263102 - Lastra in commemorazione dei Cittadini combattenti per la Libertà – Ivrea (TO)

Nell’atrio del Municipio di Ivrea è presente una lastra commemorativa dedicata ai Cittadini che, combattendo contro l’oppressione nazista e la dittatura fascista, morirono per la libertà. Questa lastra è stata posta dalla amministrazione comunale il 25 aprile 1965, per celebrare il ventennale della Liberazione dalla oppressione nazifascista. E’ in granito grigio, con scritte in maiuscolo, in materiale bronzeo.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Ferruccio Nazionale, 4 - Ivrea (TO)
CAP:
10015
Latitudine:
45.466392346585
Longitudine:
7.8760237

Informazioni

Luogo di collocazione:
Atrio di ingresso del Municipio, sopra la porta che conduce agli uffici per le Politiche Sociali.
Data di collocazione:
25 Aprile 1965
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
La lastra, di cm. 80 x 50 x 2 circa, è in pietra granitica, cementata al muro sopra una porta nell'atrio del Municipio di Ivrea. La pietra è di colore grigio chiaro, con superficie leggermente granulare. Le lettere sono in bronzo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
La liberazione di Ivrea, come quella di molte altre città italiane, fu un evento cruciale nella lotta partigiana contro l'occupazione nazifascista. La città canavesana, con la sua posizione strategica, divenne ben presto un punto nevralgico per le azioni resistenziali.
Il fronte occidentale con la Francia a nord di Aosta era pieno di tedeschi e fascisti della Folgore con circa l0.000 uomini ben armati ed equipaggiati, che in caso di imminente ritirata obbligatoriamente sarebbero scesi per attraversare Ivrea (unica via di uscita, in quanto la città di Ivrea è posta geograficamente all’imbocco della valle d’Aosta).
La sera del 23 aprile 1945 tutte le formazioni partigiane operanti tra Ivrea ed Aosta raggiunsero le zone di loro competenza.
Nonostante l'arrivo di truppe nemiche meglio armate e numericamente superiori tutto il transito nemico fu fermato lungo la strada, in una situazione di stallo, che durò per diversi giorni. Nel frattempo il Comando di Aosta aveva concluso con l’avversario la tregua in armi a patto che il nemico abbandonasse la Valle e scendesse su Ivrea. Anche la Missione Alleata Britannica a mezzo Vescovo di Ivrea Don Paolo Restagno aveva fatto proposte di resa incondizionata al Tenente Generale Picker comandante delle forze tedesche e fasciste della Città e della Valle d’Aosta, ma questi aveva risposto negativamente. La disfatta in Germania per fortuna era già palese. Elementi del C.L.N. avevano pure loro preso contatti col Generale Picker che sembrava essere meno restio alla resa. Cosi il comandante Noto (Pomo Filiberto) poi Alimiro (Pelizzari Mario) si misero in moto su un’automobile con issata la bandiera bianca, e si avviarono al Quartier Generale tedesco per trattare la resa. Il Generale tedesco non intese cedere ai partigiani ma fu disposto a trattare a mezzo Missione Alleata Britannica. Si concluse cosi una tregua e si fissarono le modalità: tutte le forze nemiche tedesche e fasciste si sarebbero dovute concentrare nei pressi del lago di Viverone a 12 km circa oltre Ivrea, fino all’arrivo delle forze americane che avrebbero provveduto alla loro smobilitazione.
Le forze partigiane entrano nella Città di Ivrea esattamente alle ore l3 del 3 maggio 1945 fra l’entusiasmo di tutta la cittadinanza. Ciononostante, il 25 aprile resta anche per Ivrea la ricorrenza da commemorare della Liberazione dal nazifascismo.

Contenuti

Iscrizioni:
AI CITTADINI EPOREDIESI
CHE COMBATTENDO CONTRO
L'OPPRESSIONE NAZISTA
E LA DITTATURA FASCISTA
MORIRONO PER LA LIBERTÁ
LA CITTÁ DI IVREA
XX ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
25 - 4 - 1945 ── 25 - 4 - 1965
Simboli:
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