52662 - Lapide in ricordo della Brigata “Nembo” – Tolentino

La lapide ricorda il passaggio della brigata Nembo, che nel corso della seconda guerra mondiale contribuì alla liberazione della Città di Tolentino. La lapide è collocata sulla facciata principale di un palazzo comunale che ospita il comando dei Vigili Urbani.

NOTA STAFF PIETRE: la lastra è stata censita anche dall’Ipsia Macerata nell’ambito del Concorso “Esploratori della Memoria” a.s. 2014-2015.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Roma
CAP:
62029
Latitudine:
43.208605769574
Longitudine:
13.284691257868

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata di un palazzo comunale
Data di collocazione:
30/06/1990
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide e cornice in marmo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Tolentino
Notizie e contestualizzazione storica:
La 184ª Divisione paracadutisti "Nembo" venne ufficialmente formata il 1º novembre 1942, a partire dal 185º Reggimento paracadutisti (già della 185ª Divisione paracadutisti "Folgore") e da altri reggimenti addestrati presso le Scuole di Paracadutismo di Tarquinia e Viterbo ed attivati presso il Deposito Truppe Paracadutiste di Firenze, ossia il 184º Reggimento di fanteria paracadutisti (24 agosto 1942) ed il 184º Reggimento artiglieria paracadutisti (15 settembre 1942), cui successivamente si aggiunse il 183º Reggimento fanteria paracadutisti (11 gennaio 1943). Tra la fine di aprile e la metà di maggio '44 la Divisione "NEMBO" si imbarcò a Cagliari, lasciando finalmente l'isola, per trasferirsi nel continente ed essere posta alle dipendenze del Comitato Italiano di Liberazione (C.I.L.). La Divisione "NEMBO" si era schierata sin dal 31 maggio nel settore adriatico, dislocandosi intorno a Lanciano, dove fu raggiunta dal CLXXXV che le era stato assegnato in rinforzo. Nel quadro dell'avanzata generale su tutto il fronte, l'8 giugno 1944 la Divisione concorse all'azione offensiva con il 183° che raggiunse Crecchio e Canosa Sannita e con il 184° che liberò Orsogna e Filetto. Proseguendo l'avanzata, il giorno 9 il XIV/184° raggiunse ed occupò Ari, sulla destra il 183° occupò Giuliano Teatino e S. Rocco mentre il XIII/184° guardò il fiume Foro, oltrepassò Villamagna e puntò su Chieti vincendo le residue resistenze tedesche ed infliggendo perdite al nemico. Alle ore 18.00 il battaglione raggiunse ed occupò Chieti, primo capoluogo di provincia liberato da unità italiane. Il 17 giugno il C.I.L. passò alle dipendenze del II Corpo polacco ed emanò disposizioni per l'ulteriore avanzata verso nord; venne previsto che la "NEMBO" gravitasse su Teramo spingendo avanguardie su Ascoli Piceno, raggiunta da una pattuglia della 184a cp. motociclisti il giorno 18. Nei giorni 19 e 20 i reparti della Divisione raggiunsero la zona di Teramo senza incontrare resistenza. Il 19 giugno le autorità alleate richiesero l'impiego di un battaglione della "NEMBO" per un progetto di aviolancio nell'Appennino Emiliano alle spalle dello schieramento difensivo tedesco (operazione Batepiste). Fu scelto il CLXXXV che fu avviato dall'Aquila a S. Vito dei Normanni per un ciclo addestrativo presso la Training Battle School cui seguì l'addestramento aviolancistico con materiale britannico. L'operazione fu poi annullata il 1 agosto '44 mentre il CLXXXV era già pronto all'imbarco sull'aeroporto di Brindisi. Sul fronte adriatico l'avanzata della Divisione continuò ancora ma nella giornata del 21 giugno la 184a cp. motociclisti incontrò resistenza nemica a Sarnano, proseguì ma urtò in una resistenza ancor più rigida nella zona di Abbadia di Fiastra e Colbuccarro; il giorno seguente, intervenne nel violento combattimento il XVI/183°, distaccando in avanti la 46a cp.. Allo scopo di saggiare la consistenza dello schieramento nemico, il giorno 26 giugno il XV/183°, con il concorso della 184a cp. motociclisti e del I/184° artiglieria attaccò con direttrice Sforzacosta - Macerata - Villa Potenza, impegnando il nemico posto a difesa della linea del Chienti; i tedeschi reagirono violentemente e respinsero l'attacco, reiterando, anche con intensa attività di pattuglie, la difesa fino al giorno 30, allorché ripiegarono oltre il Chienti. Nello stesso giorno il 183°, passato il Chienti a Sforzacosta, raggiunse Macerata mentre sulla sinistra il CLXXXIV btg. guastatori occupò Tolentino.

Contenuti

Iscrizioni:
ALLE ORE 11.30 DEL GIORNO 30 GIUGNO
1944 I PARACADUTISTI DEL CLXXXIV
BATTAGLIONE GUASTATORI NEMBO
INQUADRATI NEL C.I.L. ENTRARONO
VITTORIOSI NELLA CITTA' DI TOLENTINO
NEL 50° ANNIVERSARIO DELLO STORICO
AVVENIMENTO IL COMUNE
RICONOSCENTE A RICORDO POSE
TOLENTINO 30 GIUGNO 1944 30 GIUGNO 1994
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: la lapide è stata censita anche dall'Ipsia Macerata nell'ambito del Concorso "Esploratori della Memoria" a.s. 2014-2015.

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