223650 - Lastra in memoria di Vittorio Tognoli M.A.V.M. – Scandiano (RE)

Lastra che ricorda il sacrificio del partigiano Vittorio Tognoli che fu arrestato, torturato e trucidato dalle Brigate nere fasciste e che per questo fu insignito alla memoria della Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale Martiri della Libertà
CAP:
42019
Latitudine:
44.6056273992
Longitudine:
10.700422876891

Informazioni

Luogo di collocazione:
Su una colonna all’inizio del porticato sulla sinistra subito dopo l'androne di ingresso del Cimitero Comunale.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lastra di marmo chiaro venato con iscrizioni incise e verniciate di nero.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Vittorio Tognoli nacque a Scandiano il 24 febbraio 1920. Sua madre Bassi Stellina gestiva una locanda sulla strada di accesso a piazza Spallanzani. Vittorio fu chiamato “Al gubèt” per una deformità della schiena. Fu un dirigente del “Fronte della Gioventù”, l’Associazione dei giovani comunisti.
Durante la Resistenza accolse nella locanda i giovani che volevano unirsi alla Resistenza e li aiutò a raggiungere le formazioni partigiane in montagna.
Tra Natale e Capodanno del 1944 ci fu un rastrellamento dei fascisti della Brigata Nera in piazza Spallanzani, compresa la locanda di Tognoli. Vittorio era al primo piano con due ragazzi che volevano entrare in contatto con il comando partigiano a Viano, o alla Ca' Bàsa a Rondinara. Vittorio, per non farli scoprire dai fascisti, scese per farsi prendere dalle camicie nere che lo caricarono su un camion fermo davanti ai portici della piazza. Mentre il rastrellamento continuava, qualcuno gli si avvicinò per prospettargli l’idea di avvisare i partigiani che avrebbero potuto intervenire per metterlo in salvo. Ma Vittorio disse di non agire per non rischiare uno scontro armato nella piazza gremita di persone. Era convinto che sarebbe stato rilasciato dopo qualche giorno, forse sperava che la sua disabilità avrebbe convinto i fascisti della sua innocuità. Purtroppo non fu così: portato a Reggio Emilia fu brutalmente torturato ai “Servi” e a “Villa Cucchi” per oltre un mese. Infine fu fucilato il 3 febbraio 1945, in via Porta Brennone all'angolo con Corso Garibaldi di Reggio Emilia, insieme a Cristoforo Carabillò di Palermo, Sante Lusuardi e Dino Turci di Correggio.
Gli fu conferita alla memoria la Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Valoroso combattente, catturato dal nemico durante un rastrellamento veniva sottoposto alle più crudeli sevizie, che egli sopportava con animo fermo senza fare alcuna rivelazione compromettente per la Resistenza. Condannato alla pena capitale, affrontava la morte da eroe. – Reggio nell’Emilia, 3 febbraio 1945.”

Fonti:
https://www.anpireggioemilia.it
http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org

Contenuti

Iscrizioni:
IN MEMORIA DI
TOGNOLI VITTORIO
“MARCO”
NATO IL 24-2-1920 A SCANDIANO
EROICO COMBATTENTE
DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
PER LA LIBERTA’ DEL POPOLO ITALIANO
ASSASSINATO DOPO INDESCRIVIBILI TORTURE
DALLE BRIGATE NERE
IL 3 FEBBRAIO 1945
A PORTA BRENNONE REGGIO EMILIA
LASCIANDO NEL PIANTO
LA MADRE LE SORELLE
IL COGNATO E PARENTI
Simboli:
Al centro in alto è posta la fotoceramica ovale del partigiano con una cornice di metallo.

Altro

Osservazioni personali:
Il nome di Vittorio Tognoli è anche ricordato nella Pietra 2928 - Monumento vittime civili guerra 1940/45 – Reggio Emilia

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