Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Acciarini (in prossimità di Piazzale Europa)
- CAP:
- 62019
- Latitudine:
- 43.4020625
- Longitudine:
- 13.5549375
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- area verde attrezzata
- Data di collocazione:
- 25/04/2014
- Materiali (Generico):
- Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Piedistallo di sostegno in ferro, Maiolica dipinta sottocristallina
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Recanati
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Filippo Acciarini, morto nel Lager di Mauthausen nel marzo del 1945.
Filippo Acciarini nacque a Sellano (Pg) il 5 marzo 1888 da genitori recanatesi. Tornata la famiglia a Recanati, il giovane Filippo svolse in questa città gli studi medi e aderì giovanissimo al movimento socialista. Successivamente si trasferì a Roma, dove entrò come impiegato nelle Ferrovie di Stato, e quindi nel 1913 a Torino che diventò la sua città.
Nel 1921 Acciarini partecipò al Congresso socialista di Livorno e fu corrispondente e redattore dell' ”Avanti!” Licenziato dalle Ferrovie perché antifascista, nel 1928 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale: il processo si concluse però con un'assoluzione per insufficienza di prove.
Nel 1940 Acciarini fu tra i socialisti piemontesi che - in collegamento con Nenni, Saragat e Buozzi, espatriati in Francia- iniziarono la difficile e pericolosa opera di ricostruzione del partito. Tre anni dopo, nell’agosto del 1943, entrò a far parte della Direzione Centrale del Partito socialista di unità proletaria e gli venne affidata la direzione dell' “Avanti!” clandestino. Nel marzo del 1944 fu tra gli organizzatori, a Torino, dello sciopero generale e, proprio in conseguenza di questa grande mobilitazione operaia contro i fascisti e gli occupanti tedeschi, fu arrestato.
Rinchiuso dapprima nel carcere di San Vittore a Milano, fu poi trasferito, per un breve periodo, nel campo di concentramento di Fossoli. Venne quindi deportato a Mauthausen, dove morì il 1 marzo 1945, stroncato dagli stenti e dalle sevizie.
A Filippo Acciarini la città di Torino ha dedicato una delle prime “pietre d’inciampo” incastonate nel selciato davanti all’ultima abitazione dei deportati: si trova in via Carlo Alberto, 22 e vi è stata posizionata il 10 gennaio 2015.
Contenuti
- Iscrizioni:
- FILIPPO ACCIARINI (O5-03-1888; 01-03-1945)
OPERAIO, GIORNALISTA, SINDACALISTA, ATTIVISTA POLITICO, DENUNCIÒ CON CORAGGIO E CON FORZA SIA LA VIOLENZA DELLO SQUADRISMO FASCISTA, SIA LA SUA CONNIVENZA CON MOLTI ESPONENTI DEL MONDO POLITICO, ECONOMICO E FINANZIARIO.
PAGÒ A CARO PREZZO LA SUA AZIONE DI PROTESTA CON LA DEPORTAZIONE NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO DI FOSSOLI E MAUTHAUSEN, DOVE MORÌ STRONCATO DAGLI STENTI E DALLE SEVIZIE.
LA CITTÀ RICORDA CON PROFONDO ORGOGLIO IL SUO ILLUSTRE CONCITTADINO
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- La lastra di maiolica misura cm 40X30.