57308 - Lastra in ricordo della Divisione paracadutisti “Nembo” – Abbadia di Fiastra (MC)

La lastra ricorda il passaggio della divisione paracadutisti NEMBO che, insieme alle forze alleate, liberò dai tedeschi la provincia di Macerata. La lastra si trova sulla parete laterale dell’Abbazia di Fiastra. La chiesa e l’adiacente convento cistercense sono un luogo turistico e naturalistico molto importante.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Abbadia di Fiastra
Indirizzo:
Contrada Abbadia di Fiastra
CAP:
62029
Latitudine:
43.222025023199
Longitudine:
13.405197860753

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete laterale della chiesa
Data di collocazione:
29/06/1986
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Fondazione Giustiniani-Bandini
Notizie e contestualizzazione storica:
La liberazione della provincia maceratese fu tutt’altro che semplice e rapida. Il 19 giugno 1944 i tedeschi abbandonarono Comunanza, Amandola e Sarnano. I primi a giungere ad Amandola, dopo la fuga dei tedeschi furono i soldati della divisione Nembo che procedevano tentando di riagganciare i tedeschi, come fecero, a Fiastra. Il 20 giugno 1944 i partigiani del gruppo Vera entravano a San Ginesio e contemporaneamente il gruppo Nicolò a Colmurano ed Urbisaglia, ricollegandosi con le avanguardie della Nembo ad Abbadia di Fiastra.
La città di Macerata venne liberata il 30 giugno 1944 per mano di reparti di paracadutisti della Nembo e avanguardie del II° Corpo d’armata polacco, secondo alcune versioni, preceduti di qualche ora dai partigiani del gruppo bande Nicolò. I giorni della vigilia della liberazione furono tormentati e molto tesi: da un lato si intravedeva la fine del potere nazifascista, ma dall’altro le truppe tedesche in ritirata lasciavano dietro di sé distruzione, vandalismi e violenze contro beni immobili e persone. Nella notte del 29 giugno 1944 i tedeschi iniziarono il ripiegamento dalla Linea Freida, abbandonando le posizioni tenute per oltre dieci giorni lungo il corso del fiume Chienti per portarsi verso nord su altre linee difensive. Così fu possibile l’avanzata delle avanguardie polacche, di quelle italiane del CIL e dei partigiani del Nicolò. Quando entrarono a Macerata non furono tuttavia accolti da una numerosa popolazione perché in città erano rimasti pochi cittadini: i molti timorosi delle rappresaglie, dei saccheggi e delle distruzioni, se ne erano andati. In ogni caso, non mancarono i festeggiamenti. Per le vie si respirava un clima di esaltazione e di rinascita.

Contenuti

Iscrizioni:
IN QUESTO LUOGO
IL GIORNO 22 GIUGNO 1944
LE AVANGUARDIE DELLA
DIVISIONE PARACADUTISTI NEMBO
DEL CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE
REDUCI DALLE BATTAGLIE DI CASSINO, ORSOGNA E CHIETI
RIAGGANCIARONO IL NEMICO
PER LA SUCCESSIVA CONQUISTA
DEL FIUME CHIENTI
MACERATA E TOLENTINO
22-30 GIUNGO 1944 29 GIUGNO 1986
Simboli:
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Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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