186969 - Lastra in memoria delle vittime dell’Olocausto – Menaggio

Lastra in marmo bianco inciso a perenne ricordo delle vittime dell’Olocausto. Si trova a Menaggio, ed è stata affissa dal Comune in occasione del Giorno della Memoria 2020.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Annetta e Celestino Lusardi, 7
CAP:
22017
Latitudine:
46.020449
Longitudine:
9.2383227

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete rivolta verso l’accesso carraio della Scuola primaria di Menaggio
Data di collocazione:
26/01/2020
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo bianco levigato con venature nere. Incisioni evidenziate in nero. Forma rettangolare della lastra marmorea di cm 60 x 41,5 su cui risaltano le scritte incise in nero con attorno le quattro borchie a rilievo rombo-piramidale.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
La lastra è stata fissata al muro esterno della scuola per non dimenticare il crudele sterminio degli ebrei compiuto dai nazisti con la Shoah durante la seconda guerra mondiale. Il “Giorno della Memoria” è una ricorrenza internazionale celebrata ogni anno il 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 l’esercito sovietico libera il campo di concentramento di Auschwitz e la sua apertura mette alla luce tutti gli orrori perpetrati ai danni degli ebrei. Si commemorano centinaia di migliaia di nostri connazionali, di cittadini italiani, tutti i deportati militari che non hanno aderito alla Repubblica di Salò (il regime tra il 1943 e 1945 guidato da Mussolini, ma sotto il controllo della Germania nazista e definito Stato, ovvero, governo fantoccio), i civili destinati ai campi di concentramento e ai lavori forzati. La frase citata di Primo Levi è tratta dal suo libro pubblicato nel 1947, “Se questo è un uomo” con cui lo scrittore ci vuole far conoscere ciò che è accaduto nei campi di concentramento affinchè non si ripetano gli errori del passato, anche se ricordare è sicuramente doloroso soprattutto per chi è stato protagonista di una storia così atroce. La frase sulla targa riassume il significato più vero del Giorno della Memoria, cioè che il nostro dovere morale è quello di ricordare il passato per non dimenticare, ma soprattutto per riflettere sulle nuove forme di violenza e sui nuovi problemi che ci pone la vita attuale. Dobbiamo essere consapevoli che noi esistiamo perché ci sono anche gli altri; l’identità si costruisce instaurando un rapporto “di convivenza civile e di benevolenza” con l’alterità; la diversità rappresenta una ricchezza e non deve essere una minaccia. Una società complessa come quella attuale non deve essere condotta con la paura, l’odio, il razzismo, l’indifferenza; è necessario invece porre le basi di una convivenza civile che garantisce il progresso sociale rispettando i diritti sanciti dalla nostra Costituzione (art.3), impegnandoci a fare in modo tale che “gli uomini nati uguali” siano effettivamente tali.

Contenuti

Iscrizioni:
GIORNO DELLA MEMORIA, 27 GENNAIO
IN RICORDO DELLE VITTIME DELL’OLOCAUSTO
“SE COMPRENDERE È IMPOSSIBILE, CONOSCERE È NECESSARIO,
PERCHÉ CIÒ CHE È ACCADUTO PUÒ RITORNARE,
LE COSCIENZE POSSONO ESSERE NUOVAMENTE SEDOTTE
ED OSCURATE: ANCHE LE NOSTRE”
Primo Levi
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
MENAGGIO, 26 GENNAIO 2020
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Si propone l’aggiunta di eventuali decorazioni floreali e un’illuminazione che metta in risalto la targa, anche nell’oscurità.

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