4699 - Lastra in memoria dell’eccidio nazifascista del Forte di Madonna degli Angeli – Savona

Lastra commemorativa di marmo collocata nel Forte della Madonna degli Angeli, sull’omonima collina, fuori del centro abitato, nel comune di Savona. La lastra riporta, in un’unica colonna, a caratteri stampatello, i nomi delle sette vittime fucilate in quel luogo, gli autori dell’eccidio e la data dello stesso.

STAFF PIETRE: Scheda censita anche da I.I.S. Boselli-Alberti e Liceo Statale Arturo Issel Finale Ligure

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Madonna degli Angeli
Indirizzo:
Via alla Strà
CAP:
17100
Latitudine:
44.3137536
Longitudine:
8.460973

Informazioni

Luogo di collocazione:
Muro esterno del cortile del Forte della Madonna degli Angeli.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra commemorativa in marmo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Savona
Notizie e contestualizzazione storica:
La sera del 23 dicembre 1943, nella Trattoria della Stazione di Savona, esplode un ordigno. Lo squadrista Bonetto, obiettivo dell’attentato, rimane soltanto ferito, mentre altre sette persone, fra cui un ufficiale tedesco, rimangono uccise.
I tedeschi, inizialmente in disaccordo con i fascisti, optano per una rappresaglia originale e particolarmente dimostrativa: sette prigionieri politici, rinchiusi nel carcere di Savona, ne diventeranno l’obiettivo. Alle 4 del mattino del 27 dicembre, i sette prigionieri vengono prelevati dal carcere di Sant’Agostino e portati con un cellulare della Questura nella caserma della Milizia di Corso Ricci. Qui si tiene la "seduta straordinaria" di un sedicente Tribunale militare, che dispone per loro, insensatamente, la pena di morte mediante fucilazione, con esecuzione immediata.
Soltanto un’ora più tardi i condannati vengono condotti al forte della Madonna degli Angeli, dove li attende un plotone di esecuzione di quaranta repubblichini, comandati da Bruno Messa. I condannati vengono obbligati a dare le spalle ai soldati e vengono uccisi dalle raffiche dei fucili mitragliatori. Per tre di loro, solo feriti, è necessario il colpo di grazia.
Le salme vengono trasportate nel cimitero di Zinola e depredate. Sul muro dell'esecuzione restano i fori delle fucilate, indelebili segni dell'eccidio.
Il giorno dopo un volantino informa dell’accaduto la popolazione di Savona.
L’eccidio della Madonna degli Angeli costituisce il primo esempio, particolarmente efferato e violento, di smisurata rappresaglia nazi-fascista. Molte altre, infatti, di analogo tenore, si verificheranno altrove nei mesi successivi.

Contenuti

Iscrizioni:
Astengo Cristoforo
Bolognesi Amelio
Calcagno Francesco
Rebagliati Carlo
Willermin Renato
Giacosa Arturo
Savarese Aniello
Trucidati dai nazifascisti
27 - 12 - 1943



Trucidati dai nazifascisti il 27-12-1943
Simboli:
Non è presente alcun simbolo.

Altro

Osservazioni personali:
La lastra commemorativa è collocata nel posto esatto dove avvenne la fucilazione, cioè un muro nel cortile di una fortificazione edificata alla sommità di una collina che domina la città di Savona. La fortificazione si trova in un bosco ed è difficilmente accessibile, e pertanto raramente visitata. Ogni anno, nell’anniversario dell’eccidio, si svolge una breve manifestazione commemorativa alla presenza delle principali autorità locali.

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