4712 - Monumento ai Caduti di Porto San Giorgio (FM)

Monumento composto da un basamento a struttura piramidale quadrangolare a più livelli. Dal terzo livello, delimitato da una ringhiera metallica, il monumento prosegue con una grande colonna a base quadrata ornata di bassorilievi e capitelli. Su un lato la colonna ha un bassorilievo in bronzo raffigurante una figura alata con il braccio sinistro alzato in segno di vittoria. Al di sotto del bassorilievo c’è la lapide con i nomi dei caduti nella seconda guerra mondiale. Sotto alla lapide, all’interno di bassorilievi circolari con fregi, sono incisi i nomi dei luoghi delle battaglie dove hanno combattuto i soldati di Porto S. Giorgio. Tutto il monumento è ricoperto in marmo e presenta fregi e ornamenti bellici. Il basamento è delimitato da quattro piccole colonne in marmo che sono collegate con una lunga catena per delimitare il perimetro del monumento. All’interno del perimetro monumentale c’è anche un braciere metallico. Ai lati del monumento ci sono due aste per bandiera.

NOTA STAFF PIETRE: Monumento censito anche dagli studenti dell’I.C. Paladini Treia e dal Liceo Classico Statale A. Caro nell’ambito del concorso Esploratori della Memoria a.a. 2014-2015.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Mentana
CAP:
63017
Latitudine:
43.1797549
Longitudine:
13.7982402

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza con aiuole e Vasca Fontana adiacente alla stazione ferroviaria nello sbocco su lato mare, delimitata ad ovest dal viale XX Settembre, ad est da via Nazario Sauro.
Data di collocazione:
Si conosce solo l’anno di posa, 1925. Risale al marzo 2011 l’ultimo intervento manutentivo del quale si è fatta carico un’azienda locale.
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Travertino: intera opera è realizzata in travertino ( cave di Acquasanta Terme ) così come il festone con fregio che funge da mensola alla Statua, i bassorilievi e i rosoni. Le lapidi con incisi i nomi dei caduti e dispersi sono in marmo. La Statua raffigurante la Dea Roma Vigilante è in bronzo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Porto San Giorgio
Notizie e contestualizzazione storica:
Si conosce solo l’anno di posa, 1925. Risale al marzo 2011 l’ultimo intervento manutentivo del quale si è fatta carico un’azienda locale. Eventi di varia natura, susseguitesi nel corso dei decenni, hanno reso l’Archivio Storico del Comune di Porto San Giorgio, quasi sterile di informazioni sulla genesi di questo monumento, specialmente per quanto concerne la parte tecnica. Da una pubblicazione del Direttore della Biblioteca Comunale, Prof. Giarmando Dimarti, sono risultate utili alcune notizie su eventi dell’epoca. Con questo materiale reperito, se pur scarno, si riesce a concretizzare quanto di seguito cronologicamente esposto.

1922 Novembre. Nei primi giorni del mese, nasce a Porto San Giorgio la locale sezione dell’Associazione Combattenti e Reduci con la presidenza di Bruno Lagalla. Tra i primi atti, la raccolta fondi per erigere un monumento ai caduti in guerra.
 
28 Aprile 1923 Nell’assemblea della Società Operaia tenutasi in questa data, viene stanziata la somma di £ 1.000 per il progetto del monumento a piazza Mentana. Società Operaia con a Presidente Lauro Marchesini.

COMUNE DI PORTO SAN GIORGIO
Registro delle Sedute di Giunta
Progressivo N° 129 Contributo del Comune per l’erigendo monumento ai caduti in guerra
L’anno millenovecentoventitre addì 17 del mese di agosto, il Commissario Prefettizio Avv. Serafino Luciani
assistito dal Segretario Comunale Avv. Allevi Antonio.
Il Commissario, sulla richiesta del Comitato Cittadino per la erezione di un monumento ricordo in memoria dei
Sangiorgesi immolatisi nella grande guerra 1914 – 1918 per i più santi e puri ideali di patria, interpretando la
unanime volontà del paese
Delibera
Concorrere alla spesa per la erezione di detto monumento col contributo da parte del Comune di £20.000,00
( ventimila ) . Provvedere alla spesa relativa mediante stanziamenti ripartiti ai bilanci 1924 £ 7.000 = 1925
£ 7.000 = 1926 £ 6.000
Fatto, letto, approvato e sottoscritto come appresso :
il Commissario Prefettizio
Serafino Luciani

