Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via XXIX Aprile angolo Via Asiago
- CAP:
- 31030
- Latitudine:
- 45.6935584
- Longitudine:
- 11.8483616
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada
- Data di collocazione:
- La croce nel 1946, la stele il 26 Aprile 1959, la statua della donna il 29 Aprile 1983 (inaugurazione), il nuovo complesso nel 2012.
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per la stele, le basi della croce metallica e della statua, uno dei cippi (quello a forma di croce) e la cornice delimitante lo spazio in cui si trovano la croce e i due cippi. Bronzo per la statua della donna. Ferro per la grande croce. Pietra per la superficie dell'area monumentale, per la base della statua, per l'altro cippo (tronco d'albero spezzato). Cemento e legno per le panchine.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Castello di Godego
- Notizie e contestualizzazione storica:
- L'eccidio di Via Cacciatora è considerato l'ultima strage compiuta dalle truppe tedesche in ritirata sul suolo italiano. Esso fu il tragico epilogo di una lunga marcia iniziata a Sant'Anna Morosina, frazione del Comune di San Giorgio in Bosco, proseguita per i Comuni di Villa del Conte e San Martino di Lupari e conclusasi a Castello di Godego con l'uccisione di 76 persone, anche se i nomi riportati sulla stele sono 75. Dal 1983 Castello di Godego è gemellata con il Comune di Boves nel quale venne compiuta dalle truppe nazifasciste la prima strage: 29 persone uccise e 350 case incendiate. Il gemellaggio venne ufficializzato il 29 Aorile 1983, in occasione del 38° anniversario della strage, madrina l'onorevole Tina Anselmi e il Prof. Luigi Milani, presidente del comitato promotore. Lo stesso giorno è stata inaugurata la statua della donna, opera dello scultore Marbal, nome d'arte di Mario Balliana (Casale sul Sile, 1949). Con Decreto del Presidente della Repubblica del 21 Febbraio 2005 i Comuni di Castello di Godego, San Martino di Lupari (55 morti), Villa del Conte (26), San Giorgio in Bosco (30) coinvolti nella strage sono stati insigniti della medaglia d'argento al merito civile. Nel 2022 il memoriale è stato oggetto di restauro che ha interessato anche le iscrizioni, ripulite e ripassate.
Ogni anno le classi terze della Scuola Secondaria dei quattro Comuni interessati si incontrano, accompagnate dagli insegnanti e insieme alle Autorità nonchè alle Associazioni locali, per far memoria dell'evento, attraverso riflessioni, rievocazioni e attività musicali o artistiche. Dalla ricerca storica condotta a scuola nell'anno scolastico 2023-2024 dalla classe 3^C del plesso della Secondaria di Castello di Godego si è appreso che Scappin Primo, di anni 38, fratello della bisnonna dell'alunna D.A.C., è morto nell'eccidio.
Da anni alle commemorazioni del 29 Aprile è presente anche il Sindaco di Boves. Alla commemorazione del 2022 era presente anche il Console Generale della Repubblica Federale di Germania in Italia. In quell'occasione era stato indetto dal Comune di Godego un concorso per tutte le scuole medie dei comuni coinvolti nella strage, riguardante la locandina relativa alla commemorazione, concorso vinto dalla Scuola Secondaria, plesso di Castello di Godego.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Sulla base della croce:
