238225 - Lastra e Caserma alla M.O.V.M. Enrico Rebeggiani – Chieti

Lastra posta all’ingresso della Caserma intitolata al tenente Rebeggiani Enrico caduto sul fronte russo durante la seconda guerra mondiale e insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale B. Croce, 154
CAP:
66100
Latitudine:
42.360653218047
Longitudine:
14.140176656658

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sul muro di destra dell'ingresso della Caserma Rebeggiani, sede del Centro Nazionale Amministrativo - Comando Generale Arma Carabinieri
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Ottone
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo chiaro con iscrizione a caratteri in rilievo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comando Generale Arma Carabinieri
Notizie e contestualizzazione storica:
Enrico Rebeggiani, di Giuseppe e Leonilde Peduzzi, nacque a Chieti il 1º agosto 1916. Nel 1937 finì la Scuola Allievi Ufficiali di Bassano con il grado di sottotenente. Nel 1938 conseguì la laurea in Economia.
Nel gennaio 1941 fu richiamato alle armi e assegnato prima al Comando Superiore delle Forze Armate in Albania e poi al battaglione alpino "L'Aquila". Rimase gravemente ferito in azione sullo Schindeli il 10 marzo 1941 e fu decorato con una Medaglia di bronzo al valor militare. Riprese servizio nell'aprile 1942 in Jugoslavia dove fu decorato con una seconda Medaglia di bronzo al valor militare.
Il 17 agosto 1942 partì per il fronte russo come tenente comandante del plotone arditi sciatori della 93ª Compagnia del battaglione "L'Aquila", inquadrato nella 3ª Divisione alpina "Julia". Il 22 dicembre 1942 prese parte ad un attacco nei pressi di Ivanowka, ma cadde colpito a morte. Fu decorato con la Medaglia d'oro al valor militare con la seguente motivazione: “Eroico combattente d'Albania, benché assegnato a servizio condizionato presso un deposito per ferite riportate in combattimento, chiese ed ottenne di seguire il suo battaglione in partenza per il fronte russo. In più giorni di sanguinosi combattimenti, contro nemico preponderante di uomini e di mezzi combatté ininterrottamente. Col suo coraggio fu di esempio costante ai suoi alpini. Il suo valore culminava il giorno 22 dicembre, quando, comandante di un plotone sciatori arditi, occupava di sorpresa una importante posizione che il nemico aveva strappato ad altro reparto. Contrattaccato più volte rimaneva in posto con mirabile fermezza, anche quando il suo plotone era quasi distrutto. Benché ferito, visto il nemico che si ritirava, riuniti i pochi superstiti, noncurante del micidiale fuoco di artiglieria, si slanciava all'inseguimento; ferito una seconda volta incitava i suoi alpini a proseguire nella lotta gridando: "Avanti, L'Aquila". Colpito a morte consacrava la sua vita alla Patria Fronte Russo, Ivanowka quota 204, 19-20-21-22 dicembre 1942.”

Contenuti

Iscrizioni:
CASERMA
TEN. F. ALP. ENRICO REBEGGIANI
MEDAGLIA D'ORO
AL VALORE MILITARE
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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