236510 - Lastra in memoria di Vincenzo Arcari – Milano

La lastra è di un tipo marmo inconsueto, con venature spigolose. Le dimensioni approssimative sono di 50 x 35 centimetri. Il fissaggio alla parete è realizzato in modo da non apparire neppure minimamente sulla superficie della semplice lastra.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona Porta Genova
Indirizzo:
via Savona 80
CAP:
20144
Latitudine:
45.451552078793
Longitudine:
9.1557181422584

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna dello stabile.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
marmo bianco con molte venature capillari scure.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Vincenzo Arcari
    di Guido e Maria Sgaria, nacque a Milano il 28 ottobre 1928.
    Abitò sicuramente in via Savona 80 e forse precedentemente in via Giambellino 141 (come risulterebbe dalla scheda A.N.P.I.)
    Dopo l'8 settembre 1943, le truppe tedesche spadroneggiavano e terrorizzavano la città compiendo i famigerati 'trasporti' di ebrei ed antifascisti verso i campi di deportazione e sterminio.
    Un fascista vide e rincorse Vincenzo Arcari mentre raccoglieva alcuni biglietti fatti cadere dai carri ferroviari dai deportati, nella speranza di dare loro notizie ai familiari.
    Il giovanissimo Vincenzo fuggì non si lasciò catturare dal fascista che conoscendolo personalmente gli disse: "fuggi pure, ma io verrò a prenderti perché so dove abiti."
    Non avendo altre vie d'uscita, Vincenzo raggiunse Omegna sul Lago d'Orta, unendosi ai partigiani della brigata di Bruno Rutto.
    Fu arruolato il 25 luglio 44, ma considerandolo troppo giovane per fargli impugnare le armi, gli fu assegnato il ruolo di staffetta, assieme ad Alessandro Lugaresi, anch'egli di Milano.
    Il giorno 26 luglio 1944, al ritorno da una di queste missioni, i due giovani incontrarono Ezio Rossari (di Omegna) e si trattennero a giocare a pallone con lui nel campo sportivo di Parogno.
    Una pattuglia tedesca li vide e scoperto il contenuto dei loro zaini li misero contro il muro del campo sportivo, li fucilano e li abbandonano. Sentiti gli spari, gli abitanti del luogo prelevarono i tre cadaveri e li seppellirono nel cimitero.
    Ezio fu così ucciso ad Omegna, (oggi in provincia VBO) prima che potesse compiere il suo 16mo anno di età.
    I funerali si svolsero nella parrocchia di Sant'Ambrogio e la sepoltura delle tre salme nel cimitero di Omegna avvennero il 29 luglio 1944.

    Dopo la Liberazione i resti di Vincenzo ed Alessandro furono trasportati a Milano, mentre quello di Ezio Rossari rimase nel Cimitero del suo paese.
    Oggi Vincenzo Arcari oggi riposa presso il cippo 66 (vedi galleria), nel Campo della Gloria, nel Cimitero Maggiore di Milano .

    Egli è ricordato anche in:

  • ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
  • ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano
  • Memoriale ai Caduti – Idroscalo - Milano
  • Memoriale ai partigiani di Novara
  • Parco della memoria e della pace – Fondotoce (VB)

    FONTI:

  • A.N.P.I. Porta Genova
  • Ricodro di suo zio Alberto Polacco
  • su Bruno Rutto e la divisione "Beltrami"
  • Contenuti

    Iscrizioni:



    QUI DIMORÒ
    VINCENZO ARCARI

    CHE LA FIORENTE ADOLESCENZA
    VOLONTARIAMENTE OFFERSE
    ALL'IDEALE DELLA LIBERTÀ

    MILANO . . . . . . . . . . OMEGNA
    28 OTTOBRE 1928 . . . . 26 LUGLIO 1944

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Il luogo dove attualmente è posta la lastra non corrisponde esattamente quello in cui fu posata in origine, una vecchia casa di ringhiera, abbattuta nel dopoguerra.

    Il salvataggio della lastra lo si deve a qualcuno con buona volontà e forse affetto che la raccolse e la conservò affinché tornasse a ricordare il sacrificio di questo valoroso adolescente milanese.

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