Seduta del 4 Settembre 1924 Sindaco : Carlo Brugnoli
Progressivo N° 148 Milite Ignoto
Riporta : La giunta, determina l’acquisto di due bassorilievi in bronzo della Dea Roma Vigilante la Salma del
Milite Ignoto, al prezzo di £ 39 ciascuna.
 
La documentazione ufficiale termina qui. A completamento riportiamo la destinazione dei due bassorilievi. Uno verrà collocato sulla facciata principale del Monumento ai Caduti di piazza Mentana mentre l’altro verrà
apposto sopra l’ingresso principale della scuola elementare Edmondo De Amicis costruita ad inizio secolo.
La progettazione del Monumento è affidata all’ Architetto Ascolano Vincenzo Pilotti, si disconoscono le modalità di assegnazione dell’ incarico.
 
anno 1925 Della posa del Monumento si conosce solo l’ anno, non sono noti il giorno ed il mese, così come si ignora se ci sia stata una cerimonia per l’evento.

NOTIZIE CIRCA IL PROGETTATORE
VINCENZO PILOTTI
(1872 – 1956)
architetto ingegnere
“Pilotti incarna la figura dell’architetto/artista, del creatore e inventore, dell’ideatore di nuove immagini,fantastiche e visionarie” però “è anche un progettista dalla profonda conoscenza del fare, del mestiere, della costruzione a regola d’arte”.
(Maria Luisa Neri)

