269299 - Monumento a Salvo D’Acquisto – Bologna

Monumento inaugurato il 19 marzo 2017 per onorare il martirio del vice-brigadiere dei carabinieri Salvo D’Acquisto, che donò la propria vita per salvare quella di ventidue innocenti dalla rappresaglia nazista durante la seconda guerra mondiale. Il carabiniere fu fucilato dai tedeschi a Torre di Palidoro (Roma) il 23 settembre 1943 dopo essersi autoaccusato di un attentato di cui non era responsabile. Per questo suo atto di eroismo fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Giardino Salvo D'Acquisto
CAP:
40124
Latitudine:
44.48749360238
Longitudine:
11.344354316634

Informazioni

Luogo di collocazione:
Slargo tra Via Solferino e Viale XII giugno.
Data di collocazione:
19 Marzo 2017
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
La statua è posta in un giardinetto semicircolare, delimitato da un’aiuola formata da un basso muretto rivestito di lastre di marmo bianco. Al centro dell’aiuola è posto un basamento di marmo bianco su cui poggia la raffigurazione dell’eroe in divisa da carabiniere con la mano destra posta sul petto e quella sinistra appoggiata a una balaustra. Su un lato di questa sono agganciati dall’alto verso il basso: la Fiamma dei Carabinieri, lo Stemma Araldico dei Carabinieri, lo Stemma della sezione M. Pala di Bologna dell’A.N.C. (Associazione Nazionale Carabinieri). A terra davanti alla balaustra è posto il cappello dell’eroe.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Salvo Rosario Antonio D'Acquisto (Napoli, 15.10.1920 - Palidoro, 23.9.1943), vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri, si sacrificò per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste. Fu insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare (alla memoria) con la seguente motivazione: «Esempio luminoso d'altruismo, spinto fino alla suprema rinuncia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste insieme a 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, pure essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile di un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così - da solo - impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell'Arma.» Torre di Palidoro (Roma), 23 settembre 1943

L’opera artistica fu realizzata dallo scultore Luigi Enzo Mattei, nato a Bologna il 7 febbraio 1945.

Contenuti

Iscrizioni:
Informazione non reperita
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

Gallery