202134 - Monumento ai Caduti della prima e seconda guerra mondiale – Fiuggi (FR)

Forma monumentale complessa, con elementi scultorei in bronzo e contornata  da elementi architettonici decorativi da giardino. Opera dell’artista Duilio Cambellotti, fu eretto nel 1926. Il Monumento a colonne, è ora inserito in un contesto pubblico in cui è presente una sistemazione in aiuole adiacenti, con la presenza di cimeli di guerra ed elementi di arredo urbano. Le tre colonne cilindriche angolari si elevano da un basamento costituito da due gradini a sezione triangolare. Le colonne sono raccordate da un corpo centrale, che emerge dall’insieme cilindrico spiccando in autonomia verso l’alto. Nell’apice è incisa un’insegna dedicatoria e una decorazione a mosaico che raffigura lingue di fiamma. Nelle intersezioni di raccordo del vertice sono posti tre busti maschili in bronzo che sollevano un elmo con il braccio sinistro. Le corazze dei busti sono ornate con i simboli dell’aquila e della gorgone. Sui pilastri cilindrici sono incisi i nomi dei caduti della Grande guerra, mentre una lastra commemorativa dei caduti della seconda guerra mondiale fu affissa in un secondo momento nella sezione frontale del monumento.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Largo Carlo Rengo
CAP:
03014
Latitudine:
41.803059646273
Longitudine:
13.224530729577

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area Verde
Data di collocazione:
1926
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il complesso cilindrico è realizzato in travertino; le sculture in bronzo; le decorazioni in mosaico policromatico.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Fiuggi
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Monumento ai Caduti della prima e della seconda guerra mondiale, opera di Duilio Cambellotti, venne inaugurato nella temperie commemorativa che nel 1926 interessò molti comuni della Ciociaria. Fiuggi onorava così i suoi Caduti della Grande guerra affidando la realizzazione di un’opera monumentale ad un artista conosciuto ed apprezzato anche nel contesto locale. La committenza venne decisa già dal 1924. Da questa data e per tutto il 1925, l’artista fu impegnato in una laboriosa progettazione iconografica e strutturale di cui restano tracce nei bozzetti e nei disegni preparatori. Nella realizzazione finale dell’opera la sintesi tra elementi architettonici e scultorei appare predominante, risolta nel diverso uso cromatico dei materiali (bronzo e travertino) e nelle sfumature del mosaico policromo. I simboli dell’eroico sacrificio offerto dai Caduti presenziano in forma schietta ed incisiva, senza retorica, aperti verso il cielo e senza riparo, a suggellare la cruda dimensione della lotta che i soldati della prima guerra mondiale si trovarono a sostenere nelle feritoie della nuda terra di trincea. Il Monumento originale fu integrato nel corso degli anni che seguirono la fine del secondo conflitto mondiale, con l’inserzione di una lastra commemorativa dei Caduti del 1940 – 1945 all’interno della stessa scultura, nella sezione frontale. Vennero inoltre sistemate le aiuole tutt’intorno con l’apposizione di cimeli di guerra che si sono via via degradati, e di cui resta una macchina lanciarazzi posta non lontano dall’impatto spaziale del Monumento. L’apposizione della Lastra rendeva alla città il segno di una rammemorazione e di una vocazione mai venuta meno nei conflitti mondiali. Fiuggi, si distinse nel sacrificio dei suoi Caduti, per una dura esperienza di internamento dei suoi cittadini ebrei e di dispersione e prigionia di numerosi soldati in Germania. Sconvolta come altri luoghi della Ciociaria e dell’Italia tutta, per gli eccidi che si verificarono con l’avanzata delle truppe alleate dopo lo sfondamento della vicina linea Gustav: la cattura e la morte del giovinetto Carlo Rengo nel 1944; l’uccisione della guardia comunale Angelo Fabiani e soprattutto la violenta impiccagione di Angela Maria Rossi, contadina di Alatri giustiziata con violenza inaudita. L’episodio è riportato negli annali cronachistici di guerra:
"27 maggio 1944, sabato – Fiuggi (Frosinone). Due soldati tedeschi requisiscono latte, ciliegie e vino dall’abitazione di Angela Maria Rossi, contadina cinquantacinquenne nativa di Alatri e residente a Tecchiena. Dopo essersi sentiti male, i soldati vengono ricoverati in ospedale, dove i medici tedeschi scambiano un’intossicazione alimentare per un tentativo di avvelenamento. Prelevata e percossa, Angela Maria Rossi viene portata a Fiuggi, dove – con il benestare del capo della provincia della RSI – subisce un processo sommario e viene impiccata ad un traliccio della linea tranviaria Roma-Fiuggi, davanti al cancello dell’albergo Villa Igea. (Atlante)"
Il luogo dell’impiccagione apparve subito simbolico, davanti al cancello di un albergo, quasi ad attentare alla vera vocazione di Fiuggi, che durante la seconda guerra mondiale era divenuta una “città ospedaliera” proprio in virtù della presenza sul territorio di numerose strutture ricettive che avevano offerto assistenza e cura a vittime civili e reduci militari. Il blocco tedesco degli Alleati che resistette per qualche tempo lungo la linea Gustav fece emergere lo spirito solidale e di accoglienza di questa cittadina che già agli inizi del secolo era diventata la meta termale preferita di illustri personaggi della vita mondana e politica d’Italia. Nel 1911 era partita una campagna di valorizzazione delle acque termali segnata dall’inaugurazione della “Fonte Bonifacio VIII” e dal cambio del nome che da “Anticoli di Campagna” venne trasformato in “Fiuggi” con l’approvazione ed il personale interessamento del Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti, frequentatore abituale delle terme. A Fiuggi venne firmata la dichiarazione di guerra alla Turchia nel 1911 da Giolitti e Salandra; ancora a Fiuggi il re firmò nel 1914 la Dichiarazione di neutralità nel conflitto appena scoppiato in Europa.