Vincenzo Pilotti, uno dei più importanti architetti italiani della prima metà del
novecento, tra i più prolifici esponenti insieme a Marcello Piacentini, Cesare Bazzani e
ai fratelli Adolfo e Gino Coppedé dello stile eclettico in Italia, nacque il 13 febbraio
1872 nella frazione Marino del Tronto del comune di Ascoli Piceno da genitori
teramani Carlo e Antonia Montani.
All’età di nove anni entrò nel collegio di Grottammare, dove fu spronato allo studio del
disegno dal prof. Vincenzo Salvi. Particolarmente vocato nel disegno e nella musica,
continuerà a suonare il pianoforte anche in futuro, proseguì i suoi corsi scolastici
dapprima a Spello e poi a Roma all’Istituto di Belle Arti Tra gli insegnanti c’è Luigi
Russo, già professore di Giuseppe Sacconi, allora progettista del Vittoriano, e proprio
su consiglio di Sacconi, Pilotti si iscrive all’Accademia di Belle Arti a Firenze, trovando
tra i docenti Vincenzo Micheli e tra i compagni Gino Coppedè. Nel 1897 diventa
architetto, poi nel 1914 conseguirà a Roma anche il Diploma di Ingegnere Architetto
Presso l’Università La Sapienza. La formazione accademica romana prima e quella
fiorentina poi, accanto a personaggi come Coppedè e Fantappiè e sotto la guida di
architetti quali Vincenzo Micheli ed Enrico Ristori, profondamente legati agli stilemi di
un tardo accademismo storicista e monumentalista, generano in Pilotti, le basi per un
atteggiamento progettuale di tipo eclettico.
Un eclettismo anomalo, trasversale alla coeva compagine architettonica italiana,
capace di delineare una personale quanto preziosa parabola espressiva, ricca
comunque di inaspettate quanto innovative soluzioni compositive. Terminati gli studi,
insegna per qualche anno presso gli istituti tecnici di Caltagirone e di Ascoli fino a
quando vince, a 34 anni, il concorso per professore straordinario presso la cattedra di
architettura dell’Università di Cagliari, dove si occupa, per l’anno 1906/1907, di
Disegno ornato e Architettura elementare. L’anno seguente è chiamato ad insegnare
Architettura Tecnica e Generale all’Università di Pisa, dapprima presso la Facoltà di
Scienze Fisiche Matematiche e Naturali, poi presso la Regia Scuola di Ingegneria, dove
ebbe tra i numerosi allievi anche Giovanni Michelucci, autore a Pescara della struttura
Aurum. Nell’ateneo della città toscana rimarrà fino al 1942, lasciando il servizio col
titolo di Professore Emerito. Pilotti, Cavaliere, Commendatore e Grand’Ufficiale della
Corona d’Italia, consigliere comunale e membro di commissioni in diverse città, porta
avanti l’impegno accademico e quello professionale con vivacità, partecipando a
svariati concorsi, dalla Biblioteca Nazionale di Firenze all’Ossario monumentale del
Verano a Roma, fino al Palacio Legislativo di Montevideo, risultando sempre tra le
prime posizioni.
La sua vastissima produzione, documentata dall’esistenza di bei disegni quasi tutti eseguiti con matita su carta lucida, spaziò dai temi urbani ai temi residenziali
sviluppati per l’alta borghesia marchigiana o per altri personaggi illustri. Presentò
propri progetti per il palazzo comunale di Rieti, gli edifici scolastici di Iglesias, Città di
Castello, San Benedetto del Tronto, Grottammare, Vigevano, Pratola Peligna, Città
Sant’Angelo, Atri, per il liceo-ginnasio di Teramo e moltissimi altri edifici pubblici in
tutt’Italia e all’estero. Notevole per la carriera di Pilotti è la stagione pescarese che tra
il 1927 e il 1935 lo vede impegnato nella progettazione e realizzazione dei maggiori
edifici pubblici: il Palazzo del Governo, il Duomo, il Vescovado, il Tribunale, il Palazzo
Comunale, il Liceo Ginnasio D’Annunzio, la Camera di Commercio e molte altre.
Lavorò con uguale impegno ad Ascoli e a Teramo dove anche qui realizzò i maggiori
edifici pubblici come palazzo Muzi, a Teramo e il palazzo Terlizzi e la chiesa del Sacro
Cuore ad Ascoli.
Fu amico dei grandi musicisti Pietro Mascagni e Giacomo Puccini; per quest’ultimo
progettò prima il villino, a Viareggio, e poi nel 1924 la tomba, a Torre del Lago,
realizzata con la collaborazione del pittore marchigiano Adolfo de Carolis al quale
era legato da sincera amicizia. Con De Carolis lavorerà anche per il restauro e
l’ ampliamento del Palazzo della Sapienza di Pisa.
In collaborazione con il decoratore Giuseppe Pauri di San Benedetto del Tronto, Pilotti
realizzò il bellissimo altare della chiesa della Madonna dei Lumi a Civitella del Tronto.
A Grottammare dove l’architetto è stato veramente prolifico, oltre all’edificio scolastico
comunale, realizzò il Monumento ai Caduti e la tomba dei Marchesi Laureati.
Pilotti disegnerà fino agli ultimi anni, progettando tantissimo e realizzando parecchio,
su incarico pubblico e privato. Esponente consapevole di un eclettismo irriducibile alla
mera concezione di imitazione erratica del passato, si spegne nella sua città natale il 22
marzo del 1956.
Vincenzo Pilotti attende ancora un approfondito studio critico e senza dubbio detiene
un tassello del mosaico dell’architettura novecentesca italiana che forse lo ha sempre
trascurato per la “marginalità provinciale” delle sue creazioni. La sua opera rimane
legata soprattutto a due edifici di grande valore simbolico, per la cui decorazione si
avvalse del pittore Adolfo De Carolis: la realizzazione dell’Aula Magna della Normale di
Pisa (1915) e a Torre del Lago (1924) la tomba del grande maestro Giacomo Puccini,
ancora oggi meta di pellegrinaggio per gli amanti della lirica.

