Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via California 11
- CAP:
- 20144
- Latitudine:
- 45.458370182822
- Longitudine:
- 9.1609889993709
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Posta sopra e a sinistra del portone di ingresso del civico 11
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- A.N.P.I.
- Notizie e contestualizzazione storica:
-
Giampietro Zaccaria,
figlio di Renzo, nacque il 10 febbraio 1925 a Milano.
Giovanissimo partecipò attivamente alla resistenza.
Entrato dopo il 1943 nella formazione Valdossola, fu catturato nel corso di uno dei feroci rastrellamenti nazifascisti e fu imprigionato.
Il giorno seguente l'eccidio di Fondotoce (VB) due ufficiali delle SS furono uccisi dai partigiani.
Per rappresaglia, i tedeschi fecero uscire dal carcere: Ettore Aielli, Antonio Buraschini, Aquilino Colombo, Pericle Tudescato, Ferruccio Valaguzza ed altri undici rimasti tuttora ignoti, e con raffiche di mitra, li trucidarono in gruppi di quattro sulle cosiddette "aiuole fiorite” di Baveno (VB).
Era il 21 giugno 1944 e Zaccaria aveva solo 19 anni.
Dopo aver sottratto alle vittime i documenti ed oggetti anche di poco valore, i vilipesi resti dei Martiri furono gettati in una fossa comune. Questa era una pratica per infierire perfino sui morti e sui loro congiunti, negando loro un luogo dove piangerli.
Dopo la Liberazione, soltanto sei di essi poterono essere riconosciuti ed essere pietosamente sepolti.
Giampietro Zaccaria è ricordato (ma con nome errato) anche in:
- ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
- Parco della memoria e della pace – Fondotoce (VB)
- Memoriale ai partigiani (Novara)
NOTA:
La città di Novara merita un grande ringraziamento per aver accolto come "SUOI PARTIGIANI" anche i numerosissimi caduti che provennero da altre località.
In quel tremendo periodo in molti accorsero in Val d'Ossola, in Valle Anzasca, in Valgrande ed in molte altre località prese d'assalto dai tremendi "Rastrellamenti del 1944" operati dai nazifascisti.
Molti accorsero richiamati dal sentimento patriottico che non poteva soggiacere alla prepotenza nazifascista, ed in molti lo fecero per non accettare il richiamo alla leva imposto della RSI.
Essi si organizzarono in numerosi gruppi partigiani che difesero quelle terre combattendo e morendovi.
Provenivano da un po' tutto il nord Italia, ma il maggior numero dalla Lombardia ed in particolare da Milano, sottoposta ad un pesante attacco dei nazifascisti.
Dopo la Liberazione i corpi dei caduti, furono in gran parte trasferiti ai rispettivi comuni di residenza, altri invece giacciono ancora sui monti, alcuni senza un segno, in punti non noti.
Ma tutti o quasi i caduti novaresi e non, sono elencati sulle lastre di questo grande memoriale di Novara che li unisce definendoli amorevolmente e senza distinzione "SUOI PARTIGIANI".
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FONTI:
- A.N.P.I.
- Chieracostui
- Stragi nazifasciste
- ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
Contenuti
- Iscrizioni:
PER LA RESURREZIONE DELLA PERSONA UMANA
PER LA REDENZIONE NAZIONALE
PER LA MISSIONE D'ITALIA
NELLA FRATELLANZA DEI POPOLI LIBERI
VOLONTARIO TENACE COMBATTENTE
GIAMPIETRO ZACCARIA
HA INTITOLATO LA SUA GIOVINEZZA
SU UNA PIAZZA D'ITALIA
PER CRESCERE AL MONDO
LIBERTA' GIUSTIZIA CARITA'
MILANO 10.2..1925 - BAVENO 21.6.1944
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- La lastra è fissata alla parete senza fare uso di chiodi "passanti" che a lungo andare finiscono col depositare ossidi sul marmo.
La lastra è posta molto più in alto dell'abituale e per questo rischia di non essere osservata dai passanti. In compenso è collocata sulla facciata di un prestigioso palazzo di fine '800.