137594 - Monumento ad Antonio Locatelli – Bergamo

Il monumento è composto da una fontana a pianta rettangolare a ridosso di una parete dai motivi geometrici. Al centro della parete è situato il busto di Antonio Locatelli in uniforme. A sinistra è affissa la targa commemorativa e didascalica. Nonostante sia stato realizzato nel periodo post fascista, lo stile richiama il razionalismo tipico dell’epoca.

Alla base del busto si può notare un’aquila fascista molto simile a quella nazista, senza però riportare la svastica sottostante che nella pietra è assente. Al di sotto di essa sono scolpiti in altorilievo due rami di quercia con delle ghiande, a simboleggiare la vita secondo la tradizione celtica. Il significato può essere una rinascita dell’impero come quello romano e una continuazione della vita dell’eroe oppure poichè è stato collocato negli anni 50 può voler simboleggiare una rinascita del fascismo stesso. L’intero monumento è stato progettato e realizzato dall’architetto Aldo Piantanida. A lato del monumento si trovano una targa commemorativa in marmo e una più piccola in acciaio. 

NOTA STAFF-PIETRE: Monumento censito da I.S.I.S. Natta di Bergamo, da I.C. 5 di Imola e Liceo Ginnasio Sarpi Bergamo nell’ambito del concorso Esploratori della memoria.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale Vittorio Emanuele II
CAP:
24121
Latitudine:
45.7010185
Longitudine:
9.665516900000057

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
1953
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Il monumento e la fontana sono costituiti dal marmo di Zandobbio, una località di cave di pietra in provincia di Bergamo, mentre il busto è in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Bergamo
Notizie e contestualizzazione storica:
Antonio Locatelli nacque a Bergamo il 19 aprile 1895 da una famiglia di condizioni economiche modeste. Da questa fu avviato agli studi tecnici e dal 1908 frequentò la sezione elettro-meccanica dell'istituto industriale di Bergamo, diplomandosi nel 1913. Assunto all'Ansaldo di Cornigliano Ligure, nei brevi mesi di permanenza in fabbrica come capotecnico, ebbe modo di farsi notare e di venire promosso. Nel gennaio 1915 fu chiamato alle armi e assegnato al battaglione "Aviatori", che faceva allora parte dell'arma del genio, ottenendo il brevetto di pilota. In zona di guerra sin dall'inizio del conflitto, Locatelli fu promosso caporale, poi sergente, sottotenente del genio dal 2 marzo 1916 e infine tenente dal 2 dicembre dello stesso anno.
Durante la Grande Guerra volò su tutto il fronte, inizialmente su aerei da ricognizione, poi su aerei da caccia e da bombardamento compiendo, in totale, 523 voli di guerra. Per la sua partecipazione al conflitto fu insignito di una medaglia d'oro e tre d'argento al valore militare e della croce di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia. Tra le sue gesta più notevoli le ricognizioni, in solitaria, sui cantieri Zeppelin di Friedrichshafen (in Germania) e su Zagabria e il volo su Vienna il 9 luglio 1918, con il suo velivolo schierato accanto a quello di Gabriele D'Annunzio. Le foto più celebri di questo volo furono scattate proprio da Locatelli. Il 15 settembre 1918, mentre disegnava uno schizzo di Fiume, fu ferito dalla contraerea e costretto a un atterraggio di emergenza. Dopo che il velivolo prese fuoco cercò di sottrarsi alla prigionia ma, con una gamba malridotta, fu catturato e trasferito al campo di concentramento di Sigmundsherberg. Di qui evase dopo un mese, vestito da soldato austriaco e con falsi documenti: ripreso per due volte dagli Austriaci, in Trentino, riuscì nuovamente a fuggire e il 4 novembre raggiunse le punte avanzate delle colonne italiane. Nel corso della sua vita viaggiò molto e raggiunse l’Egitto, l’India, la Cina e il Giappone; da questi viaggi riportò un gran numero di foto e disegni. Compì anche numerose imprese quali la traversata dell’Atlantico del Nord, la rotta dall’Islanda alla Groenlandia e la traversata verso il Cile e l’Argentina. Locatelli fu anche candidato delle liste fasciste di Bergamo.
Scoppiata la guerra italo-etiopica, Locatelli chiese di partire volontario. La sua domanda fu accolta il 7 gennaio 1936 e Locatelli partì per la Somalia, dove fu alla guida di mezzi da ricognizione e da bombardamento. La sua impresa aerea più rilevante fu il primo volo di collegamento tra il fronte somalo e quello eritreo, da Gorrahei alla Dancalia.
La missione di Locatelli era quella di atterrare a Lechemti, nell'estremo ovest etiopico, per accettare la sottomissione di un capo galla locale e per preparare una base adatta per ulteriori avio-sbarchi, così da poter procedere verso la vicina località di Gore, dov'era stato lasciato dal negus un governo etiopico provvisorio. Locatelli prese parte alla spedizione con tre velivoli e atterrò presso Lechemti il 26 giugno 1936: qui il contatto con il capo galla tardò a verificarsi e nella notte i cadetti etiopici della scuola militare di Oletta, che si erano rifugiati a Gore, attaccarono i tre velivoli.
Quasi tutti i componenti della missione furono uccisi e tra questi Locatelli , che morì il 27 giugno 1936.
L'impressione in Italia fu notevole, particolarmente per la morte di Locatelli: in agosto gli fu conferita una seconda medaglia d'oro al valor militare; l'anno successivo, con decreto del 15 marzo, gli fu conferita per il suo comportamento nell'intero corso del conflitto, una terza medaglia d'oro. Diventando così un caso unico nella storia delle forze armate italiane.

Per ulteriori informazioni confrontare:
https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-locatelli_%28Dizionario-Biografico%29/

Il monumento e la fontana vennero realizzati nel 1956 per celebrare il ventesimo anno della morte di Antonio Locatelli, aviatore della prima guerra mondiale e deputato del partito nazionale fascista, unico eroe nazionale ad aver ricevuto tre medaglie d'oro al valore militare. Inoltre partecipò al volo su Vienna organizzato da D'Annunzio, che volle dedicare lo spazio per seppellirlo al Vittoriale, dimora del "Vate".
Fu ucciso da guerriglieri abissini nell'eccidio di Lechemti (etiopia) il 27 giugno 1936 durante la guerra d'Etiopia.
per ulteriori informazioni consultare il link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Locatelli

Contenuti

Iscrizioni:
Sulla parete ANTONIO LOCATELLI

Nella targa di marmo a sinistra
LE SEZIONI BERGAMASCHE DELLA
ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA
PER RICORDARE
IL CENTENARIO DELLA NASCITA DELLA
MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE
ANTONIO LOCATELLI

19 APRILE 1895-1995
Simboli:
Alla base del busto un aquila e foglie di quercia che, secondo le antiche tradizioni, rappresentano la forza e l’audacia.
Il busto dell'aviatore presenta sulla spalla i suoi gradi.

Altro

Osservazioni personali:
Per I.S.I.S. Natta di Bergamo, a cura di Massimo Gosta, 4ALSA.

NOTA STAFF-PIETRE: Monumento censito da I.S.I.S. Natta di Bergamo e da I.C. 5 di Imola nell'ambito del concorso Esploratori della memoria.

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