Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Roma (altezza civico 40)
- CAP:
- 52015
- Latitudine:
- 43.797972
- Longitudine:
- 11.70985189999999
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Dinanzi al muro di sinistra del Cimitero vecchio (monumento) e lungo il lato sinistro del vialetto d'accesso (cippi)
- Data di collocazione:
- Aprile 1970
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Cemento per il monumento. Pietra per le due lapidi e per i 17 cippi. Metallo per l'incastellatura di una delle lapidi, per i ganci che sostengono l'altra e per le placche con i nomi dei partigiani poste sui cippi. Bronzo per i caratteri in rilievo delle epigrafi sulle due lapidi.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Informazione non reperita
Contenuti
- Iscrizioni:
- Prima lapide:
QUI
17 GIOVANI PARTIGIANI
CADEVANO SOTTO IL PIOMBO TEDESCO
17 – 4 – 1944
IMMOLARONO LA LORO GIOVANE VITA
PER L'AMORE DELLA PATRIA
CHE VOLLERO LIBERATA
DALL'OPPRESSIONE NAZI-FASCISTA.
SIA IL LORO MARTIRIO
MEMORIA E MONITO
PER LE GENERAZIONI FUTURE.
Seconda lapide:
STIA AI SUOI MARTIRI
E A QUANTI SONO MORTI E MUOIONO
PER LA LIBERTA' E LA DIGNITA'
NEL XXVI ANNIVERSARIO
DEL MASSACRO DI VALLUCCIOLE
E DELL'ECCIDIO DEI 17 PARTIGIANI
APRILE 1970
Cippi ai 17 partigiani:
Casadei Ezio
17 aprile 1944
Berlini Mario
17 aprile 1944
Fabbri Enrico
17 aprile 1944
Ignoto
17 aprile 1944
Lama Lelio
17 aprile 1944
Bratti Giorgio
17 aprile 1944
Cremonini Giorgio
17 aprile 1944
Bertoni Ives
17 aprile 1944
Zaccaroni Remolo (recte Zaccheroni Romolo)
17 aprile 1944
Bonaldo Domenico (recte Domenico Tommaso)
17 aprile 1944
Salmi Dante
17 aprile 1944
Bagnioli Rino (recte Bagnoli)
17 aprile 1944
Romagnoli Oberdan
17 aprile 1944
Righini Gualtiero
17 aprile 1944
Marzolini Marcello (recte Mazzolini)
17 aprile 1944
Zabianchi Fidelmo (recte Zambianchi)
17 aprile 1944
Manaresi Michele
17 aprile 1944
Pannello all'ingresso del vialetto del Cimitero:
Parco Nazionale Foreste Casentinesi
Monte Falterona – Campigna
Sentiero della Libertà
Stia
Contro il muro di questo cimitero furono fucilati, il 17 aprile 1944, 17 giovani partigiani. Essi appartenevano alla 1a delle tre brigate che inquadravano i circa mille partigiani romagnoli e provenivano dalla zona delle Balze, in cui avevano effettuato importanti azioni volte al recupero d'armi destinate a cinquecento partigiani ancora disarmati.
Il 6 aprile 1944 l'inizio del rastrellamento tedesco e fascista impedì loro di raggiungere le Marche e uscire dall'accerchiamento. La mattina del 7 aprile a Calanco furono costretti, assieme ai loro compagni della 1a brigata, a sostenere un lungo combattimento nel corso del quale caddero cinque partigiani e decine di soldati tedeschi. Le truppe germaniche incendiarono per rappresaglia il vicino paese di Fragheto, uccidendo 30 civili, in gran parte donne e bambini.
Dopo il combattimento, i partigiani si ritirarono verso il Lago di Quarto ed in seguito a Spinello dove celebrarono la Pasqua. La sera dell'11 aprile si ricongiunsero alle altre brigate attestate a Ridracoli, Poggio la Lastra, Strabatenza e Biserno.
Il 12 aprile ebbe inizio il rastrellamento della zona compresa tra le statali Bibbiena – Cesena e Firenze – Faenza. Si ebbe un combattimento a Biserno dove nonostante il sacrificio di un'intera squadra di 12 uomini, i soldati tedeschi ruppero le difese partigiane e dilagarono verso San Paolo in Alpe. La sera del 12 aprile la 1a brigata si ritirò nella foresta della Lama e poi in seguito all'Eremo di Camaldoli. La mattina del 13 aprile la brigata raggiunse Campo Romagnolo, dove si divise in piccoli gruppi nel tentativo di uscire dall'accerchiamento.
Sette partigiani in marcia verso San Godenzo furono catturati e fucilati in localtà Fontanelle. Uno di loro si salvò fingendosi morto sotto i corpi dei compagni. Altri diciotto combattenti si rifugiarono presso la cascina dell'Oia. Traditi da una guardia forestale fascista, la mattina del 16 aprile furono circondati dai tedeschi e catturati. Uno di loro, la cui identità è rimasta ignota, fu fucilato a Terre Rosse, poiché essendo ferito non riusciva a tenere il passo. Gli altri furono portati ai comandi tedeschi della zona e condotti a Stia durante la notte. Nelle prime ore del giorno 17 essi furono schierati contro il muro del cimitero e fucilati. I loro corpi vennero sepolti in una fossa comune.
Pietro (Piero, NdS) Calamandrei, uno dei fondatori della Repubblica italiana, scrisse: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità lì è nata la democrazia, lì è nata la Costituzione italiana”.
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Coordinate Google Maps: 43.797938 11.709977