201019 - Monumento ai Caduti di Nazzano (RM)

Il Monumento ai Caduti di Nazzano è posizionato al centro di una piccola area verde arricchita da pini e piccole palme. Sul sito sono state collocate delle panchine da cui si può godere di uno splendido panorama la cui vista spazia sulla Valle del Tevere fino a Roma. Il monumento è composto da un alto obelisco in peperino che presenta su tre lati una decorazione fatta di rami di palma e un cumulo di elmetti. Su di esso si erge una piccola statua in bronzo raffigurante la Vittoria alata in piedi su una sfera che rappresenta il globo e porge, con la mano destra, una corona d’alloro e con la sinistra tiene un serpente.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Quattro Novembre
CAP:
00060
Latitudine:
42.229840411569
Longitudine:
12.59569289626

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piccola area verde, lato strada
Data di collocazione:
1922
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Monumento in pietra e statua in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Nel 1922 fu inaugurato il Monumento ai caduti eretto in contrada Monticello. Inizialmente doveva presentare una struttura più bassa e con decorazioni differenti, questo primo bozzetto fu elaborato da Menichelli.

Notizie, racconti e particolarità storiche del paese

Nazzano presenta un nucleo abitativo di origine medievale arroccato su una collina e alle sue pendici, pianure solcate dal fiume Tevere che, durante la guerra, era utilizzato dalle imbarcazioni militari. Per questo, spesso, l'area veniva bombardata da aerei tedeschi e ciò rendeva pericoloso praticare soprattutto le sponde del fiume.
Durante il Fascismo, nell'autunno del 1938, vennero emanate le Leggi Razziali, discriminatorie nei confronti degli ebrei ed ispirate a quelle tedesche del 1935. Anche nel nostro paese fu previsto un censimento della popolazione che, però, non rilevò la presenza di individui di "razza" ebraica a Nazzano. Tramite racconti di anziani del paese, siamo venuti a conoscenza che, in realtà, vi abitava un dottore ebreo di nome Mario Levi della Vida, detto "Il Professore", era un medico, ex segretario della Società per gli studi della malaria. Possedeva una villa in via Lecceto che fu utilizzata come rifugio per la cavalleria. Non fu mai catturato e alla fine della guerra se ne andò senza lasciare notizie.
In quegli anni, inoltre, non mancarono gli episodi di Resistenza. Il comando di una decina di partigiani era affidato a Attilio Di Giovanni. Furono mosse diverse azioni contro i Tedeschi, dirette da Luigi Narcisi, partigiano napoletano proveniente da Roma, consegnò una radio a tutti coloro che facevano parte di questo gruppo per entrare in contatto con Londra e mandare segnali per gli attacchi.

Contenuti

Iscrizioni:
Lastra centrale:

NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
DI PATRIA INDIPENDENZA
CADUTI
CON LA LUCE DELL'IDEA
NEL FULGORE DEL SACRIFICIO
L'ITALIA DIEDERO AGLI ITALIANI
AI FIGLI EROICI
NAZZANO MEMORE

Lastra laterale sinistra:

Soldati
BOLDRINI EMIDIO
COSTANTINI UGO
CRUCIANI ADOLFO
D'INNOCENTI ANTONIO
FRANCESCHINI ANTONIO
NASPI ARMANDO
NICOLETTI FRANCESCO
PIERSANTI VINCENZO
ROSSI BENEDETTO
SANTANGELI GIOACCHINO
SCIOMMERI FAUSTO
SPURIO GIUSEPPE
SPURIO NICOLA

Lastra laterale destra:

Tenente
MIRRA ENRICO
Aiutante di battaglia
MICHELI LUIGI
Vice brigadiere
NASPI LORENZO
Caporali maggiori
DI GIOVANNI ENRICO
SCHIAVETTI DOMENICO
Caporale
DI STEFANO AMEDEO

Lastra posteriore:

CADUTI NELLA II° GUERRA MONDIALE
Tenente
DE ANGELIS AGOSTINO
Caporali
POMPA GIUSEPPE
MANCINI NATALE
Soldati
MAZZINI FIORAVANTI
BERNACCHIA SALVATORE
PROPERZI LUCIANO
CARAFA PIETRO
PERINI ENRICO
Simboli:
Nel monumento sono presenti incisioni e rappresentazioni di sette elmetti, che simboleggiano i soldati caduti in guerra, e tre rami di ulivo che sono simbolo di amore, pace e speranza, presenti su ogni lato.
Nella parte superiore è posta una statua rappresentante la dea alata Nike che poggia con un piede sopra una struttura sferica che raffigura il globo e questo gesto rappresenta l'autorità della vittoria sulla Terra.
Nella mano destra sorregge una corona d'alloro che simboleggia la vittoria con l'incoronazione dei caduti in guerra conferendo a questi ultimi valore e onore; nella mano sinistra un serpente di cui non abbiamo testimonianze ma considerato che la statua appartiene all'arte vittoriana si suppone che rappresenti l'eternità.

Altro

Osservazioni personali:
Il monumento, espressione del valore della memoria e simbolo di storia, racchiude in sé ricordi del passato e valori del presente. Doveroso onorare i caduti di guerra e ancor più prestare attenzione a quelli del proprio paese verso cui si sente una particolare vicinanza. Al tramonto, il luogo appare molto suggestivo; naturalmente stimola la riflessione e rende viva l'emozione del ricordo di coloro che hanno combattuto per donarci, oggi, un paese unito, indipendente, libero e democratico.

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