Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via delle Terme 8
- CAP:
- 06012
- Latitudine:
- 43.460045834596
- Longitudine:
- 12.254490263785
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Interno del Cimitero
- Data di collocazione:
- 1947
- Materiali (Generico):
- Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Amministrazione comunale
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Nel 1945 una delegazione di partigiani affidò il progetto all'architetto tifernate Giorgio Giorgi, che disegnò la cappella a pianta circolare dove sono ricordati i partigiani caduti nella lotta contro i nazifascisti. Al centro fu collocato il sarcofago con il corpo di Venanzio Gabriotti, fucilato dai fascisti poco lontano lungo il corso del torrente Scatorbia.
Contenuti
Ingresso
VOLONTARI DELLA LIBERTÁ
Corridoio di entrata
LA I^ BRIGATA PROLETARIA D’URTO
“SAN FAUSTINO”
GRUPPO COMBATTIMENTO CREMONA
AL
COMANDANTE
STELIO PIERANGELI
“GEO CAVES”
COMBATTENTE E GUIDA
PER LA GIUSTIZIA E LA LIBERTA’
1913 1980
nasce a Città di Castello nel 1913 da Giulio e Maria Venturelli.
Durante la Seconda guerra mondiale fu ufficiale di artiglieria, poi partigiano e comandante della Brigata proletaria d’urto San Faustino con il nome di “Geo Caves”. Successivamente combatté come ufficiale volontario nel Gruppo di combattimento Cremona fino alla completa liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.
Nel dopoguerra avviò uno studio legale prima assieme al padre Giulio e poi al cognato Carlo Lignani e fu un avvocato molto influente nell’ambiente tifernate. Fu consulente assai apprezzato della Fattoria Autonoma Tabacchi – FAT e di altre industrie tifernati.
Sposato con Leda Salcerini, non ebbe figli. Morì a Città di Castello il 2 agosto 1980. (SIUSA)
Tomba di Venanzio Gabriotti
VENANZIO GABRIOTTI
9 MAGGIO 1944
di Augusto, di Città di Castello, 1883-1944; impiegato; tenente colonnello; partigiano dal 9 settembre 1943; fucilato dai nazi-fascisti il 9 maggio 1944 a Città di Castello; medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
RICORDATI
SONO MORTI ANCHE PER TE
ALBERTO MARCELLINI
di Achille, di Città di Castello, 1923-1946, residente in città; ferroviere; partigiano dal 2 giugno 1944; volontario nel Gruppo di Combattimento “Cremona”.
FERNANDO BRACONI
di anni 17, Città di Castello, morto il 15 ottobre 1944 per ferite da arma da fuoco.
GIULIO GUERRINI
di Giuseppe, nato a Città di Castello il 17 marzo 1925, residente a Montemaggiore; partigiano dal 7 aprile 1944; fucilato dai fascisti a Castelguelfo (Pietralunga) l’11 maggio 1944.
CANDIDO BELLUCCI
di Evaristo, nato a Urbania il 3 ottobre 1924, residente in località Casella (Città di Castello); impiegato, celibe; partigiano dal 15 aprile 1944; fucilato dai fascisti l’11 maggio 1944 a Castelguelfo (Pietralunga).
DARIO GUERRINI
di Pasquale, nato il 24 febbraio 1924 a Città di Castello, dove risiedeva; contabile; partigiano dal 15 aprile; fucilato dai fascisti a Caizingari (Pietralunga) l’11 maggio 1944.
ADOLFO BARTOLINI
di Egisto, nato a Città di Castello il 30 luglio 1924, residente a Montemaggiore, celibe; partigiano dal 15 aprile 1944; fucilato dai fascisti l’11 maggio 1944 a Castelguelfo (Pietralunga).
GUALTIERO PERUGINI
Il contingente altotiberino raggiunse il Gruppo di Combattimento “Cremona” quando era già in linea nel settore adriatico a fianco dell’VIII Armata britannica. Il battesimo del fuoco fu il 2 marzo 1945 a Casa dei Venti, presso Ravenna. Costò la vita a Gualtiero Perugini, diciottenne di Città di Castello.
ALDO BOLOGNI
di Agostino, nato a Papigno (Terni) il 24 gennaio 1921, residente a Città di Castello; studente universitario, sotto-tenente di artiglieria, celibe; partigiano dal 10 settembre 1943; caduto in combattimento a Montone il 6 maggio 1944; medaglia di bronzo al valor militare alla memoria.
ENRICO “IL POLACCHINO”
Non si conosce il suo vero nome, forse era un disertore tedesco. Enrico il “polacchino” morì il 9 luglio 1944 a Pietralunga colpito da una scheggia.
LUIGI MARTINELLI
di Francesco, nato a Pietralunga il 12 agosto 1923, residente nel paese; coltivatore, celibe; partigiano dal 10 gennaio 1944; caduto in combattimento il 9 luglio 1944 a Pietralunga.
GENESIO POLIDORI
di Attilio, nato a Pietralunga il 20 aprile 1914, residente a Castelguelfo; mezzadro, coniugato con Lina Giacchi; partigiano dal 10 maggio 1944; caduto in combattimento il 9 o 10 luglio 1944 a Pietralunga.
SANTE CALAGRETI
di Serafino, nato a Gubbio e residente a Città di Castello, 1909-1944; falegname; partigiano dal 1° maggio 1944, caduto in combattimento l’11 luglio 1944.
MARIO MOSCATELLI
di Pasquale, nato a Pietralunga il 21 aprile 1928; studente; partigiano dal 1° giugno 1944; fucilato dai tedeschi l’8 luglio 1944 a Ripa (Pietralunga).
GIUSEPPE BACINELLI
di Francesco, nato a Città di Castello l’8 agosto 1923, residente in città; impiegato; celibe; partigiano dal 15 maggio 1944; fucilato dai tedeschi, a seconda delle fonti, il 5, l’8 o il 10 luglio 1944 presso Perrubbio (Pietralunga)
L'altare
Al centro sul fondo un semplice altare in marmo con due candelabri. Sulla base incisa una croce e la scritta: OFFERTO DAL CLERO DIOCESANO
Sulla parete sopra l’altare un affresco raffigurante la Resurrezione, opera di Aldo Riguccini.
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Notizie storiche: http://www.storiatifernate.it/index.php