260205 - Lastra in memoria di tre eporediesi caduti nella guerra di liberazione – Ivrea (TO)

Sul muro della Chiesa di S. Antonio Abate, in via San Giovanni Bosco ad Ivrea, è apposta una lastra a “perenne ricordo” di tre Partigiani eporediesi caduti nei primi mesi del 1945, durante la Guerra di Liberazione. La lastra misura circa cm. 40 x 60, è modellata con i quattro angoli leggermente allargati, ed il bordo è evidenziato con una linea nera che ne segue il perimetro. I tre Partigiani sono Cavallera Giuseppe, Balla Aldo e Gianotti Aldo.
In particolare, Balla Aldo (nome di battaglia Saetta) partecipò il 24 dicembre del 1944 al sabotaggio del ponte della ferrovia di Ivrea, considerato uno dei più eroici atti di sabotaggio compiuti in Italia durante la guerra di Liberazione. Aldo Balla fu assassinato il 24-2-1945 a Montalto Dora mentre per servizio si recava in Valchiusella.
Cavallera Giuseppe (nome di battaglia Moto), Sergente dell’Aeronautica che ad ottobre ’44 passò alla Resistenza, morì il 26-4-45 in  seguito di ferite.
Gianotti Aldo morì a Valgrisenche sotto una slavina con altri 34 lavoratori. Le vittime, operai della “Società anonima nazionale Cogne” (passata sotto il comando dei tedeschi, che militarizzarono i lavoratori) trasportavano viveri, legnami e munizioni sul Col du Mont, per rifornire alpini e soldati tedeschi. Durante un attraversamento a mezza costa, una slavina si staccò e travolse tutto e tutti. Era il giorno 26-1-1945.

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Cantone Torassa
Indirizzo:
Via San Giovanni Bosco, 41
CAP:
10015
Latitudine:
45.4716777
Longitudine:
7.8695481

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata della Chiesa di San Antonio Abate. E' posta sotto una lastra simile che ricorda i caduti del Borgo nella prima Guerra Mondiale.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lastra è in marmo, originariamente bianco, ora fortemente macchiato dai prodotti di ossidazione delle borchie con cui è affissa al muro.
Le quattro borchie che fissano la lastra al muro sono in bronzo.
Le scritte sono leggermente incise nel marmo e ripassate in nero.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Cavallera Giuseppe, Balla Aldo e Gianotti Aldo, alla cui memoria è dedicata la lastra commemorativa, sono due Partigiani ed un civile eporediesi che persero la vita durante la Guerra di Liberazione.
Aldo Balla (nome di battaglia Saetta), classe 1912, Milano, fece parte delle Squadre d’Azione Piero Gobetti, 7a Div. GL. Egli prese parte al sabotaggio del 24 dicembre 1944 al ponte ferroviario di Ivrea. Il sabotaggio del ponte si era reso necessario in quanto il comando alleato aveva deciso di bombardarlo per interrompere i rifornimenti che al nemico arrivavano dalle acciaierie di Cogne. Questo avrebbe comportato gravissimi danni alla città e agli eporediesi. Sono le 2.30 del mattino. Cinque uomini sono disposti all’imbocco della galleria dalla parte di Montalto, con il compito di controllare gli accessi. La posa dell’esplosivo è fatta da due uomini posti sul ponte, pronti al sabotaggio. Due uomini sono posti a sorvegliare il comando tedesco e due la caserma presidio della X-MAS, che erano nelle vicinanze. In fondo all’imbocco del ponte c’è Aldo Balla, pronto a far fuoco in caso di necessità. L’azione termina alle 4.20 quando il gruppo rientra alla base di appoggio, e lo scoppio avviene alle 4.50, in ritardo sui tempi stabiliti, ma il sabotaggio riesce e la linea ferroviaria è interrotta.
Aldo Balla fu assassinato il 24-2-1945 a Montalto Dora mentre per servizio si recava in Valchiusella.
Aldo Gianotti, classe 1921, operaio della “Società anonima nazionale Cogne” morì a causa di una slavina il 26-1-1945 in Valgrisenche in quella nota come la tragedia “Col du Mont”, in cui 33 operai e 2 militari persero la vita. Le vittime, operai della “Società anonima nazionale Cogne”, trasportavano viveri, legnami e munizioni sul Col du Mont, per rifornire alpini e soldati tedeschi che là erano di stanza. La fabbrica aostana, fin dal 1943 era passata sotto il controllo diretto del Terzo Reich. Era un'industria di interesse bellico: i suoi operai erano stati militarizzati. La slavina che travolse e causò la morte di 35 persone si staccò alle ore 10.30, durante l'attraversamento a mezza costa di un pendio sotto il ghiacciaio dell'Ormelune. Una slavina con un fronte di 300 metri che travolse tutti, tra i quali si trovava Aldo Gianotti. Soltanto venti dei partecipanti alla missione si salvarono.
Oggi sappiamo che gli operai deceduti sotto le nevi del Col du Mont NON stavano effettuando una missione sostenuta moralmente da uno spirito patriottico ma erano vittime di guerra, precettate dal comando militare tedesco.
Giuseppe Cavallera, classe 1907, di Ivrea, abitava in Via San Giovanni Bosco 19, nel borgo dove è posta la lapide. Egli partecipò alla 2a Guerra Mondiale nell’Aeronautica, col grado di Sergente. Ad ottobre del 1944 passò alla Resistenza, e si unì alle formazioni SAP (Squadre di Azione Patriottica) di Ivrea. Morì a seguito di ferite il 26 aprile 1945, il giorno successivo alla Liberazione. Una lastra a lui dedicata da F.d.G. (Martire della Libertà) si trova in via Aosta, all’altezza del civico 22.

Contenuti

Iscrizioni:
A PERENNE RICORDO DEI NOSTRI EROI
CAVALLERA GIUSEPPE
* 28-10-1907 - + 26-4-1945
BALLA ALDO
* 16-9-1912 - + 24-2-1945
GIANOTTI ALDO
* 11-12-1921 - + 26-1-1945
PAX

Nota: sulla lastra, la data di nascita è indicata con una stella a cinque punte, e quella di morte con una croce, che qui non è stato possibile riprodurre. Sostituite con le lettere n. ed m..
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Gallery