92205 - Monumento ai caduti di Bargagli (GE)

La lastra si trova appoggiata, come la pagina di un libro, ad uno spuntone di roccia, sulle due facciate sono scritti i nomi dei deceduti e dispersi di entrambe le due guerre mondiali. E’sistemata sopra ad un’aiuola in pietra in una zona completamente dedicata. Sul muretto,sottostante la lastra, si trova la dedica. L’intero monumento è inserito in un’aiuola.

STAFF PIETRE: Scheda censita anche da ICValtrebbia secBargagli

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Conciliazione
CAP:
16021
Latitudine:
44.4474070116113
Longitudine:
9.09081369638443

Informazioni

Luogo di collocazione:
area verde
Data di collocazione:
2012
Materiali (Generico):
Bronzo, Laterizio, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
lastra incisa in marmo. Muretto di sostegno in pietra e mattoni. La lastra poggia su un blocco grezzo in pietra grigia.
Lastra di dedica in marmo con lumino a memoria in bronzo. ai lati due vasi anch'essi in bronzo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
BARGAGLI ... dalle memorie di Luciano Boleto, sindaco di Bargagli. 30/11/2003

Nel periodo Settembre - Dicembre 1944 erano presenti sul territorio del comune di Bargagli e del vicino Lumarzo tre distaccamenti ciascuno composto mediamente da 25 persone.
Uno di questi venne chiamato distaccamento “volante” perché si spostava frequentemente e con rapidità da zona a zona, infierendo attacchi improvvisi ai tedeschi e ai fascisti che occupavano la città di Genova ed i comuni della riviera di levante.
Inoltre sempre in questa zona operavano gruppi di Sappisti locali, svolgendo un ruolo e una funzione importanti di copertura alle formazioni combattenti.
Era ovvio che una situazione di questo tipo creava gravi ostacoli alle azioni degli occupanti tedeschi e dei loro alleati, per cui questi ultimi decisero di tentare un attacco alle tre formazioni partigiane.
La sede del primo distaccamento era a Bargagli Alta, Bragalla, alle pendici del monte Croce; la seconda era Traso Alto, alle pendici del monte Croce dei Fo; la sede della terza era Lumarzo in località Tecosa, in cui avvenne poi la resa di una colonna nazifascista composta da circa 7.000 uomini.
La notte del 13 Dicembre ’44 Bargagli venne accerchiata da ingenti forze tedesche e fasciste, le quali avevano come obbiettivo quello di colpire soprattutto la formazione partigiana operante a Bargagli Alta, anche perché in quella zona risiedeva un membro del C.L.N. locale, comandante di S.A.P. e quindi uno dei punti di riferimento della Resistenza in alta Val Bisagno e alta Val Fontanabuona.
All’alba i nazifascisti avevano già occupato le posizioni che consentivano loro il controllo su un vasto territorio.
Aprirono il fuoco accompagnato dall’incendio delle case di Bragalla e dintorni.
In quella occasione fu catturato un partigiano che venne poi seviziato e ucciso. Insieme ad altri due compagni e venne assassinato un contadino del posto.
La giornata si concluse, oltre agli incendi ed alle fucilazioni sopra accennate, con la razzia del bestiame e con il saccheggio delle abitazioni.
In quello stesso giorno vennero presi e portati nella zona di Avegno - Uscio, una quarantina di uomini che non erano riusciti a sfuggire al rastrellamento.
Uno di questi venne successivamente fucilato ad Avegno, alcuni furono deportati in Germania, altri riuscirono a fuggire.
Bargagli, per la sua collocazione geografica ha rappresentato un punto nevralgico sia per il movimento partigiano, sia per i nazifascisti, tanto che, spesso, questi ultimi facevano saccheggi e rapine, uccidendo numerosi abitanti tra cui un bambino di nove anni, Damonte Leonardo (1934/1944), come testimoniano i monumenti, i cippi e le lapidi presenti su tutto il territorio.

Caduti: Moresco Giovanni (1902-1944), Moresco Leonardo “Giacomo” (1889-1944), Cevasco Giovanni ucciso ad Avegno (1908-1944), oltre ai due non ben identificati ma presunti originari del comune di Pieve.

Il monumento attuale, di recente costruzione (2012), ne sostituisce uno precedente ormai pericolante, costruito dai cittadini in collaborazione con A.N.P.I. di Bargagli e inaugurato nel 1965.

Contenuti

Iscrizioni:
GUERRA 1915-18
CEVASCO ARMANDO FU DONDERO, BALLETTO PAOLO, CEVASCO VITTORIO, BALLETTO AGOSTINO, CEVASCO ADOLFO, GENNARO ANGELO, CEVASCO EMANUELE, CASAGRANDE EUGENIO, CEVASCO FILIPPO, CASAGRANDE GIACOMO, CEVASCO MARIO, SOLFONE GIOVANNI, CEVASCO ARMANDO DI ANGELO, BALLETTO ANDREA, MORESCO GIOVANNI FU GIUSEPPE, DEGO DOMENICO, MORESCO GIOVANNI DI VINCENZO, CROCE GIACOMO, MORESCO LUIGI, CASAGRANDE EMANUELE, MORESCO TOMASO, GARBARINO ERCOLE, MORESCO GIUSEPPE, BERNARDIN GIACOMO, MORESCO GEROLAMO, FOGLIETTA NATALE, MORESCOG.B.,

GUERRA ITALO TURCA: CEVASCO LUIGI

GUERRA 1940-1945
GUERRA 1943-1945 CADUTI PER LA LIBERTA':
OBERTI MARIO, CEVASCO MICHELE, CONIMIA ARISTIDE, MORESCO SEVERINO, MORESCO VINCENZO, MORESCO GIOVANNI, MORESCO LEONARDO, CEVASCO GIOVANNI DI DOMENICO, BALLETTO ENRICO, CEVASCOG.B., PONTETILLA SILVIO.

DISPERSI:
BALLETTO ATTILIO, BANCHERO ETTORE, BUFFONI ALFREDO, CEVASCO VALERIO, CASAGRANDE ANGELO, FELCE ARMANDO, MORESCO ITALO, SUFFLONE ELIO, CANOVA CARLO, BOZZO GUGLIELMO, CEVASCO SEVERINO, MORESCO EMANUELE, MORESCO GIUSEPPE .

CADUTI CIVILI:
1940-1945
MORESCO GIANFRANCO, MORESCO GRAZIANO, DAMONTE LEONARDO, MARTINI AIMONE, GIACOMAZZI EMILIO, CEVASCO BRUNO.



BARGAGLI AI SUOI CADUTI 1 GIUGNO 2012

Simboli:
Pietra dietro al libro simboleggia i monti su cui combatterono i bargaglini;
Le due pagine di libro simboleggiano la storia scritta dai nomi dei caduti.

Altro

Osservazioni personali:
Di fronte alla Chiesa parrocchiale, nel cuore del paese, il monumento è un monito a ricordare chi, con la vita, ha costruito la libertà.

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