Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Km 433+300 Via Aurelia
- CAP:
- 19020
- Latitudine:
- 44.22253716870822
- Longitudine:
- 9.747748374938965
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada
- Data di collocazione:
- 1949
- Materiali (Generico):
- Laterizio, Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Cippo in pietra con lastra in marmo bianco di Carrara. Punzoni fermalastra in bronzo.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Beverino
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Giovanni Brosini nasce a Brugnato il 16 agosto 1924.
Nel corso della Resistenza aderisce a "Giustizia e Libertà" e milita con il nome di “Bambin” nel Battaglione ”Zignago”, compagnia comandata da Giovanni Pagani.
A seguito del drammatico rastrellamento del 20 gennaio 1945 che investe pesantemente tutta la IV Zona operativa Brosini perderà la vita.
Ecco in sintesi gli avvenimenti di quelle terribili giornate: il comandante Giovanni Pagani, a capo dei suoi uomini, fra cui Vittorio Brosini, resiste, su una quota piuttosto bassa, per tutta la giornata del 20 gennaio a Serò (Comune di Zignago-SP) con la finalità anche di attendere i suoi partigiani dell’avamposto di Brugnato.
Rimasto isolato e impossibilitato, seguendo la direttiva indirizzata dal Comando IV Zona a tutti i reparti partigiani, a sganciarsi verso il Gottero, dato che le vie più alte sono occupate dai tedeschi, trova rifugio in una grotta sul Dragnone (alle spalle di Pieve di Zignago).
E proprio in questo luogo il 23 gennaio il gruppo è individuato dai nemici.
Poiché però, insieme a Pagani e ai suoi uomini, sono tre civili, a loro unitisi, Pagani, giudica inutile ogni resistenza ulteriore e persuade i partigiani ad arrendersi (fra essi Brosini che, invece, non vorrebbe farlo).
Tale posizione di Pagani è determinata dalla convinzione che ogni resistenza ulteriore comporterebbe senza ombra di dubbio anche la morte dei civili. Persuasi i suoi uomini, ottenute le rassicurazioni in merito alla sorte dei civili, Pagani si arrende, salvando così la vita di essi.
La trattativa prevede anche la salvaguardia della vita dei partigiani, riconosciuti nel loro status di militari, ma le cose vanno diversamente.
Infatti i civili scampano alla morte ma dei partigiani (nove) sopravvivono, del tutto fortuitamente, solo tre uomini.
Vittorio Brosini, trasferito con i suoi compagni al carcere del XXI° Fanteria alla Spezia, torturato, non parla.
Condotto successivamente sulla via Aurelia, strada che ha visto spesso le sue azioni vittoriose, viene fucilato in località Stagnedo (Comune di Beverino, SP) la mattina del 12 marzo 1945.
Contenuti
- Iscrizioni:
- VITTORIO BROSINI bambin
ELISEO FASOLATO vampa
PARTIGIANI DELLA COLONNA
GIUSTIZIA E LIBERTA'
EROI PURISSIMI
DI LEGGENDARIE IMPRESE
QUI CADDERO
FUCILATI DAI NAZIFASCISTI
PER LA CAUSA DELLA LIBERTA'
IL 12_3_1945
__________________________
UNITAMENTE AD AURELIO DUCE
FULVIO FRATONI
GIOVANNI CANESE
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Interessante la storia legata ai protagonisti della lapide