Contenuti

Iscrizioni:
Sul vertice cilindrico:
"FIUGGI AI SUOI CADUTI" MCMXXVI

Le colonne cilindriche con incisi i nomi dei Caduti della prima guerra mondiale:
AGNOLI ANGELO
AGNOLI FELICE
AGNOLI SALVATORE
ALESSANDRI COLOMBO DI SERAFINO MEDAGLIA D’ARGENTO
AMBROSETTI ANGELO
AMBROSETTI BENEDETTO
AMBROSETTI PIETRO
AMBROSI GIUSEPPE
AMBROSI LUIGI
BONANNI GIUSEPPE
CELANI BENEDETTO
CELANI PIETRO DI PLACIDO
CELANI PIETRO DI GIUSEPPE
COLAROSSI GIOVANNI
D’AMICO ANGELO
DE CAROLIS ERMANNO
DE MARCHIS FELICE
DI PROSPERIS BIAGIO
FIORINI BENEDETTO
FIORINI COSTANTINO
FILETICI MARTINO MEDAGLIA DI BRONZO
GIROLAMI ASCENZO
GIROLAMI LUCA
INCOCCIATI SALVATORE
LUCARELLI GAETANO
MACCIOCCHI LUIGI
MAGGI GIOVANBATTISTA
MARSECANI SIMPLICIANO
MARTUFI LUIGI
MATTEI VITTORIO
MORETTI VINCENZO
NARDI IPPOLITO
PIETROGIACOMI LUIGI
PRINCIPIA GIOVANNI
RICCARDI ARTURO
ROSI FRANCESCO
SANTESARTI GIACINTO
SANTONICO STANISLAO
SCARAMASTRA LUIGI
SEVERA GIOVANNI
SEVERA LUIGI
SFORZA ANTONIO
SILERI ATTILIO
STROVEGLIA ROCCO
TAILETTI ILDEBRANDO
TERRINONE GIOVANNI
TERRINONE LUIGI
TERRINONI BARTOLOMEO
TERRINONI BERNARDO
TERRINONI CARLO
TERRINONI DOMENICO
TERRINONI PAOLO
TESORI FELICE
TOFANI VINCENZO
TREMONTI BENEDETTO
TUCCIARELLI MAGNO
VALENTINI PIETRO

Lastra centrale:
AI CADUTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
INCOCCIATI SILVIO
AGNOLI ALBERTO
AGNOLI ANGELO
AMBROSETTI ZEFFERINO
AMBROSI GIUSEPPE
AMBROSI NAZZARENO
AMBROSI GAETANO
ALESSANDRI DOMENICO
BERTUCCI ACHILLE
BERTUCCI ALFREDO
CIRILLI GIOVANNI
CIRILLI MARIO
CIANCARELLI BENEDETTO
CELLETTI ANGELO
DE ANGELIS AGOSTINO
DE SANTIS BENEDETTO
D’AMICO BENEDETTO
FABIANI TOMMASO
FIORINI ANGELO
GIOGELLI FILIPPO
GIROLAMI ANTONIO
MARSECANI ENICIO
MATTEI ROCCO
MIOZZI MARIO
MORICONI GINO
MAGGI MARIO
MAGGI ANTONIO
MARTINI GIUSEPPE
ONORATO FEDERICO
PARIS NATALE
PARIS ANTONIO
PRINCIPIA GIUSEPPE
PACIOTTA MARIO
PANNONE NAZZARENO
TERRINONI NATALE
TERRINONI RIZIERO
TERRINONI UMBERTO
TERRINONI GIUSEPPE
TERRINONI VITTORIO
TERRINONI VINCENZO
TESORI MARIO
TUCCIARELLI ACHILLE
TUCCIARELLI ERMANNO
ZANGRILLI ANGELO
Simboli:
Nel Monumento sono presenti i seguenti simboli: Lingue di Fuoco, Aquila, Gorgone.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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