Scrisse di lui il cugino Berardo Montani:

“questo infaticabile lavoratore di animo semplice e geniale, attraverso le
vicissitudini della vita, ha mantenuto sempre un fervore giovanile ed un
temperamento scherzoso, la passione per l’arte e per il culto del bello” e,
aggiungerei, quella immaginazione ragionata sempre capace di mettere
d’accordo la musa dell’arte e il muso della committenza”.
 
Carlo Maria d’Este
(Centro reg.le Beni Culturali )

Contenuti

Iscrizioni:
(Sulla facciata principale del Monumento, un blocco di travertino posto a metà tra Crepidoma e Base, è incisa a caratteri maiuscoli, la dedica)
PORTO SAN GIORGIO AI SUOI VALOROSI CADUTI

(Sulle altre facciate compaiono, Lato Nord)
1° GUERRA MONDIALE 1915 -1918
MORTI IN COMBATTIMENTO
IN MARE
CUPIDIO ARISTIDE DI FRANCESCO
DE CARLONIS ALESSANDRO FU PASQUALE
MALLONI PIETRO DI TOMMASO
MARZAN GIOVANNI DI GIUSEPPE
PRINCIPI SPARTACO DI VINCENZO
RENZI ENRICO FU PROCULO
SERENA TULLIO DI TOMMASO
TOMBOLINI FEDERICO FU FRANCESCO

IN TERRA
AMAOLO RICCARDO FU ENRICO
BICCIRÈ PRIMO DI CESARE
BONFIGLI VITTORIO DI GIUSEPPE
CAPOROSSI LUIGI FU RAFFAELE
CERRETANI UMBERTO DI LUIGI
CORSI ERMETE FU TEBALDO
DE MARCO GIOVANNI DI ROCCO
FRANCESCHINI GIUSEPPE FU GIAMBATTISTA
GAROFALI BRUNO FU EUGENIO
GEZZI ANTONIO FU VINCENZO
GRAZIANI SAVERIO FU GIOVANNI
GRICCINI AUGUSTO DI NATALE
LUCIANI GUIDO DI GAETANO
MALLONI PASQUALE DI TOMMASO
MANDOLINI RICCARDO FU GIORGIO
MANDOLINI VINCENZO FU GIOVANNI
MARCONE GUGLIELMO FU GAETANO
MARTINI UGO DI N.N.
MATÈ GUIDO FU CESARE
PANCOTTO VINCENZO DI CESARE
PANFILI FRANCESCO FU GIUSEPPE
PANFILI VINCENZO FU GIUSEPPE
PAOLINI LORENZO FU FRANCESCO
PAOLINI MILANO FU PASQUALE
PETRINI ANTONIO FU GIOVANNI
PONZANETTI ARDUINO DI SECONDO
RIPA TOMMASO FU LUIGI
ROCCHETTI AURELIO FU VINCENZO
ROCCO GIUSEPPE DI VINCENZO
STORTI ETTORE DI GIACOMO

(Lato Sud)
1° GUERRA MONDIALE 1915 -1918
DISPERSI
FIACCONI GIUSEPPE DI BENEDETTO
LATTANZI VINCENZO FU GIOVANNI
MANGIOLA GAETANO FU PIETRO
MASSETTI CESARE DI SAVERIO
PERINI ENRICO DI GIOVANNI
ROCCHETTI ANGELO FU ANTONIO
SGUIGNA FRANCESCO DI VINCENZO

