Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via P. Barachini
- CAP:
- 56017
- Latitudine:
- 43.7496875
- Longitudine:
- 10.4681875
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Piccola area verde a lato della strada nei pressi della chiesa principale della frazione
- Data di collocazione:
- 1995 (carretto); non riportata la data dela lastra in pietra
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Carretto e parte del suo contenuto (castagne, fiori e fucili) in bronzo; sacco in marmo e lastra commemorativa in pietra.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di San Giuliano Terme
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il carretto (assieme al sacco in esso contenuto) ricorda il periodo in cui, durante la seconda guerra mondiale, le donne di Asciano venivano a lavare i panni in paese; i fucili ricordano gli scontri avvenuti durante la Resistenza in questi luoghi; fiori e castagne sono tipici di questi luoghi; in particolare i fiori possono essere anche un omaggio ai caduti.
Dei cinque nomi sulla lastra, Licia Rosati è una ragazza uccisa dai tedeschi nell'agosto del 1944; Barachini e Capocchi sono due partigiani morti in combattimento, così come Ighenad e Mugik, nomi (non cognomi) di due soldati sovietici aggregati alla formazione partigiana, anch'essi uccisi in combattimento sul Monte Pisano.
PAOLO BARACHINI e PIRRO CAPOCCHI uccisi dai tedeschi il 24 7 1944
LICIA ROSATI era una giovane staffetta partigiana vittima della ferocia nazista trucidata ad Asciano la notte del 4 agosto 1944.
IGHENAD e MUGIK erano due partigiani sovietici della formazione "Nevilio Casarosa, XXIII brigata Garibaldi" che caddero combattendo contro truppe naziste il 10 8 1944
Contenuti
- Iscrizioni:
- La lastra di pietra contiene la seguente iscrizione, incisa:
ORA E SEMPRE RESISTENZA
PAOLO PIRRO LICIA
IGHENAD MUGIK
A fianco del carretto, vi è una lastra di metallo, con sfondo bianco disposta in maniera obligua, per consentirne una agevole lettura, posta su un'asta di metallo piantata nel terreno. Sulla lastra è riportata una dicitura riportante la contestualizzazione del monumento:
COMUNE DI SAN GIULIANO TERME
MOLTE DONNE DI ASCIANO ERANO LAVANDAIE; OGNI SETTIMANA ANDAVANO A PIEDI A PISA, LUNGO LA VIA DEI CONDOTTI, SPINGENDO UN CARRETTO, A PRENDERE LA BIANCHERIAE RIPORTANDO QUELLA GIA' LAVATA.
IN TEMPO DI GUERRA I PARTIGIANI SUI MONTI UTILIZZARONO QUESTO ANDIRIVIENI PER SCAMBIARE MESSAGGI CON IL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE CHE OPERAVA IN CITTA'.
IL CARRETTO DELLE LAVANDAIE VUOLE RICORDARE IL CORAGGIO DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SEMPLICI CHE HANNO CONTRIBUITO A FARE DELL'ITALIA UN PAESE LIBERO.
L'OPERA E' STATA REALIZZATA DALL'ARTISTA MILENA MORIANI NEL 1995
- Simboli:
- Il carretto in bronzo, più che un simbolo, è esemplificativo delle attività che svolgevano le donne di umili condizioni che vivevano ai piedi del Monte Pisano, e che utilizzavano questo mezzo semplice per le attività di lavandaie. Sopra il carretto vi è un sacco in marmo, contenitore utilizzato dalla donne per portare i panni. Sul carretto, in bronzo, sono presenti due fucili (a testimonianza del fatto che il carretto, oltre che per le attività delle donne, veniva utilizzato dai partigiani per nascondervi e trasportarvi armi); castagne (prodotto della economia di sussistenza della zona) e fiori (che possono essere interpretati sia come un omaggio alla gentilezza, ma anche come commemorazione dei defunti)
Altro
- Osservazioni personali:
- NOTA STAFF PIETRE: QUESTO MONUMENTO E' STATO CENSITO DAGLI STUDENTI DELLE SCUOLE Scuola Media Pirandello Lari e I.C. NiccoliniSan Giuliano Terme