Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Corso Laghi, 11
- CAP:
- 10051
- Latitudine:
- 45.08497293922
- Longitudine:
- 7.4006749637716
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete edificio
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lapide in marmo con lettere in bronzo.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune e A.N.P.I. Avigliana
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Guerrino Nicoli nacque a Chivasso nel 1927. Terminate le scuole professionali, fu assunto come operaio alle Ferriere Fiat. Subito dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, aderì alla Resistenza col nome di battaglia "Balilla", unendosi alla prima formazione partigiana della Val Sangone. Nel marzo 1944, passò alla 41^ brigata Garibaldi "Carlo Carli", comandata da Eugenio Fassino e insediata sulla dorsale tra le valli del Sangone e di Susa.
Nei giorni dello sciopero nazionale indetto il 19 giugno 1944 dal C.L.N. il comando valsusino delle brigate Garibaldi decise di organizzare un'offensiva contro i nazifascisti, coinvolgendo le formazioni sorelle delle valli di Lanzo e del Sangone, oltre che quelle Autonome delle valli del Sangone e del Chisone.
Nella notte del 26 giugno, l'offensiva scattò. La 41^ brigata "Carlo Carli" attaccò il Dinamitificio Nobel ad Avigliana, con l'obiettivo di procurarsi armi, munizioni ed esplosivi. Tuttavia, gli uomini di Fassino sottovalutarono la forza del presidio nazifascista che sorvegliava lo stabilimento e dovettero ritirarsi. Alla stazione ferroviaria furono quindi affrontati dai fascisti che vigilavano la linea e poi da un centinaio di armati sopraggiunti a bordo di un treno merci. Visto il proprio comandante ferito, Guerrino Nicoli non esitò a lanciarsi sull'ufficiale fascista che stava per finirlo e lo abbattè con un colpo di pistola, ma fu a sua volta ucciso dal fuoco nemico. Eugenio Fassino riuscì a sopravvivere e, benchè catturato, tornò libero alcuni giorni più tardi grazie ad uno scambio di prigionieri.
In considerazione dell'eroismo mostrato, nel 1956 la Presidenza della Repubblica assegnò a Guerrino Nicoli la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Fonti:
- Pannello informativo posto a fianco della lastra: "Avigliana (1943-1945) nella Guerra di Liberazione. Un percorso della memoria."
- Guerrino Nicoli, sul sito dell'A.N.P.I.
- Guerrino Nicoli, su Wikipedia
Motivazione della M.O.V.M. :
"Giovane diciassettenne, animato da alto spirito di Patria e di libertà, non esitava a lasciare la casa paterna per prendere parte alla lotta contro i nazifascisti, segnalandosi in ogni circostanza per ardimento e coraggio notevoli e riportando ben due ferite in combattimento. Nel corso di un attacco ad un forte presidio avversario, cui partecipava con il consueto entusiasmo, visto cadere ferito il proprio comandante, non esita a lanciarsi addosso ad un ufficiale repubblichino che sta per finirlo e lo abbatte con un colpo di pistola, ma la pronta reazione di fuoco avversaria pone fine alla sua eroica e giovane vita tutta dedita ai più nobili ideali. – Avigliana, 26 giugno 1944."
Fonte: NICOLI Guerrino, Sito Ufficiale del Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare d'Italia.
Contenuti
- Iscrizioni:
- CITTA'
DI AVIGLIANA
AI MARTIRI
DELL'ETERNA LIBERTA'
NICOLI GUERRINO
26 GIUGNO 1944
C.L.N. A.N.P.I.
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- A Guerrino Nicoli sono dedicati:
- il libro di Silvio Bertotto, "Il ragazzo al fulmicotone", Torino, Centro Studi Piemontesi, 2005;
- la Sezione A.N.P.I. di Settimo Torinese, fondata nel 1945 all’indomani della Liberazione;
- La scuola media statale, Scuola secondaria di I° grado, "Guerrino Nicoli", a Settimo Torinese.
La lapide è inoltre censita in:
- Lapide a Nicoli, Progetto MEMO A.N.P.I