139753 - Lastra in memoria di Nazario Sauro a Genova

Sulla facciata di Palazzo San Giorgio, lato piazza Caricamento, è posta una lastra commemorativa, dedicata a Nazario Sauro. Il testo è sovrastante ad un fondo di color arancio sbiancato, tendente al marrone e circondato da una cornice decorata dipinta di colore grigio, in varie tonalità.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via della Mercanzia, 2, 16124 Genova
CAP:
16124
Latitudine:
44.40773000000001
Longitudine:
8.927789999999959

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete edificio su lato piazza.
Data di collocazione:
1926
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo; pittura cornice su cemento.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Non disponibile.
Notizie e contestualizzazione storica:
Nazario Sauro, Tenente di vascello, Medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria.
Dichiarata la guerra all'Austria venne subito ad arruolarsi volontario sotto la nostra bandiera per dare il contributo del suo entusiasmo, della sua audacia ed abilità alla conquista della terra sulla quale era nato e che anelava a ricongiungersi all'Italia. Incurante del rischio al quale si esponeva, prese parte a numerose, ardite e difficili missioni di guerra, alla cui riuscita contribuì efficacemente con la conoscenza pratica dei luoghi e dimostrando sempre coraggio, animo intrepido e disprezzo dei pericoli. Fatto prigioniero, conscio della sorte che ormai lo attendeva, serbò fino all'ultimo contegno meravigliosamente sereno, e col grido forte e ripetuto più volte dinanzi al carnefice di "Viva l'Italia" esalò l'anima. Alto Adriatico, 23 maggio 1915 - 10 agosto 1916
Nacque a Capodistria (Pola) il 20 settembre 1880. Irredentista istriano, ancora in giovane età ebbe il comando di piccoli piroscafi con i quali percorse tutto l'Adriatico, impratichendosi particolarmente delle coste dalmate, delle rotte in stretti canali, sulle condizioni idrografiche e sulle vicissitudini meteorologiche di questo tratto di mare. Di origine italiana, allo scoppio del 1° conflitto mondiale si portò subito a Venezia, arruolandosi volontario nella Regia Marina dove ottenne il grado di Tenente di Vascello di complemento. Nell'incarico di pilota imbarcò subito su Unità siluranti di superficie e subacquee ed in 14 mesi di intensa attività portò a compimento 60 missioni di guerra, delle quali alcune sono rimaste memorabili e leggendarie per il modo mirabile con il quale egli coadiuvò i comandanti delle varie unità partecipanti.
Il 30 luglio 1916 imbarcò sul sommergibile Pullino con il quale avrebbe dovuto effettuare una incursione su Fiume, ma l'unità, a causa della forte corrente e della fitta nebbia esistente nella zona, andò ad incagliarsi sullo scoglio dell'isolotto della Galiola. Risultati vani tutti i tentativi di disincaglio, distrutti i cifrari di bordo e le apparecchiature e predisposta per l'autoaffondamento, l'unità fu abbandonata dall'equipaggio e Nazario Sauro, allontanatosi volontariamente da solo su un battellino, fu in seguito catturato dal cacciatorpediniere Satellit. Tradotto a Pola e processato, fu condannato a morte mediante impiccagione. Alle ore 17.45 del 10 agosto 1916 egli salì il patibolo con sulle labbra il nome dell'Italia. Da: http://www.marina.difesa.it.

Contenuti

Iscrizioni:
NAZARIO SAURO
PER LA REDENZIONE E LA GRANDEZZA D’ITALIA
EBBE
SULL’ADRIATICO MARE
TUTTE LE AUDACIE
SERBÒ
SUL PATIBOLO DEGLI ASBURGO
LA FIDENTE SERENITÀ DEL MARTIRE
-
IL POPOLO DI GENOVA
QUI
DOVE VIVONO FULGIDE TRADIZIONI
DI GLORIE MARINARE
CONSACRA
A PROPONIMENTO ED AUSPICIO.
X DICEMBRE MCMXVI
Simboli:
Non presenti.

Altro

Osservazioni personali:
Il sottomarino Nazario Sauro è oggi un battello d’attacco della Marina Militare Italiana, costruito nei cantieri di Monfalcone, varato nel 1976 e operativo fino al 2002. Dopo oltre 20 anni di servizio è stato disarmato e trasferito dall’Arsenale di La Spezia alla banchina del Galata per essere musealizzato e far parte integrante del museo. Da: http://www.galatamuseodelmare.it.

Palazzo San Giorgio, ora sede del Consorzio Autonomo del Porto di Genova, fu fondato nel 1260 da frate Oliviero per conto del Capitano del Popolo Gulielmo Boccanegra quale sede del governo della città. Perduta dopo pochi anni quella funzione, ospitò uffici e addirittura divenne carcere fino a quando vi fu installato il Banco delle Compere di San Giorgio. L’impianto architettonico medioevale fu modificato e ampliato nel 1571.
Le decorazioni della facciata risalgono al 1590 ad opera di Andrea Semino (1525-1594). Tali affreschi furono distrutti dalla salsedine nel corso di un quindicennio. Nel 1606 si pensò alla loro sostituzione elaborata da Lazzaro Tavarone (1556-1641). A partire dal 1911 vennero eseguiti lavori di ristrutturazione architettonica sotto la direzione del D’Andrade, il quale affidò a Ludovico Pogliaghi (1857-1950) il compito di rifare la decorazione in modo da riprendere l’impaginazione architettonica e l’iconografia secentesca. Gli affreschi vennero eseguiti dal pittore Ferdinando Bialetti. Grandi lavori di restauro furono eseguiti dal 1987 al 1991,  in occasione delle Celebrazioni colombiane. Cfr passionarte.wordpress.com.

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