bianca, contornata da listelli di sezione rettangolare, sporgenti come nei loculi cimiteriali. Nella base, è poggiato un vasetto bronzeo per lumino. Sotto, è posta una corona di alloro, con una coccarda tricolore e un fiocco rosso. Alle estremità superiori – simmetricamente rispetto alla lastra con l’iscrizione – sono presenti due cerchi di colore bianco con – all’interno – stelle verdi con due cerchi concentrici dei quali l’esterno bianco e l’interno rosso, come un tricolore.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Sampierdarena
Indirizzo:
Via del Campasso, Genova
CAP:
16151
Latitudine:
44.422781
Longitudine:
8.89200489999996

Informazioni

Luogo di collocazione:
Su parete, sotto il ponte della ferrovia.
Data di collocazione:
Non presente.
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Iscrizione su marmo bianco; vasetto bronzeo per lumino; lastra metallica come pannello di fondo.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Non disponibile.
Notizie e contestualizzazione storica:
Ad entrambi - distintamente - è dedicata una via a Genova.
"Giuseppe Spataro era partigiano, nativo di Roccella Ionica (RC) il 18 mar. 1925; operaio dell’Ansaldo Meccanico, fu tra i primi degli abitanti del quartiere san Martino-Campasso a sentire il bisogno di ribellarsi in modo concreto alle crescenti irruenze dei fascisti. Inizialmente con approcci vaghi, non organizzati, facili ad essere captati dal nemico, si limitò a contattarsi con pochi compagni per fare propaganda orale, distribuire manifestini ciclostilati, raccogliere materiale vario, opportuno per il futuro: dai vestiti alle armi. Dopo l’ 8 settembre, da questo nucleo isolato, nacque più organizzato il ”fronte della gioventù”, col compito di favorire scioperi tra gli studenti, organizzare il “soccorso rosso”, reclutare nei luoghi d’incontro (Croce d’Oro, don Bosco, bar, Società di mutuo soccorso ) chi condivideva le idee o quantomeno in quei giorni desiderava fuggire per non essere obbligato nelle truppe di Salò. Nel giu. 1944, tutte queste iniziative confluirono nelle SAP (squadre di azione patriottica), ove lui scelse il nome di battaglia “Roberto”, divenendo comandante del distaccamento Carlo Roncati, della Brigata SAP Giacomo Buranello. In una prova generale della agognata liberazione di Genova, malgrado essa fosse stata programmata ed eseguita in gran segreto, le Brigate Nere vennero a sapere del fatto ed organizzarono a loro volta una contromossa che sfociò in uno scontro a fuoco in cui persero la vita due fascisti: il cerchio si strinse fino al 16 dic. 1944 quando lo Spataro venne catturato assieme a Jursé nelle sale della Ciclistica. Furono assieme condotti alla casa Littorio, e sottoposti ad interrogatori con pestaggio e tortura. Il 15 gennaio successivo, condotti assieme sotto l’archivolto ferroviario del Campasso, nella notte e senza precisa condanna da tribunale, furono fucilati, lasciando i corpi a terra come monito a tutti gli abitanti della zona . In tasca ambedue avevano un panino ed una mela; di dubbio significato: falsificare che avessero tradito, e quindi avessero ricevuto promessa di trasferimento, oppure di calmiere onde evitare la fuga se avessero saputo del loro reale destino. Sul giornale cittadino, il giorno dopo, si fece riferimento a “salme di due sconosciuti, rinvenute al Campasso, presumibile scontro tra fuorilegge o bande di ribelli, abbandonati a se stessi dagli angloamericani”. Trattao da: http://www.sanpierdarena.net

Contenuti

Iscrizioni:
LA CORDA CHE STROZZA IL PENSATOR
NON UCCIDE IL PENSIERO
PER L'AVVENIRE LUMINOSO DELLA PATRIA
PER LA GRANDEZZA DI UN IDEALE
PERIRONO TRUCIDATI DAI NAZIFASCISTI
IL 16 GENNAIO 1945
SPATARO GIUSEPPE
IURSÉ ERNESTO
Simboli:
Assenti.

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Informazione non reperita

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