Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via San Francesco, 78
- CAP:
- 61032
- Latitudine:
- 43.8437379
- Longitudine:
- 13.019492
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Ingresso del Palazzo Comunale di Fano
- Data di collocazione:
- 27/01/2015
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in marmo
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Municipio di Fano
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Subito dopo la guerra, alcune decine di giovani ebrei, sopravvissuti allo sterminio, vennero inseriti in piccoli campi chiamati hachsharoth. Quello di Fano (organizzato nei locali del mercato all’ingrosso del pesce) accolse diverse decine di profughi (complessivamente 150), molti dei quali inseriti nella Scuola Professionale Marittima. Molti di loro trovarono occupazione nella marineria fanese, soprattutto dopo il varo, nel novembre 1947, del peschereccio Harishonah (costruito grazie all’aiuto di un maestro d’ascia jugoslavo e dei calafati fanesi). Dopo la costituzione dello Stato di Israele (15 maggio 1948) tutti i ragazzi dell’hachsharoth decisero di partire per la Palestina.
Il 27 gennaio 2015, in conclusione di un Consiglio Comunale straordinario per commemorare la “Giornata della Memoria”, è stata scoperta all’ingresso del Palazzo Comunale un’epigrafe in ricordo dei profughi ebrei che, sopravvissuti alla shoah, si fermarono nell’immediato Dopoguerra a Fano dove, accolti dalla popolazione, trovarono sostegno, solidarietà e aiuti per costruirsi un’imbarcazione con cui fecero rotta, dopo tre anni di permanenza nella nostra città, verso la Palestina.
Istituto Professionale Volta:
Per onorare il 70° anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, il Comune di Fano ha predisposto la collocazione di un’epigrafe in marmo nell’ingresso della residenza municipale. La lastra, commissionata dall’Ufficio Nuove Opere (settore Lavori pubblici) è stata progettata dall’architetto Lisotti e realizzata dalla ditta Bastianoni. Essa è dedicata ai 150 profughi ebrei sopravvissuti ai campi nazisti che furono ospitati a Fano dal 1945 al 1948. Ebbero così così modo di apprendere la cultura marinaresca che permise loro, con il sostegno della popolazione locale, di costruire una barca che li condusse nello Stato di Israele. Alla cerimonia di inaugurazione hanno presenziato le più alte autorità cittadine dal sindaco Massimo Seri al vescovo Trasarti, attorniati da una folta rappresentanza di cittadini e studenti fanesi. Commovente e significativa la presenza di Rosanna Lanternari e Memme Bevilatte, testimoni dirette di quei drammatici eventi del Novecento. L’epigrafe esprime lo spirito di accoglienza e di solidarietà della comunità locale nei confronti di quanti hanno subito un’ingiustificabile sofferenza che non dovrà mai essere cancellata dalla memoria collettiva.
Contenuti
- Iscrizioni:
- COMUNE DI FANO
IN MEMORIA DEI SUPERSTITI
DEI CAMPI NAZISTI CHE,
IN VIAGGIO PER IL COSTITUENDO
STATO DI ISRAELE,
FURONO OSPITATI DAL DICEMBRE 1945
AL MAGGIO 1948 NELLA CITTA’ DI FANO
DOVE TROVARONO “TANTI VERI AMICI,
TANTI CUORI SINCERI ED
ANIME CORDIALI”
FANO 27 GENNAIO 2015 LA CITTA’ DI FANO
- Simboli:
- In alto a destra è inserito lo stemma della città di Fano.
Altro
- Osservazioni personali:
- Stefania Pirani, La vicenda delll’Hachsharà di Fano, in “Quaderni dell’Accademia Fanestre”, 3, 2004, pp. 437-460
In una fotografia sotto riportata, del 1947, un pescatore fanese, Velo (al centro sorridente) addestra alla pesca i futuri pescatori dello Stato d’Israele, a bordo del motopesca San Pietro, proprietà del Centro Profughi Ebrei di Fano.
NOTA STAFF PIETRE: la lastra è stata censita anche dall'Istituto Professionale Volta nell'ambito del concorso "Esploratori della Memoria" a.s. 2014-2015.