29 APRILE 1945
GLORIA
ALLE 73 INNOCENTI VITTIME
DELLA BARBARIE
NAZISTA E FASCISTA
NEL I° ANNIVERSARIO
Cippi posti a destra della croce:
ZAMBON
GIACOMO
D'ANNI 27
M. 29 4 1945
CELLEGHIN MILZIADE
MARTIRE DEL 29 APRILE 1945
S. MARTINO DI LUPARI
Sulla stele:
PRO LIBERTATE IMMOLATI
IN CRISTO VIVIFICATI
MENZATO MARIO A. 39
AGOSTINI AMEDEO A. 39
BOTTAZZO ALESSANDRO A. 52
BORTIGNON AGOSTINO A. 53
BERGAMIN DOMENICO A. 48
BERGAMIN BORTOLO A. 21
BERGAMIN ANGELO A. 16
BUSON PASQUALE A. 36
CALZAVARA CIPRIANO A. 16
CABRELE AMELIO A. 22
CENTOFANTE FRANCESCO A. 53
CENTOFANTE ANGELO A. 22
FAVERO ANSELMO A. 51
FAVERO LUIGI A. 56
FAVERO CARLO A. 25
FAVERO ENRICO A. 45
FAVERO DELFINO A. 20
FAVERO MANFREDO A. 17
GARDIN GUIDO A. 52
MORO EMILIO A. 34
MORO TARCISIO A. 16
MELCHIORI EGIDIO A. 38
MIOTTI FRANCESCO A. 58
MIOTTI ALBANO A. 63
MIOTTI GUIDO A. 35
NARDO REMIGIO A. 50
NARDO GIUSEPPE A. 20
PEGORIN LUIGI A. 41
PEGORIN ANSELMO A. 45
PEGORIN ALESSANDRO A. 18
PEGORIN PIETRO A. 17
PRAI GIULIO A. 47
TOLIN ERNESTO A. 52
TOLIN IGINO A. 15
TOLIN SILVIO A. 45
GEMO ARMANDO A. 32
FERRONATO GIULIO A. 48
LOREGGIOLA BATTISTA A. 45
MARCON ADELINO A. 20
MIOTTI RINO A. 19
RIONATO VIRGINIO A. 43
VENTURIN CARMILLO A. 39
XAMIN ITALO A. 24
ZANCHIN BRUNO A. 27
ZANCHIN ANTONIO A. 22
ANTONELLO GIUSTO A. 54
ANTONELLO VIRGINIO A. 38
BAGGIO VITTORIO A. 39
BATTAGIN OTTORINO A. 22
BINDA GIUSEPPE RINO A. 18
BOSCOLO LEONIO A. 17
BRAGAGNOLO ANGELO A. 35
CELEGHIN CORIOLANO MILZIADE A. 37
CIBIEN TERZIO LEO A. 33
DE SANTI GETULIO A. 32
GIRARDIN GUERRINO A. 30
MENEGHETTI MELCHIADE A. 34
MIOTTO CATTERINO A. 33
MIOTTO FRANCESCO A. 42
PETRIN PIETRO A. 21
PETTENUZZO CORRADO A. 17
PETTENUZZO EUGENIO A. 17
PETTENUZZO GIROLAMO A. 43
PETTENUZZO GIUSEPPE A. 48
ROMAGNOLO ANGELO A. 43
SBRISSA ALESSANDRO A. 35
SIMIONATO ERMENEGILDO A. 37
STOCCO LUIGI A. 35
TOMBOLATO LUIGI A. 44
TREVISAN DOMENICO A. 21
VILLATORA PIERINO A. 17
VILLATORA SILVESTRO A. 44
ZAMBON GIACOMO A. 27
SCAPIN PRIMO A. 38
GALLIO TRANQUILLO A. 43
IL 29 APRILE 1945
UCCISI DA REPARTI DELL'ESERCITO
TEDESCO IN FUGAIN ORRIBILE
E INUTILE RAPPRESAGLIA
I COMUNI
SAN GIORGIO IN BOSCO
VILLA DEL CONTE
SAN MARTINO DI LUPARI
CASTELLO DI GODEGO
CASTELFRANCO VENETO
LE BRIGATE
DAMIANO CHIESA
MARTIRI DEL GRAPPA
CESARE BATTISTI
LI' 26 APRILE 1959
- Simboli:
- Croce cristiana incisa in testa alla stele. 76 piccole croci incise sempre sulla stele: una per ogni Caduto della strage.
Altro
- Osservazioni personali:
- La valutazione complessiva dell'area monumentale potrebbe notevolmente migliorare se si provvedesse a rendere più leggibili i nomi dei Caduti presenti sulla stele in quanto la loro coloritura originaria si sta progressivamente erodendo. Suggerirei, inoltre, di mantenere una piccola e semplice "memoria" sul luogo originario in cui si trovava il complesso, ovvero dove si consumò materialmente la strage: lo spazio rimasto vuoto lo permetterebbe, senza dove interferire con i problemi di viabilità e sicurezza stradale che ne hanno addotto lo spostamento.