151901 - Lastra a ricordo del sabotamento del Ponte di Coenzo

Tra le province di Parma e Reggio Emilia si trova un piccolo centro, Coenzo, dove un ponte divide le due province. Il 9 aprile del 1945 il ponte venne fatto esplodere e perirono due portaordini tedeschi. A ricordo di questo avvenimento è stata posata a fianco del ponte una lastra di marmo incisa che riporta la cronistoria del ponte.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Coenzo (PR)
Indirizzo:
Via Martiri della Libertà
CAP:
43058
Latitudine:
44.899952
Longitudine:
10.467929

Informazioni

Luogo di collocazione:
A fianco del ponte in una rientranza poco visibile perchè il ponte è a doppio scorrimento veloce.
Data di collocazione:
25/04/1995
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
semplice lastra rettangolare, non porta né fregi né elementi in bronzo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Anpi Mezzani
Notizie e contestualizzazione storica:
LE AZIONI DELLA BRIGATA JULIA S.A.P.
Il 7 marzo 1945 i reparti del capitano Mario Clivio decidono di raggiungere di notte Corniglio e si costituiranno in Brigata 7 Julia S.A.P. con 390 uomini.
La squadra aveva già fatto grandi colpi, infatti decide di non rassegnarsi a vivere nella zona di Corniglio per la lotta finale.
Coloro che venivano denominati i magnifici 7 decisero di partire il 6 aprile alla volta di Sorbolo e Brescello per poter compiere azioni di sabotaggio.
La squadra si componeva di: Martignoni Mirko, Giovati Lino, Malandri Osmer, Brindani Fortunato, Levrieri Walter, Blanco Franco e Luppi James.
Essi raggiunsero in bicicletta la località il 7 aprile 1945, il giorno del loro arrivo a Lentigione attaccarono un autocarro tedesco e l'autista si arrese, il veicolo venne distrutto.
Il giorno 8 inizia la distruzione del ponte sul fiume Enza di Coenzo e di Sorbolo.
Nei giorni successivi incendiarono il ponte di Casaltone che bruciò solo in parte.
Il 12 aprile distribuiranno volantini forniti dalla C.L.N. che invitavano alla partecipazione della manifestazione che ci sarebbe stata il giorno dopo a Brescello.
Il presidio tedesco quando incontrò i magnifici 7 li invitò a dare spiegazioni, i tedeschi si erano convinti ormai che non c'era più nulla da fare poiché il Giovati aveva dato intendere che il paese era circondato dai partigiani.
Il 13 aprile ci fu quindi lo svolgimento della manifestazione a cui parteciparono 4000 persone, si radunarono anche i 7 magnifici con divisa e armamento partigiano e raggiunsero la Brigata Nera dove intimarono la resa ma i militi si rintanarono senza mai più farsi vedere.
Alle 12: 30 dello stesso giorno Brescello era libera.
I magnifici 7 decisero di fare ritorno alla base e ormai, arrivati in zona partigiana, non ci dovevano più essere pericoli, ma sul ponte del torrente Masdone una segnalazione stradale mal sistemata fece precipitare nel torrente i magnifici 7.
In quel ponte ora c'è una lapide bianca che porta il nome di: Franco Blanco, Walter Levrieri e Mirko Martignoni.

Contenuti

Iscrizioni:
QUESTO PONTE:
NEL 1912 VIENE COSTRUITO IN FERRO
NEL 1945 ALL'ALBA DEL 9 APRILE E' SABOTATO
DA 7 PARTIGIANI SORBOLESI
DELLA 7ma BRIGATA S.A.P. JULIA
VI PRECIPITANO E MUOIONO
2 PORTAORDINI GERMANICI
NON SI E' AVUTA LA TEMUTA RAPPRESAGLIA TEDESCA
PER L'INTERPORSI DI DON GIOVANNI BERNINI
E POI RIPARATO E SI RIPRISTINA LA VIABILITA'
NEL 1981 VIENE ABBATTUTA L'ARCHITETTURA IN FERRO
E COSTRUITA LA STRUTTURA IN CEMENTO ARMATO.
COENZO 25 APRILE 1995
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
NELLA MEMORIA COMUNE E' ANCORA OGGI VIVO IL RICORDO DELL'ENORME BOATO PROVOCATO DALL'ESPLOSIONE DEL PONTE.

Gallery