238995 - Monumento a Marchegiani Guido – Pescara

Monumento funerario posto sulla tomba del marinaio Guido Marchegiani che venne falciato in rastrellamento dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
San Silvestro
Indirizzo:
Strada Provinciale per Pescara San Silvestro.
CAP:
65129
Latitudine:
42.441302822372
Longitudine:
14.238171459802

Informazioni

Luogo di collocazione:
Nella parte più in alto del cimitero di San Silvestro di Pescara, a confine del muro di cinta.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Opera realizzata in marmo e pietra.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Marchegiani Guido nacque a Francavilla al mare (CH) il 23 maggio 1923. Fu marinaio durante la seconda guerra mondiale. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tornò da sfollato alla sua casa di famiglia nella contrada Fontechiaro di Francavilla. Il 31 dicembre 1943 i tedeschi diedero ordine di evacuazione totale alla popolazione di Francavilla al mare. Gli abitanti furono costretti a lasciare tutto il territorio comunale entro 48 ore. L’8 gennaio 1944 Guido Marchegiani vide, dallo strapiombo in cui era situata la sua casa, i soldati insidiare la sua famiglia. Iniziò a sbracciarsi e a gridare, i tedeschi vedendolo gli spararono uccidendolo.

Fonti:
https://www.straginazifasciste.it
https://www.difesa.it/Il_Ministro/ONORCADUTI

Contenuti

Iscrizioni:
MARCHEGIANI GUIDO
VITTIMA DELLA BARBARA
E CRUDELE FEROCIA
NAZISTA
N. 22 5 1923 M. 8 1 1944
Simboli:
E' presente la fotoceramica ovale del caduto in divisa da marinaio della Regia Marina.

Altro

Osservazioni personali:
L'opera si trova in stato pessimo: la lastra con l'iscrizione è spaccata e vari pezzi sonousurati, cadenti o rotti. Tant'è che la stessa è stata circondata da un nastro segnaletico per evidenziarne il pericolo.
Sarebbe opportuno e necessario un intervento di manutenzione per non perdere inesorabilmente la memoria del caduto.

Risulta una discrepanza di un giorno tra la data di nascita scritta sulla pietra (22 maggio 1923) e quella riportata nella Banca Dati del Minsitero della Difesa (23 maggio 1923).

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