Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via Faenza 1
- CAP:
- 20142
- Latitudine:
- 45.4368114
- Longitudine:
- 9.1540953
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- A sinistra del portone di ingresso del numero civico 1, di via Faenza.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
-
Giuseppe Borella
di Savino ed Elisa Tirotti, nacque a MIlano il 3 marzo 1903 ed abitò in via Faenza 1.
Lavorò come operaio presso le Officine Elettro Ferroviarie Tallero, in via Giambellino 115; lavorò in qualità di fresatore presso la celeberrima casa automobilistica Isotta Fraschini, in via Monterosa angolo via Tempesta (dove lavorò anche Mario Perego ed Aramis Croci).
A partire dal 4 marzo 1944 si unì alla 42a Brigata Matteotti.
Stando al documento:"EPISODIO DI PIAZZA VESUVIO, MILANO, 16.11.1944".
presente su Stragi nazifasciste (vedi fonti), la morte di Giuseppe Borella va associata a quella di Gregorio Piluso.
Vi si legge che una delle due vittime era un partigiano e l'altro un antifascista e che furono «Prelevati nottetempo dalle proprie abitazioni e assassinati per strada da fascisti di reparto ignoto.»
La responsabilità fu attribuita ad un appartenente della squadra fascista Muti, ma i due processi del 1946 e del 1947 sentenziarono che la persona imputata non aveva commesso il fatto.
Va ricordato ciò che fu scritto sulla scheda redatta dalla A.N.P.I., secondo cui Giuseppe Borella sarebbe stato
«Trovato asfissiato il 15/11/1944 in via d'Aviano, Milano.»
una affermazione che solleva numerosi dubbi:
- la via D'Aviano si trova in zona Loreto-Casoretto e la via D'Alviano (indicata altrove) si trova in zona Lorenteggio; nessuna delle due è nelle vicinanze del quartiere Barona;
- non si conosce nemmeno un motivo che avrebbe spinto Giuseppe Borella a recarvisi;
- dell'asfissia non viene descritta né la causa, né la tipologia, né gli effetti apparenti sulla vittima.
Ad accrescere i dubbi, sviando forse dalla verità oppure aggiungendo qualche utile indizio, c'è il documento presente su Europeana (vedi fonti) in cui si legge:
«Il 16 corr., In Milano, in tre località diverse della zona di porta Genova, venivano rinvenuti i cadaveri di tre sconosciuti. Uccisi durante la notte con colpi d'arma da fuoco.
Uno degli uccisi veniva poi identificato nella persona dell'operaio Giuseppe Borella.»
Un ulteriore documento redatto da A.N.P.I. Barona, aggiungerebbe altri elementi e sembrerebbe chiarire alcuni dubbi aggiungendo ulteriori dettagli (forse i più aggiornati):
- «il 16/1171944, durante un’azione notturna, venne catturato (Borella) vicino a piazza Vesuvio e siccome era armato fu immediatamente fucilato.»
- un rapporto dei Carabinieri datato 26 dicembre 1943 rimarca alla Questura la "pericolosità" di Borella, dimostrata da una precedente denuncia per antifascismo ed animato da sentimenti sovversivi; si conclude con un elenco di restrizioni imposte alla sua libertà.
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Giuseppe Borella è ricordato anche in:
- ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
- Memoriale ai Caduti – Idroscalo - Milano
- ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano
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FONTI:
- A.N.P.I. Milano
- A.N.P.I. Barona
- Chieracostui
- Stragi nazifasciste
- Europeana
- la via D'Aviano si trova in zona Loreto-Casoretto e la via D'Alviano (indicata altrove) si trova in zona Lorenteggio; nessuna delle due è nelle vicinanze del quartiere Barona;
Contenuti
- Iscrizioni:
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QUI DIMORO'
GIUSEPPE BORELLA
CHE FECE OLOCAUSTO DELLA VITA
ALLA CAUSA DELLA LIBERTA'
MILANO _ _ _ _ _MILANO
11 MARZO 1903 _ 16 NOVEMBRE 1944
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- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita