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147155 - Monumento ai Caduti dell’eccidio del 1 Maggio 1944 – Bertinoro

La sera del 30 Aprile 1944 i partigiani uccidono a Bertinoro il locale segretario del Partito Fascista Repubblicano ed un vice-brigadiere della Guardia del Duce. L’immediata rappresaglia, organizzata dallo stesso reparto da cui proveniva il sottufficiale assassinato, porta alla fucilazione nella notte sul 1° Maggio di 5 noti antifascisti del luogo: Antonio Fusaroli Casadei, Gaetano Fusaroli Casadei, Ezio Calboli, il sottotenente Giacomo Calboli e Filippo Mangelli, in seguito riconosciuti partigiani della 29a Brigata Garibaldi G.A.P. “Gastone Sozzi”. Il monumento è stato eretto sul luogo del loro sacrificio, in un ampio spazio delimitato, per tre lati, da una catena che corre lungo una serie di paletti di ferro. La parte posteriore di quest’area è protetta da una siepe. Il manufatto è un obelisco di marmo a pianta pentagonale che poggia su una duplice base di pietra della stessa forma. Agli angoli del basamento sono posti quattro supporti marmorei atti a collocarvi dei vasi di fiori. Nella parte frontale del monumento è inserita una lunga lastra di marmo bianco di forma trapezoidale in cui sono collocate le fotoceramiche dei 5 Caduti e dove è incisa l’epigrafe. Questa riporta i nomi delle vittime e la data della loro morte. I caratteri sono stati riempiti con vernice di color nero. Sulla sommità del monumento è posta una scultura in bronzo raffigurante la Vittoria alata. Infine una lampada votiva in bronzo è collocata dinanzi alla parte frontale del monumento.