164068 - Lastra in ricordo degli otto modenesi “Giusti tra le Nazioni” – Modena

La lastra, posta nell’atrio del Palazzo della Provincia di Modena, ricorda le figure di don Arrigo Beccari, Odoardo Focherini, Alberta e Sisto Gianaroli, Antonio Lorenzini, Giuseppe Moreali, don Benedetto Richeldi e don Dante Sala, i quali aiutarono ebrei durante le leggi razziali rischiando la propria vita per salvare chi era perseguitato.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale Martiri della Libertà, 34
CAP:
41121
Latitudine:
44.6426479
Longitudine:
10.9294517

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete sinistra dell’atrio del Palazzo della Provincia
Data di collocazione:
27 Gennaio 2011
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lastra è in marmo bianco con iscrizione incisa e colorata. La lastra presenta quattro borchie in bronzo agli spigoli.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
I “Giusti tra le Nazioni” sono i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita per salvare la vita anche di un solo ebreo dalla Shoah. Il titolo è conferito dallo Stato di Israele sulla base di documenti e testimonianze che possano avvalorare il coraggio e il rischio che i salvatori hanno affrontato per salvare gli ebrei dallo sterminio. La procedura prevede che debbano essere i salvati a proporre allo Yad Vashem, il museo dell’Olocausto di Gerusalemme, il nome del loro salvatore, esprimendo la richiesta che sia dichiarato Giusto.
• Don Arrigo Beccari (Castelnuovo Rangone, 24.8.1909 – Nonantola, 27.12.2005) fu attivo nella Resistenza. E’ annoverato tra i Giusti tra le Nazioni per aver salvato un gruppo di bambini e ragazzi ebrei rifugiatisi a Villa Emma di Nonantola (MO).
• Odoardo Focherini (Carpi, 6.6.1907 – Hersbruck, 27.12.1944) fu dirigente d'azienda e intellettuale cattolico, medaglia d'oro al merito civile della Repubblica Italiana. E’ annoverato tra i Giusti tra le Nazioni per il suo impegno (in collaborazione con Don Dante Sala) a favore degli ebrei procurando loro carte d'identità false al fine di accompagnarli fino al confine con la Svizzera. In questo modo fu capace di condurre in salvo oltre cento ebrei (uomini, donne, anziani e bambini).
• I coniugi Alberta (nata Seruti a Serramazzoni - Modena) e Sisto (nato nel 1895 a Pavullo – Modena) Gianaroli vivevano con i loro sette figli presso il Mulino Turrini, nel borgo di Gombola - frazione di Polinago, dove Sisto lavorava come mugnaio. Nell’autunno 1943 ospitarono una famiglia ebrea scappata da Ferrara (Amerigo Ottolenghi, la moglie Wanda Tedeschi e il figlio Pier Paolo). I Gianaroli nascosero gli Ottolenghi fino alla fine del conflitto nonostante i rischi molto alti: la zona era infatti continuamente battuta dai reparti tedeschi alla ricerca di partigiani ed ebrei.
• Antonio Lorenzini (Lama Mocogno, 10.5.1894 – 22.12.1966) è annoverato tra i Giusti tra le Nazioni per la sua attività in difesa degli ebrei. Impiegato all'anagrafe, nel 1943 fornì falsi documenti a diversi ebrei per sottrarli alla cattura da parte dei tedeschi. Tra essi il professor Vittore Colorni, di Ferrara, in fuga con la moglie incinta Alda Morpurgo-Colorni e la madre Emma Levi-Colorni, che riuscirono a rifugiarsi salvi a Roma.
• Giuseppe Moreali (Sassuolo, 1895 – Nonantola, 1980), medico e scrittore, fu attivo nella Resistenza e dichiarato Giusto tra le Nazioni per aver assistito e salvato durante la seconda guerra mondiale un gruppo di bambini ebrei rifugiatisi a Villa Emma di Nonantola.
• Don Benedetto Richeldi (Serramazzoni, 5.2.1912 – Modena, 18.2.1997) fu antifascista e partigiano. È Giusto tra le Nazioni per il suo impegno a favore di molti ebrei (italiani, polacchi, croati e tedeschi) che nascose e poi fece fuggire in Svizzera procurando loro documenti falsi.
• Don Dante Sala (Carpi, 8.5.1905 – 25.8.1982) è stato riconosciuto tra i Giusti tra le Nazioni per la sua opera a favore degli ebrei perseguitati durante l'Olocausto. Dopo l'8 settembre 1943 ospitò nella sua canonica una famiglia ebrea che riuscì a far rifugiare in Svizzera. Con Odoardo Focherini riuscì a salvare 105 ebrei accompagnandoli in piccoli gruppi fino a Cernobbio dove riuscì a farli espatriare in Svizzera. Il 4 dicembre 1944 venne arrestato alla stazione di Como e poi detenuto nel carcere di San Donnino a Modena per due mesi, subendo brutali interrogatori.

Contenuti

Iscrizioni:
LA PROVINCIA DI MODENA RICORDA I SUOI GIUSTI
SALVATORI DEGLI EBREI DALLO STERMINIO NAZI-FASCISTA

Don Arrigo Beccari
Odoardo Focherini
Alberta Gianaroli
Sisto Gianaroli
Antonio Lorenzini
Giuseppe Moreali
Don Benedetto Richeldi
Don Dante Sala

“Non assistere inerte
al pericolo
del tuo prossimo:
io sono il Signore”

Levitico, XIX, 16

Modena, 27 Gennaio 2011
Simboli:
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