Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Giorgione, Corso 29 Aprile
- CAP:
- 31033
- Latitudine:
- 45.670967245518
- Longitudine:
- 11.928311884403
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Giardini pubblici di Castelfranco, in asse con la torre sud-est del castello
- Data di collocazione:
- 13 settembre 1936
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo e Bronzo per la statua e l'iscrizione.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Come in tutti i paesi d’Italia, fu alla fine della Prima Guerra Mondiale che i Comuni iniziarono a pensare di onorare la memoria dei loro caduti innalzando monumenti situati nei luoghi più visibili e significativi.
Furono i Comuni ma anche associazioni di cittadini a sostenere finanziariamente i costi della costruzione delle strutture e della realizzazione della o delle sculture di grande impatto comunicativo ed emotivo.
Questo accadde in tutte le frazioni di Castelfranco Veneto, con maggiore o minore evidenza monumentale.
Evidentemente non poteva mancare un monumento a Castelfranco Veneto, capoluogo comunale, che aveva vissuto l’esperienza brutale della Prima Guerra: i bombardamenti distruttivi (360 bombe cadute in tutte le zone della città), un centinaio di morti e centinaia di feriti, il peso di ospitare ben 5 ospedali militari, persino l’allargamento del cimitero per seppellire i soldati morti negli ospedali.
Dopo la Marcia su Roma (24 ottobre 1922) e la presa del potere del Fascismo, anche a Castelfranco il partito fascista prende il governo cittadino.
Nel 1924 il sindaco fascista Guglielmo Gambetta nella relazione al bilancio esalta i ‘valori’ cari al Fascismo: il culto della Patria, della Nazione, ma soprattutto il culto e la memoria dei figli dell’Italia sacrificatisi nella Grande Guerra: sono questi le parole e le memorie strategiche per il Fascismo nascente, che se ne appropria velocemente trasformandole in parole d’ordine.
E’ su questi riferimenti politici che il Fascismo cresce a Castelfranco e che i monumenti ai soldati caduti crescono come funghi ovunque.
L’iniziativa di realizzare un monumento a Castelfranco fu promossa nel 1922 da un apposito Comitato.
Nelle carte della Biblioteca Comunale è conservato un album che raccoglie tutti i sottoscrittori dell’iniziativa. I firmatari sono 269 e contribuiscono mediante versamento di somme di denaro. Tra i sostenitori vi sono banche cittadine, associazioni e i notabili della città tra i proprietari della villa e giardino Revedin-Rinaldi-Bolasco. Il Comitato è presieduto dal sindaco.
Attualmente il monumento è collocato nei giardini pubblici a lato sud-est del castello, precedentemente (dal 21 aprile 1924 al 1936) si trovava in piazza XXIV Maggio.
Contenuti
- Iscrizioni:
- CASTELFRANCO V.
AI
CADUTI PER LA PATRIA
1915-1918
- Simboli:
- Croce incisa sopra l'iscrizione.
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita