244949 - Lastra in memoria di Agostino Barattè – Milano

La lastra in memoria di Agostino Barattè è in marmo debolmente rosato e quasi privo di venature. Il suo fissaggio è ottenuto con quattro zanche di acciaio inossidabile che non ne intaccano l’integrità.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Brera
Indirizzo:
via Fiori Chiari, 26
CAP:
Latitudine:
45.4720175
Longitudine:
9.185447

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna della casa dove abitarono i suoi genitori.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Agostino Barattè
    figlio di Cesare e di Giuseppina Valle, nacque il 18 gennaio 1922 a Costantinopoli/Istambul, in Turchia.
    L’Armistizio dell'8 settembre 1944 lo spinse con molti altri che con lui si trovavano nell’arsenale del Comando Regia Marina militare di La Spezia, a resistere all'invasione tedesca ed a formare gruppi di partigiani organizzati.
    I combattimenti durarono due giorni, dopo di che raggiunse prima Genova ed in seguito Milano.
    Tornò al suo lavoro dopo alcuni mesi di sbandamento, ma all'inizio di maggio ricevtte la cartolina che lo obbligava ai campi di lavoro in Germania.
    Decise quindi di unirsi alle brigate garibaldine in Val d’Ossola distintosi per al punto da essere promosso capo plotone e al trasferimento al comando della seconda divisione Pajetta a Boleto (VCO) che col Terzo Plotone della Sesta Brigata d’assalto 'Nello' attaccò il distaccamento fascista presso di Gozzano (Borgomanero, Novara): il bilancio fu positivo: 18 prigionieri ed un gran numero d'armi e munizioni.
    Agostino partecipò a molti altri combattimenti nel novarese e sui monti della Val Sesia; dette il suo contributo alla distruzione di un ponte presso Borgosesia.

    Nel corso di rastrellamento nazifascista, 'Turco' ed i suoi compagni, sebbene in forte inferiorità numerica resistettero al nemico. Nonostante le gravi ferite, Agostino Baratté non smise di combattere, uccidendo un tedesco e un marò prima di essere colpito mortalmente ed essere abbandonato nella boscaglia.
    Era il 2 novembre 1944 ed Agostino aveva 22 anni.
    Egli oggi riposa nel
  • ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano presso il cippo numero 132 (vedi galleria)

    FONTI:
  • A.N.P.I. Milano
  • A.N.P.I. zona 1
  • Comune di Milano
  • Contenuti

    Iscrizioni:


    AGOSTINO BARATTE'
    18.1.1922 - 2.11.1944

    DOPO AVER SUPERATO LE INSIDIE DEL MARE
    PER DIFENDERE LA PATRIA DALL'OPPRESSORE
    ENTRÒ NELLE BRIGATE GARIBALDINE
    COMBATTENDO EROICAMENTE
    IN UNA VILE IMBOSCATA NAZIFASCISTA
    FACEVA OLOCAUSTO
    DELLA SUA FIORENTE VITA

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Nel 2023, la posizione della corona permette finalmente di leggere quello che vi è scritto. Purtroppo un robusto filo d'acciao per l'aggancio della corona si sovrappone alla lastra che dalle fotografie trovate in rete risulta essere stata restaurata di recente.

    NOTA:
    Molte località e vaste aree che al tempo dei fatti erano in provincia di Novara, in seguito alla sua nascita sono passate in provincia di Verbania-Cusio-Ossola (VCO).

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