234646 - Monumento agli Alpini a Cicola – Carobbio degli Angeli (BG)

Il monumento, dedicato agli Alpini di Carobbio degli Angeli (BG), è costituito da un cumulo di pietre irregolari a formare una piccola montagna e sul quale si trova una statua bronzea di un Alpino che regge tra le braccia un bambino inerme, caduto vittima della guerra. Sul volto dell’Alpino si fanno strada grosse lacrime, mentre dalla bocca del bambino colano gocce di sangue. Dietro al monumento si innalza una bandiera italiana; tutt’attorno un giardinetto pubblico circonda la zona, mentre dei sinuosi sentieri di pietra conducono ai piedi del monumento, dove una targhetta reca il nome dello scultore. 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Cicola
Indirizzo:
Viale dei Caduti
CAP:
24060
Latitudine:
45.659196457165
Longitudine:
9.8327544522929

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area Verde
Data di collocazione:
28 agosto 1988
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Basamento in pietre con statua di bronzo sulla cima.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento è stato realizzato e inaugurato nel 1988.
È opera dello scultore Claudio Merletti, nato a Chiuduno (BG), ed è collocato a Cicola, frazione di Carobbio degli Angeli (BG), all’incrocio tra Viale dei Caduti e Viale Fratelli Kennedy.
Lo stesso scultore, Claudio Merletti, ha realizzato il Monumento agli Alpini di Chiuduno (BG) dieci anni prima, nel 1978.

Contenuti

Iscrizioni:
Targa:
28-8-1988
QUEST’OPERA È STATA TIRATA A MANO
CON UN FOGLIO DI RAME DA 8 A 10 DECIM:
DALLO SCULTORE
CLAUDIO MERLETTI
V. Montrucco, 12
Sesto Calende (Varese)
Simboli:
Il monumento rappresenta un Alpino in un momento di grande drammaticità: egli infatti tiene tra le braccia il cadavere di un bambino. È una rivisitazione del tema della pietà: la scena mostra la tragicità della guerra e uno dei suoi aspetti più dolorosi e terribili, ovvero la morte degli innocenti. Il bambino, simbolo per eccellenza dell’innocenza, viene trasportato dall’Alpino colto in un’espressione di pianto piena di dolore e senso di impotenza di fronte alla tragedia.
Il monumento sembra un’evoluzione, da un punto di vista formale e tematico, del Monumento agli Alpini di Chiuduno (BG), eseguito dallo stesso Claudio Merletti dieci anni prima, nel 1978. Se, infatti, nel monumento chiudunese l’enfasi è posta sulla celebrazione e l’esaltazione del Corpo degli Alpini, qui il tema centrale è la drammaticità della guerra e la consapevolezza delle vite innocenti andate perse durante i conflitti di tutti i tempi.

Altro

Osservazioni personali:
Censimento a cura dello studente Alessandro Perletti, Classe 4E a.s. 2022/23.

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