4399 - Lastra in memoria dei Sinti vittime del Porrajmos – Prignano sulla Secchia

Lastra commemorativa in rame in cui vengono riportati i nomi delle famiglie Rom e Sinti che furono internate nel campo di concentramento che si trovava a Prignano s/S (MO) tra il 1940 e il 1943, dove ora è situato il Municipio.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Salvo D'Acquisto
CAP:
41048
Latitudine:
44.43741872357263
Longitudine:
10.691531896591187

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna retro palazzo comunale
Data di collocazione:
10/04/2010
Materiali (Generico):
Ottone, Altro
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Prignano
Notizie e contestualizzazione storica:
"Porrajmos, in lingua romane's, vuole dire divoramento, devastazione: uno sterminio che al pari di quello degli ebrei fu condotto in tutti i paesi occupati dai nazisti, la persecuzione dei rom e dei sinti che è avvenuta anche in Italia a opera del regime fascista.
Tra le tragiche vicende belliche che interessarono Prignano durante la Seconda Guerra Mondiale, vi fu anche quella di un campo di concentramento per zingari Sinti, aperto dal 1940 al 1943, che sorgeva proprio dove si trova l’attuale municipio. Le strutture vennero costruite dopo che il capo della polizia Arturo Bocchini aveva ordinato il rastrellamento e la concentrazione di zingari italiani e stranieri sotto rigorosa sorveglianza, per porli in località adatte in ciascuna provincia, dove era possibile, o in centri che raggruppassero più province. Dei campi di concentramento di zingari italiani la storia non ha parlato molto, perché il rastrellamento e l’invio nei campi di concentramento in Germania o in altri campi di lavoro avveniva senza documenti ufficiali, senza timbri, solo tramite schede su cui non venivano registrati mai come zingari ma come giocolieri o ginnasti di professione. Nel campo di Prignano erano rinchiusi 79 reclusi e gli internati arrivavano al campo dopo rastrellamenti, perlopiù dalle province di Modena e Reggio Emilia…ma anche da altre località italiane. Era stato ricavato in un vecchio campo sportivo, nel luogo dove in seguito fu costruito il municipio. La struttura era recintata con il filo spinato e aveva vecchie baracche sorvegliate da carabinieri e militari. Si è potuta ricostruire la vicenda del campo di Prignano grazie alla collaborazione dei più vecchi abitanti del paese, che ricordavano la presenza di zingari i quali poi furono fatti sfollare e di bambini Sinti, che avevano frequentato la scuola a Prignano; è stato confermato che esistono documenti in merito, come atti di nascita o morte e ricordi che sono stati ritrovati in comune.
Fonte : Prignano racconta.n°2- 2008

Contenuti

Iscrizioni:
In ricordo delle famiglie sinte vittime del Porrajmos.
Argoli,Bonora,Bianchi,Debarre,Esposti,Innocenti,Lucches,Mars,Relandini,Suffer,Tonoli,
Torre, Truzzi, Internate nel campo di concentramento che sorgeva in questo luogo tra il 1940 e il 1943.
Prignano sulla secchia 10/06/10
Simboli:
E' riportato uno stemma che raffigura un toro alato, stemma del Comune di Prignano e il simbolo della federazione Rom e Sinti insieme

Altro

Osservazioni personali:
Lastra tenuta in buono stato.

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