243900 - Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale – Treviso

Il monumento, denominato “Gloria”, fu inaugurato nel 1931 per rendere onore al sacrificio della città e della provincia durante la Grande Guerra. L’opera è dello scultore Arturo Stagliano (Guglionesi – CB, 10 marzo 1867 – Torino, 7 aprile 1936).
Il monumento è un simbolo importante della storia di Treviso. Esso sorge nel centro storico della città all’angolo nord-est di Piazza della Vittoria, che fu creata nell’occasione unendo le due piazze già esistenti (Bressa e Cavallerizza).

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza della Vittoria
CAP:
31100
Latitudine:
45.663106777291
Longitudine:
12.242665229511

Informazioni

Luogo di collocazione:
Al centro dell'area verde della piazza.
Data di collocazione:
1931
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il monumento presenta un’architettura scenografica con quattro grandi colonne di marmo a rappresentare un tempio nel quale prende corpo un corteo funebre per i caduti in guerra formato da statue di bronzo. La composizione scultorea è suddivisa in tre parti: il fulcro centrale rappresenta il trasporto, con un feretro ornato di alloro, del corpo del caduto sul cui petto sono presenti una spada e uno scudo. Il caduto è trasportato dai compagni d’arme nudi ed è accompagnato dalle madri in lutto. Nelle altre due parti, a sinistra e a destra del corpo centrale, sono presenti altre statue di donne addolorate.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Il concorso per l’erezione del monumento di Treviso fu bandito nel 1926, con 38 proposte progettuali tra le quali venne selezionata quella di Arturo Stagliano che si appoggiò alla fonderia Barberis di Torino per la lavorazione delle sculture. Il monumento fu inaugurato il 4 novembre 1931 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. L’opera fu gravemente danneggiato dal bombardamento che colpì la città il 7 aprile 1944: esso provocò il dissesto delle fondazioni oltre al ribaltamento di alcuni bronzi laterali, che furono di nuovo messi in sicurezza nel 1946.

Contenuti

Iscrizioni:
Informazione non reperita
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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