136038 - Monumento ai trecento Caduti bergamaschi a Cefalonia e Corfù – Bergamo

Monumento in memoria dei trecento caduti bergamaschi che hanno combattuto nella seconda guerra mondiale e nella guerra di Liberazione nella trentatreesima Divisione fanteria “Acqui”, a Corfù e Cefalonia.

Staff Pietre: pietra censita anche da Liceo Ginnasio Sarpi Bergamo

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Città alta
Indirizzo:
Via alla Rocca
CAP:
24129
Latitudine:
45.7035795
Longitudine:
9.66598339999996

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lungo il viale principale sulla destra poco dopo l'ingresso.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Struttura in Marmo con all'estremità superiore una fiaccola in bronzo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Parco delle Rimembranze
Notizie e contestualizzazione storica:
Notizie sul luogo di collocazione: A partire dal 1927 il Parco delle Rimembranze è diventato luogo della memoria cittadina relativamente agli eventi politico-militari risorgimentali e del primo conflitto mondiale a cui con il passare degli anni sono stati aggiunti numerosi monumenti relativi al secondo conflitto mondiale, con l’esposizione di collezioni storiche otto-novecentesche e la realizzazione di lapidi ed aree commemorative.
(tratto dal sito: https://www.icastelli.it/it/lombardia/bergamo/bergamo/rocca-di-bergamo)

Divisione "Acqui": Costituita come Brigata "Acqui" il 25 ottobre 1831 si compone di due reggimenti, 1° e 2° di fanteria.

Terminata la campagna di Grecia, la "Acqui" venne trasferita con compiti di presidio nelle isole Ionie, ripartita tra Corfù, presidiata dal 18º Reggimento fanteria, comandato dal colonnello Luigi Lusignani, e da parte del 33º Reggimento artiglieria, e Cefalonia, in cui era acquartierato il resto.

Dopo l'armistizio, a differenza della maggioranza delle altre grandi unità che si arresero ai tedeschi, la "Acqui" decise di resistere. Stessa scelta compì il 18º Reggimento in Corfù, con ancora maggiore prontezza del comando di divisione e del presidio di Cefalonia.

I tedeschi, per i quali Cefalonia e Corfù avevano una rilevante importanza strategica, poiché controllavano l'accesso al golfo di Corinto, decisero di prendere con la forza il controllo dell'isola dopo aver inviato un ultimatum al comando italiano. L’ultimatum fu rifiutato dalla Divisione “Acqui”. Essa cercò ripetutamente di chiedere aiuto agli alleati, che allora erano a Brindisi (distante 300 km da Corfù e 400 km da Cefalonia), ma senza successo.

Avendo subito perdite elevate, il generale Gandin, decise di capitolare il 21 settembre.

Ma era comunque la resa di un reparto in uniforme, che obbediva a ordini legittimi, come quello di non cedere le armi e resistere a ogni aggressione, e ciò avrebbe dovuto assicurare ai prigionieri il rispetto della Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra.

Subito dopo, venne però dato il via a un indiscriminato massacro verso i soldati e ancora di più verso gli ufficiali italiani; non vi è accordo tra le varie fonti, ufficiali e no, sul numero complessivo, ma certo diverse migliaia di soldati italiani persero la vita per aver voluto difendere il loro onore militare e il giuramento al loro paese al quale si sentivano vincolati.

Da allora, il nome della divisione è legato indissolubilmente all'eccidio di Cefalonia da parte dei tedeschi.

Anche le truppe stanziate a Corfù comandate dal colonnello Luigi Lusignani, che in un primo tempo avevano sopraffatto la guarnigione tedesca, dopo una lunga resistenza (i combattimenti durarono dal 13 al 26 settembre), furono travolte da uno sbarco di rinforzi tedeschi, proprio quando il comando alleato aveva iniziato a contemplare un intervento diretto di truppe inglesi. E anche a Corfù gli ufficiali italiani, dopo la resa, furono oggetto di numerose fucilazioni nella fortezza di Corfù.

Bibliografia:
http://www.esercito.difesa.it/organizzazione/capo-di-sme/Comando-Forze-Operative-Sud/Divisione-Acqui/Pagine/La-storia.aspx
http://www.divisioneacqui.com/
https://it.wikipedia.org/wiki/33%C2%AA_Divisione_fanteria_%22Acqui%22

Contenuti

Iscrizioni:
Parte centrale:
"FEDELE AL SUO
RETAGGIO
DI GLORIA
E DI ONORE
SIE SILENZIO
SAMENTE
IMMOLATA
A CEFALONIA
E CORFU

SETTEMBRE 1943"

Parte sinistra verticale:
"DIV ACQUI"

Parte bassa:
"BERGAMO AI SUOI 300 CADUTI"

Simboli:
Sulla parte superiore dell'opera è collocata una fiaccola di ottone che rappresenta la libertà

Altro

Osservazioni personali:
A cura di Sara Cavallini, 4ALSA

Gallery