282206 - Monumento ai Caduti della Resistenza – Erba (CO)

Il Monumento alla Resistenza di Erba è stato posto, non casualmente, di fronte alla Scuola Media intitolata a Giancarlo Puecher, prima Medaglia d’oro della Resistenza lombarda per aver operato nella Resistenza, immolando la propria vita.

Quest’opera è stata progettata dall’artista italo-argentino Luigi Michelon, il quale ha realizzato un bozzetto su legno pregiato del Brasile (Palo Santo) che successivamente è stato trasposto su granito rosso di Baveno ad opera dello scultore lombardo Mario Gattoni (Viggiù, 1941 – Valmadrera, 2010).
La stele è stata posizionata su un blocco in serizzo grigio Valmasino, lasciato volutamente grezzo. Cespugli di lauro fanno da sfondo, con un cipresso che funge da sentinella.

La stele ha una forma a piramide rettangolare tronca, per cui la faccia anteriore ha forma trapezoidale (misure: 190 x 140-110 cm; prof. 25-35 cm), e riporta una scena allegorica realizzata con la tecnica del bassorilievo.

L’opera rappresenta il mostro del nazifascismo, intento a distruggere la libertà e l’umanità. L’uomo, con la sua forza fisica ed aiutato dalla donna, simbolo dei valori spirituali, riesce, con la forza morale che da essa riceve, a fermare la mano del mostro.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Luigi Majnoni 3
CAP:
22036
Latitudine:
45.811567450298
Longitudine:
9.2238893753937

Informazioni

Luogo di collocazione:
Aiuola all'esterno della Scuola Media Statale Giancarlo Puecher.
Data di collocazione:
25 Aprile 1972
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
La stele, con la scultura in bassorilievo, è stata realizzata su granito rosso di Baveno.
Essa è posta su un basamento in pietra di serizzo Valmasino, lasciato volutamente grezzo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale di Erba
Notizie e contestualizzazione storica:
Martedì 25 Aprile, nel XXVII anniversario della Liberazione (1972), è stato inaugurato, nel contesto unitario della Scuola Media Giancarlo Puecher di Erba, un monumento ai Caduti della Resistenza, ideato e progettato dallo scultore italo-argentino Luigi Michelon.
Il bozzetto, realizzato in legno pregiato sudamericano, è stato generosamente donato alla città dallo stesso artista che ha voluto così onorare il sacrificio dei Caduti per la libertà e manifestare l’attaccamento alla sua terra d’origine. Il monumento è stato successivamente realizzato, in granito rosso di Baveno, dallo scultore Mario Gattoni.
L’iniziativa è stata del Comitato antifascista locale, sorto per onorare la memoria dei Caduti, su proposta dell’allora assessore alle Finanze, rag. Erico Rivolta, che ha donato il bozzetto dell’opera. Il comitato è stato affiancato dal Comune di Erba che ha deliberato e finanziato l’opera, stanziando la somma necessaria per la sua realizzazione (1.500.000 Lire).
Le informazioni disponibili su Luigi Michelon, l'artista italo-argentino autore del Monumento alla Resistenza di Erba, sono piuttosto limitate, se non assenti.
Mario Gattoni (1941–2010) è stato uno scultore lombardo nato a Viggiù, un paese noto per la sua tradizione nella lavorazione della pietra. Fin da giovane, Gattoni ha mostrato una forte inclinazione per la scultura, iniziando a lavorare nelle cave di pietra all'età di undici anni. Ha perfezionato le sue competenze artistiche frequentando la Scuola d'Arte Industriale di Viggiù e successivamente la Scuola degli Artefici di Brera a Milano. Nel corso della sua carriera, ha realizzato numerose opere, tra cui disegni e sculture, alcune delle quali sono conservate presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Viggiù. Gattoni, per la sua maestria, all'inizio degli anni '70, ebbe il ruolo di trasporre il bozzetto in legno realizzato dall'artista italo-argentino Luigi Michelon in una scultura definitiva in granito rosso di Baveno. In seguito si trasferì a Valmadrera, nei pressi di Lecco, dove aprì il suo laboratorio e vi rimase per tutto il resto della vita.

Contenuti

Iscrizioni:
Il Monumento non contiene iscrizioni.
Simboli:
Questa scultura simboleggia la lotta contro l’oppressione nazifascista, rappresentata da un mostro espresso da forme contorte e appuntite che tenta di schiacciare l’umanità. Un uomo resiste all’assalto, sostenuto dalla forza morale di una donna, figura allegorica dei valori spirituali contrapposti ma complementari a quelli della forza fisica maschile. Con un semplice gesto – il contatto della mano – ella gli trasmette un’energia superiore che ingrandisce la sua forza, rendendolo capace di respingere il male.
L’opera celebra l’unione tra forza fisica e forza morale, ricordando che la libertà è un valore che si conquista con entrambi, e solo se si è uniti.

Altro

Osservazioni personali:
RIFERIMENTI
ARTEVARESE: Sculture e disegni di Mario Gattoni, 3 Maggio 2013

FONTI, Gentilmente fornite dalla Dr.ssa Enrica Atzori, Responsabile della Biblioteca di Erba - CO (Vedi Immagini 6 e 7):
ALTA BRIANZA (Periodico di informazione politica, costume , attualità): 29 Aprile 1972

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