MORTI PER CAUSE DI SERVIZIO
BASILI GIUSEPPE DI DOMENICO
BRONZI GUGLIELMO DI GIUSEPPE
BRUGNOLI FILIPPO
BUGIARDINI GIOVANNI FU CESARE
CAPPONI GIOVANNI FU LUIGI
CICCHINÈ FEDERICO FU RAFFAELE
CIFERRI GIOVANNI DI ALESSANDRO
CIONFRINI ALFREDO FU GAETANO
COCOCCIONI GIUSEPPE FU PIETRO
CONCETTI LUIGI DI PIO
DI CARLO MASSIMO DI NICOLA
NICOLAI GAETANO DI PIETRO
PALMARINI VINCENZO DI MARIO
PALMIERI GIUSEPPE DI GIOVANNI
PARADISI MARIANO DI COSTANTINO
PIGNATELLI GIUSEPPE FU FILIPPO
PIGNATELLI RICCARDO DI FEDERICO
PROPERZI UMBERTO DI FEDERICO
ROCCHETTI PASQUALE FU SETTIMIO
SANTARELLI FEDELE DI LUIGI
SANTARELLI FRANCESCO V. DI INNOCENZO
SCOCCIA NAZARENO DI GIUSEPPE
SCOCCIA UMBERTO DI SAVINO
SILENZI EURIPIDE FU SAVERIO
SILENZI GAETANO DI DOMENICO
ZUBINI GIUSEPPE FU PASQUALE
BRUSCANTINI GAETANO FU CESARE OPERAIO BORGHESE


(Lapide in basso)
CADUTI IN AFRICA ORIENTALE E SPAGNA
GIACOMOZZI ALDOBELLO
VITALI NULLO
MANDOLESI PIETRO

(Lato Est)
PORTO SAN GIORGIO A PERENNE RICORDO DEI SUOI
FIGLI CADUTI E DISPERSI NELLA SECONDA GRANDE
GUERRA MONDIALE 1940 – 1945 INCIDE RIVERENTE
I LORO NOMI IN QUESTA PIETRA

CADUTI
ALBERTI ANGELO DI FRANCESCO
ANDRENUCCI MARIO DI NAZZARENO
CARDINALI FERNANDO DI CESARE
GIUGGIOLINI ENRICO
IMPERATORI VITTORIO DI PIO
MANDOLESI UMBERTO DI ANTONIO
NASINI DOMENICO DI ENRICO
PERINI ANGELO DI PIETRO
PERTICARINI GIOVANNI FU PASQUALE
PETRONILLI ENNIO FU GIACOMO
PIETRACCI ERNESTO FU GIUSEPPE
RECCHIONI LUIGI DI SAVERIO
RETTINI DANTE DI MASSIMO
RIPA UBALDO FU NICOLA
SAGRIPANTI ALFREDO FU CESARE
SPURIO GIOVANNINI DANTE FU GIUSEPPE
TRAINI TULLIO FU LUIGI

DISPERSI
BERDINI LUCIANO DI N. N.
BIANCHINI DANTE FU RAFFAELE
BRAVI RENATO DI EVARISTO
D’AMBROGIO GINO DI GIUSEPPE
FERRACUTI MARINO DI MARIANO
FERRANTI RICCARDO DI ENRICO
MALLONI PIETRO DI SANTE
MARCONE MICHELE DI CARMINE
MASCETTI ALFONSO DI UMBERTO
MAZZAFERRO GINO DI GIOVANNI
PACI ANDREA DI LUIGI
PERROTTA ALESSANDRO FU VINCENZO
PESCETTI TORQUATO FU VINCENZO
PLATANI NAZZARENO DI FORTUNATO
SILENZI DINO DI FEDERICO
SIMONI NICOLA DI FRANCESCO
TRAVAGLINI EMIDIO DI ALESSANDRO
VAGNARELLI UMBERTO DI GIUSEPPE
VALERI GIUSEPPE DI GIORGIO

Lato Ovest: SAN MICHELE – SABOTINO – GORIZIA – PASUBIO – DOBERDÒ
Lato Sud: ASIAGO – SAN GABRIELE – MONTE SANTO – BAINZIZZA – PODGORA
Lato Est: MONTE NERO – ORTIGARA – SEI BUSI – COL DI LANA – HERMADA
Lato Nord: PIAVE – ISONZO – TONALE – MONTELLO – MONTE GRAPPA
Simboli:
Vittoria alata
Spada
Testa di leone

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: Monumento censito anche dagli studenti dell'I.C. Paladini Treia e dal Liceo Classico Statale A. Caro nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria a.a. 2014-2015.

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