154664 - Lastra in memoria del Capitano Gino Prinetti Castelletti – Pessano con Bornago

Lastra in memoria del Capitano Gino Prinetti Castelletti posta sulla facciata dell’edificio principale di Piazza Trento e Trieste a Pessano con Bornago.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Pessano
Indirizzo:
Piazza Trento e Trieste
CAP:
20060
Latitudine:
45.5448125
Longitudine:
9.3894375

Informazioni

Luogo di collocazione:
parete edificio lato strada
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Pessano con Bornago
Notizie e contestualizzazione storica:
All'anagrafe Giannantonio Prinetti Castelletti
Di famiglia aristocratica lombarda (originaria di Pessano con Bornago), frequentò l'Accademia di Artiglieria e Genio di Torino. Ne uscì sottotenente e venne assegnato al 18º Reggimento Artiglieria "Pinerolo", venendo inviato in Grecia dove meritò una medaglia d'argento al valor militare.
Dopo l'8 settembre 1943, fervente monarchico, trovandosi a casa in licenza si sottrasse rifugiandosi in Svizzera, rientrò nel luglio 1944 con l'intenzione di raggiungere la Brigata di Enrico Martini "Mauri", che operava nelle Langhe. In realtà si aggregò alla Brigata Garibaldi "Osella" di Cino Moscatelli, che operava in Valsesia e nel Novarese. Col nome di battaglia "Capitano Gino" diventò comandante della Brigata "Volante Loss".
Il 9 agosto 1944, offertosi per un'azione difensiva contro i neonazisti che, in località Colli di Valduggia, stavano mettendo in difficoltà un avamposto della Brigata, caduti i tre partigiani (Biella, Avogadro e Zanetti) che componevano la sua pattuglia, rifiutando la resa, cadde pure lui in combattimento, salvando con il proprio sacrificio la Brigata da sicuro accerchiamento.

Motivazione Medaglia d'Oro al Valor Militare:
«Ufficiale dell’Esercito, internato in un paese neutrale, riusciva a rientrare in Italia per partecipare alla lotta di liberazione alle cui altissime finalità era sospinto dall’ardente amore di Patria che lo animava. Fu dapprima valoroso partigiano combattente, poscia capace vicecomandante di Brigata d’assalto, dimostrando sempre e dovunque il complesso delle belle virtù militari che fu suo nobile patrimonio. Durante un’azione nemica, volontariamente si offriva per sostenere con pochi uomini l’urto nemico allo scopo di dare possibilità di ripiegamento alla sua Brigata, salvandola con il proprio sacrificio da sicuro accerchiamento. Benché ridotto agli estremi di ogni umana resistenza, caduti tutti i compagni che gli erano vicino, rifiutava sdegnosamente l’offerta di resa e, col petto squarciato dalla mitraglia nemica, valorosamente offriva la vita in olocausto alla legge dell’onore e del dovere.»
Colli di Valduggia, 9 agosto 1944

Contenuti

Iscrizioni:
CAPITANO GINO PRINETTI CASTELLETTI, MEDAGLIA D’ORO AL V. M.
CADUTO IN GENEROSO ARDIMENTO ALLA TESTA DEI SUOI UOMINI PER LA LIBERTÀ DELLA PATRIA
DALLA TERRA DEGLI AVI SI PERPETUI IN GERMOGLIO IL BEL FIORE RECISO
A PERENNE MEMORIA IL COMUNE POSE
15 11 1922 9 8 1944
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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