139913 - Lastra in ricordo del treno della Shoah transitato il 19 ottobre 1943 – Ferrara

Lastra in marmo fissata con viti, ricoperte da borchie di ottone. La lapide è stata realizzata dal Comitato per il Giorno della Memoria del 2005.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Stazione ferroviaria di Ferrara - Piazzale della Stazione
CAP:
44122
Latitudine:
44.8426519
Longitudine:
11.604694399999971

Informazioni

Luogo di collocazione:
E' collocata sulla parete del portico della stazione di Ferrara, corrispondente al binario n. 1
Data di collocazione:
27/1/2005
Materiali (Generico):
Marmo, Ottone
Materiali (Dettaglio):
Lastra di marmo con iscrizione incisa e colorata di rosso.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
FFSS
Notizie e contestualizzazione storica:
Quando il 19 ottobre 1943 il lungo convoglio di carri bestiame piombati si fermava alla stazione di Ferrara, tra i 1023 ebrei romani, stipati nei vagoni del treno diretto verso Auschwitz, viaggiavano anche l’ing. Mario Levi di 55 anni, sua moglie Alba Ravenna in Levi di 52 anni e il figlio Giorgio di 16 anni, cugino di Alberta Levi Temin, considerato da lei un fratello perché sua madre era una dei sei figli di Tullio Ravenna, padre di Renzo, podestà di Ferrara dal 1926 al 1938.
Il 12 ottobre Alberta e la sua famiglia (madre, padre, sorella), all’incrudirsi della persecuzione razziale, erano fuggiti da Ferrara alla volta di Roma, ospiti degli zii, che abitavano in via Flaminia 21 – per ricordarli, il 28 gennaio 2010, sono state collocate davanti a quella casa tre pietre d’inciampo. Alberta, presenta all’inaugurazione ha commentato l’evento con queste parole “I miei cari, almeno i loro nomi in questo modo tornano a casa, non sono più nel vento, non sarebbe stata solo la pietra tombale posta nel cimitero di Ferrara accanto a quella dei nonni Ravenna a ricordarli. Qui, su questo marciapiede cammina la vita, e i loro nomi ne faranno parte”.
Ed fu qui che «alle sei di mattina le SS suonarono alla porta: lo compresi dalla scampanellata fuori orario che mi svegliò di soprassalto e, senza un attimo di esitazione scesi dal letto sussurrando a Piera e a mia madre, Bianca Ravenna “non posso sentire ancora quel passo – in riferimento ad un episodio analogo avvenuto nella sua casa a Ferrara in occasione di una perquisizione – e […] in camicia da notte uscii sul balcone”». I due zii, suo cugino, la mamma e la sorella furono portati nel collegio militare in via della Lungara. La madre e Piera, non risultando inscritte nell’elenco degli ebrei romani, furono convinte da Alba a dichiarare di essere cattoliche di matrimonio misto e quindi si salvarono. Diverse furono le sorti dei suoi tre parenti.
Giorgio Levi rimase chiuso nel collegio militare in via della Lungara fino al giorno 18 quando fu costretto a salire insieme ad altri cinquanta prigionieri in uno dei vagoni merci diretti verso Auschwitz, dove arrivò la notte del 22 ottobre del 1943. Qui, selezionato per il lavoro, gli fu tatuato
sul braccio la matricola 15874. Morto in un luogo ignoto, non si hanno più sue tracce a partire dal 29 dicembre 1943.
Mario Levi arrivò ad Auschwitz-Birkenau nella stessa notte. Di lui, la cui immatricolazione è incerta, morì in un luogo e in un giorno sconosciuti.
Alba Levi Ravenna, giunta insieme al marito e al figlio nello stesso giorno, entrò nella camera a gas appena arrivata nel campo di sterminio. Fu lei che, alla fermata del treno a Ferrara dove il tragico convoglio di carri bestiame sostò, da un’inferriata riuscì a parlare ad un ferroviere locale, lo pregò di cercare suo fratello, Renzo Ravenna e di dirgli di portare in salvo la sua famiglia, come di fatto poi avvenne.
Questo era il treno a cui fa riferimento la lapide collocata nella stazione di Ferrara.

INTERVISTA VIDEO DOVE ALBERTA LEVI TEMIN PARLA DI QUESTA ESPERIENZA

Contenuti

Iscrizioni:
“IN QUESTA STAZIONE
IL 19 OTTOBRE 1943
SOSTÒ IL TRENO DELLA SHOAH
CON 1023 EBREI DI ROMA
DEPORTATI DAI NAZISTI
VERSO LO STERMINIO DI AUSCHWITZ”
Il Comitato per il Giorno della Memoria
Ferrara 27 gennaio 2005
Simboli:
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Informazione non reperita

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