5578 - Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale – Fano (PU)

Il monumento ai Caduti è posto nella corte dell’ex caserma Paolini, circondato da cancello in ferro. Il monumento è costituito da un tumulo di forma piramidale costituito da massi rocciosi, sormontato da una scultura metallica raffigurante un’aquila che si posa sulla mitragliatrice; in basso sono tre lastre commemorative in marmo in ricordo delle battaglie che videro coinvolto il 94° Reggimento Fanteria, Brigata “Messina”, proveniente da questa caserma, nella prima guerra mondiale. Una lastra bronzea ricorda i compagni d’arme caduti sul fronte nella prima guerra mondiale.

NOTA STAFF PIETRE: il monumento è stato censito anche dall’Istituto Comprensivo Gandiglio e dall’Istituto Adriano Olivetti nell’ambito del concorso “Esploratori della Memoria” a.s. 2014-2015.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale Antonio Gramsci 52
CAP:
61032
Latitudine:
43.8405625
Longitudine:
13.0156875

Informazioni

Luogo di collocazione:
Ex Caserma Paolini, corte interna, antistante il lato sud-est della corte, davanti alla casermetta F. Verrotti
Data di collocazione:
Dopo il 1918
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Monumento in massi di pietra, scultura metallica, lastre in marmo e bronzo, cancellata in ferro
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 94° reggimento di fanteria “Messina” (1909-1943) era, dagli inizi del secolo, XX, di stanza a Fano (prima nella caserma Montevecchio, poi nella caserma Paolini), da dove fu inviato nel 1915 sul Fronte Orientale. Ebbe in tale occasione la medaglia di bronzo al valor militare e fu ricordato con tre citazioni sui bollettini di guerra del Comando Supremo. Nel conflitto morirono del reggimento “Messina” 54 ufficiali e 1565 soldati. Soldati e ufficiali del Messina ebbero due medaglie d’oro al valor militare (capitano Brenci Alessandro e Tenente Panella Antonio), 151 medaglie d’argento e 219 medaglie di bronzo.

Istituto Adriano Olivetti:
La caserma intitolata al generale Paolini di Fano fu costruita nel 1908. Attualmente il demanio dello Stato ha autorizzato il Comune ad utilizzare il cortile della caserma come parcheggio diurno. La caserma fu utilizzata come tale fino agli inizi del 1980 circa.

Contenuti

Iscrizioni:
(sul fronte, in alto, sulla targa bronzea)
AI COMPAGNI D’ARME
CADUTI
PER LA
PATRIA

(Lastra in basso, lato sinistro)
COMANDO SUPREMO 4 MARZO 1917
SULLA FRONTE GIULIA L’ARTIGLIERIA NEMICA
FU ASSAI ATTIVA CONTRO LE NOSTRE LINEE
AD ORIENTE DI VERTOIBA - NEL POMERIGGIO DOPO
INTENSO TIRO DI ARTIGLIERIE DI OGNI CALIBRO E
DI BOMBARDE FORTI REPARTI NEMICI ATTACCA
RONO QUELLE POSIZIONI - FURONO NETTAMENTE
RIBUTTATI CON GRAN PERDITE -
NUCLEI DEL 94° DI FANTERIA IRRUPPERO IN
CONTRATTACCO E PRESERO AL NEMICO 32 PRIGIONIERI
DEI QUALI UN UFFICIALE
CADORNA

(Lastra in basso, lato anteriore)
COMANDO SUPREMO 16 MAGGIO 1917
NELLA ZONA AD ORIENTE DI GORIZIA LA
BRIGATA MESSINA (93° E 94° REGGIMENTO) CONQUI
STAVA L’ALTURA DI QUOTA 174 A NORD DI TIVOLI
PODEROSAMENTE RAFFORZATA E ACCANITAMENTE
DIFESA DAL NEMICO, RIBUTTANDONE POI GLI
INSISTENTI CONTRATTACCHI
CADORNA

(Lastra in basso, lato destro)
COMANDO SUPREMO 27 NOVEMBRE 1917
NEL POMERIGGIO DI IERI IL NEMICO DOPO AVER
BATTUTO CON FURIOSO BOMBARDAMENTO LA NOSTRA
POSIZIONE DI COL DELLA BERETTA, AD EST DELLA VAL DI
BRENTA, VI LANCIO’ CONTRO CON ATTACCO IN MASSA
LE FANTERIE DI UNA INTERA DIVISIONE.
LA LOTTA SI SVOLSE ACCANITISSIMA E I DIFENSORI,
ISOLATI DA UN VIOLENTISSIMO FUOCO DI INTERDIZIONE,
AVREBBERO FORSE DOVUTO FINIRE COL SOCCOMBERE,
AL NUMERO E ALLA VIOLENZA DEGLI ATTACCANTI,
SE I LORO RINCALZI, FIERI SICILIANI
DELLA VECCHIA E GLORIOSA BRIGATA AOSTA
5° E 6° REGGIMENTO, RIPARTI DEL 94° FANTERIA
BRIGATA “MESSINA” E DEL BATTAGLIONE ALPINI
“VAL BRENTA” NON FOSSERO ACCORSI TEMPESTI
VAMENTE=----
DIAZ
Simboli:
Statua di un'aquila che si posa su una mitragliatrice.

Altro

Osservazioni personali:
Il monumento non è in buono stato di conservazione.
Bibliografia: Gian Luca Patrignani, Franco Battistelli, Il Tempo e la Pietra - I marmi parlanti. Nuovo catalogo delle epigrafi ubicate nel territorio comunale di Fano, Fano, 2010, pp. 372-374 (Lapidario Territorio).

Istituto Adriano Olivetti: Le iscrizioni della lastre commemorative affisse al monumento hanno perso colore in molti punti pertanto i testi risultano quasi illeggibili. Delle due lampade poste a lato del monumento una non funziona.
Di questo monumento colpisce il fatto che è stato costruito utilizzando rocce non lavorate, dà così la sensazione di qualcosa di aspro, spigoloso e difficile (come le battaglie) e rimanda anche al fatto che molti combattimenti della prima guerra mondiale si svolsero in territori di montagna.
NOTA STAFF PIETRE: il monumento è stato censito anche dall'Istituto Comprensivo Gandiglio e dall'Istituto Adriano Olivetti nell'ambito del concorso "Esploratori della Memoria" a.s. 2014-2015.

Gallery