4902 - Monumento ad Armando Gori – Vicchio (FI)

Il monumento è dedicato al comandante mugellano Armando Gori,  che partecipò nella Grande Guerra alla battaglia navale nella Baia di Premuda, durante la quale i due siluri da lui lanciati affondarono la più potente  corazzata dell’impero Austro-Ungarico, la “Santo Stefano”.

NOTA STAFF PIETRE: Monumento censito dalle scuole  I. C. Galileo Chini, Media Giovanni della Casa, IISGiottoUliviBorgoSanLorenzo e Scuola Media Desiderio da Settignano nell’ambito del concorso Esploratori della Memoria

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Lungolago di Montelleri
CAP:
50039
Latitudine:
43.9367437
Longitudine:
11.46550430000002

Informazioni

Luogo di collocazione:
Battigia del lago di Montelleri
Data di collocazione:
22/06/1975
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Monumento in pietra serena sovrastato da un'ancora in ferro battuto.
L'azione di guerra cui partecipò Armando Gori è ricordata in una lastra in marmo.
Sopra la lastra è posto un piccolo timone in ferro.
Il monumento è contornato su due lati da siepi.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Il restauro manutentivo del monumento è affidato all'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, sezione di Firenze.
Notizie e contestualizzazione storica:
Il comandante mugellano Armando Gori, " l'eroe di Premuda", fece parte della Marina Militare Italiana durante la Grande Guerra. Partecipò a una delle più eclatanti battaglie della prima guerra mondiale: il 10 giugno 1918 due motosiluranti, i 'Mas', entrarono senza esser visti nella Baia di Premuda, piccola isola della Croazia nell'Adriatico e affondarono la corazzata Santo Stefano (Szent István), ammiraglia della flotta della Marina Austro-Ungarica, la nave più moderna e potente della Marina Austriaca. Il capo timoniere della motosilurante denominata Mas 15 comandata dal Capitano Luigi Rizzo (già celebre per la 'beffa di Buccari' e per l'affondamento della Wien), era Armando Gori, nato a Molezzano in comune di Vicchio di Mugello il 25 luglio 1888. Egli lanciò il siluro che colpì i fianchi della corazzata austriaca. Morì a Genova il 24 febbraio 1953 ed è sepolto nel cimitero di Gattaia, a poche centinaia di metri dalla casa natìa.

Contenuti

Iscrizioni:
IL COMUNE DI VICCHIO E L’ A.N.M.I FIRENZE
ARMANDO GORI
DEI SEDICI DI PREMUDA
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COMANDANTE DI UNA PICCOLA SILURANTE
IN PERLUSTRAZIONE NELLE ACQUE DELLA DALMAZIA,
MIRABILMENTE ASSECONDAVA IL COMANDANTE DELLA SEZIONE
IMBARCATO SULLA SUA UNITA’ NEL PORTARE A FONDO
L’ATTACCO CONTRO UNA PODEROSA FORZA NAVAL NEMICA
SIA DURANTE L’AZIONE CHE CONDUSSE ALL’AFFONDAMENTO
DI UNA CORAZZATA, SIA NELLA SUCCESSIVA FASE DELL’INSEGUIMENTO
E VIVO CANNONEGGIAMENTO DA PARTE DI UN CACCIATORPEDINIERE
DAVA PROVA DI ANIMO FORTE, VIVA INTELLIGENZA
GRANDE ARDIMENTO E MOLTA PERIZIA MILITARE E MARINARESCA.
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COSTA DALMATA NOTTE DEL 10 GIUGNO 1918
(MOTIV. M.A.V.M.R. DECRETO 19. 6 . 1918)

(sinistra)
VICCHIO
RICORDA TUTTI I MARINAI MUGELLANI SCOMPARSI IN MARE

(destra)
22 GIUGNO 1975
Simboli:
Timone; ancora.

Altro

Osservazioni personali:
Dal 1918 Armando Gori fu considerato nella zona del Mugello un eroe della prima guerra mondiale: "molte settimane fino a guerra terminata, ed oltre, le gesta eroiche di Luigi Rizzo e di Armando Gori erano immancabilmente inneggiate, specialmente quando veniva commemorata la vittoria nella Grande Guerra. Non c’era paese o piccola frazione in tutto il Mugello, l’Alto Mugello e la Val di Sieve, che non facesse a gara per ospitare Armando Gori, per cerimonie, ricorrenze ed inaugurazioni di Cippi e Monumenti, tributando sempre a questo semplice eroe mugellano gli onori e i fasti di tutto un popolo" (tratto da " La storia di Armando Gori, il Comandante mugellano eroe di Premuda" di Aldo Giovannini, in OK Mugello http://www.okmugello.it/vicchio/la-storia-di-armando-gori-il-comandante-mugellano-eroe-di-premuda).

NOTA STAFF PIETRE: Monumento censito dalle scuole I. C. Galileo Chini, Media Giovanni della Casa, IISGiottoUliviBorgoSanLorenzo e Scuola Media Desiderio da Settignano nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria

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