Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Capra, 36
- CAP:
- 10098
- Latitudine:
- 45.073455962509
- Longitudine:
- 7.5178129942705
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Piazzale Brigida Zuccolotto (Mamma Piol)
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Statua e bassorilievo in pietra, lastre metalliche, filo spinato.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Rivoli
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Subito dopo l'8 settembre 1943 centinaia di migliaia di militari italiani furono catturati dai tedeschi e trasferiti nei lager del Reich. Violando le convenzioni internazionali, Hitler non li considerò prigionieri di guerra ma “internati militari” (I.M.I., Italienische Militärinternierte – Internati militari italiani) per poterli meglio sfruttare come schiavi nell'economia di guerra (per non riconoscere loro le garanzie della Convenzione di Ginevra), e infine, dall'autunno del 1944 alla fine della guerra, “lavoratori civili”, in modo da essere sottoposti a lavori pesanti senza godere delle tutele della Croce Rossa loro spettanti. A più riprese fu loro offerta la possibilità di arruolarsi con i tedeschi o nelle forze armate della Repubblica di Salò, ma oltre seicentomila internati rifiutarono per venti mesi ogni collaborazione con la Germania nazista e la RSI di Mussolini, scegliendo la “via del lager” invece del ritorno a casa: decine di migliaia di essi morirono per gli stenti, le malattie, le violenze.
Il contributo dei Militari Rivolesi ai “Seicentomila NO”:
ALBERTINI PAOLO 1923 - ‘44
ANDREOLETTI GIUSEPPE 1912 - ‘44
EMARCORA UMBERTO 1890 - ‘45
FARSELLA STEFANO 1921 - disperso
MIGLIETTI ETTORE 1921 - ‘44
PEROTTO ANTONIO 1913 - ‘44
POCHETTINO TERESIO 1923 - ‘44
PRELATO MARIO 1918 - ‘44
RAIMONDO FRANCESCO 1922 - ‘45
RUFFINO GIOVANNI 1925 - ‘44
Fonte: GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI (I.M.I.) e I DEPORTATI, sul sito Rivoli di Storia.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Lastra vicino al monumento:
CITTA' DI RIVOLI
IL PRIGIONIERO
di Umberto Zanolli
Quattrocentoventisei - ottantasei.
Non più uomo, numero.
Bucce di marce patate
rape bianche, gialle, rosse
- da foraggio –
margarina minerale
- qualche grammo -
pan di paglia triturata
- segatura di alti fusti iperborei -
acqua e sale.
Poco perché tu viva
troppo perché tu muoia
Dura,
prigioniero
(da "La resistenza italiana nei lager nazisti"
Roma, 1966)
Se voi volete andare
in pellegrinaggio, nel luogo dove
è nata la nostra Costituzione,
andate nelle montagne dove
caddero i partigiani, nelle carceri
dove furono imprigionati,
nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per
riscattare la libertà e la dignità,
andate lì, o giovani, col pensiero,
perché lì è è nata
la nostra Costituzione.
Piero Calamandrei
Lastra di intitolazione del giardino:
Piazzale Brigida Zuccolotto
(Mamma Piol)
9 Aprile 1900 - 9 Gennaio 1990
Simbolo della Resistenza antifascista rivolese
- Simboli:
- Sulla lastra metallica con le due frasi è presente in alto lo stemma del Comune di Rivoli.
Altro
- Osservazioni personali:
- Per le vicende della famiglia Piol, si veda la scheda Targhe in memoria dei quattro fratelli Piol.