Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Strada Torino, 19
- CAP:
- 10092
- Latitudine:
- 45.023112610557
- Longitudine:
- 7.5873277314896
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Adiacenze rotonda stradale
- Data di collocazione:
- 25 Aprile 1966
- Materiali (Generico):
- Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Scultura in acciaio; lastra anteriore metallica; lastre posteriori in marmo. Sono presenti quattro aste portabandiera, un pannello informativo e alcune fioriere.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Beinasco
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il pannello informativo posto davanti al monumento recita:
"Nel 1965, in occasione del ventennale della fine della guerra, il Comune incaricò lo scultore beinaschese Franco Garelli di progettare un monumento dedicato ai caduti durante la prima e la seconda guerra mondiale. Secondo le parole dello stesso Garelli, il monumento presenta "a sinistra una grande parete lacerata in molte zone e con numerose feritoie, a destra una grande parete scanalata, di elementi accostati: la Concordia, e al centro le ali della Vittoria e della Pace". All'interno del monumento sono riportati i nomi dei caduti."
Il monumento è descritto anche sul sito del Comune di Beinasco, alla pagina Itinerario turistico.
Franco Garelli (Diano d’Alba 1909 – Torino 1973), nel 1927 esordisce alla Promotrice di Torino. Già al principio degli anni trenta entra in contatto con il secondo futurismo torinese e partecipa a diverse mostre regionali e sindacali, distinguendosi soprattutto come illustratore e caricaturista. Conseguita la laurea in Medicina e Chirurgia, risiede per circa un anno a Firenze, svolgendovi il servizio di leva. Nel 1936 è in Africa Orientale con il grado di sottotenente medico e al ritorno in patria tiene la sua prima personale a Torino, esponendo i disegni realizzati durante questa esperienza militare nel corpo degli Alpini.
Nei primi anni quaranta frequenta Luigi Spazzapan, punto di riferimento per le nuove generazioni di artisti torinesi e ad Albisola entra in contatto con Arturo Martini, il cui esempio influenzerà la sua ricerca scultorea. Tra il 1941 e il 1943 partecipa come ufficiale medico alla Seconda Guerra Mondiale, realizzando una serie di dipinti dal tenore tragico.
Finita la tempesta bellica comincia a insegnare come libero docente di otorinolaringoiatria presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Torino, senza tuttavia interrompere l’attività artistica. Dal 1947 al 1957 espone in mostre nazionali ed internazionali ed entra in contatto con artisti come Picasso e Asger Jorn.
Con gli anni cinquanta e sessanta realizza grandi opere per esterni, tra i quali la decorazione della parete nord della Biblioteca Civica di Torino (1963), il mosaico per il lungomare di Albisola (1963), il monumento ai Caduti per la città di Beinasco e il rilievo in ferro per la sede Rai di Torino (1969). Intorno al 1962 abbandona la professione medica e trasferisce lo studio, da Torino a Beinasco (TO), trasformandolo nel 1967 in museo privato.
Nei secondi anni sessanta prosegue un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero. Muore a Torino nel 1973.
Fonte: Biografia, sul sito dell'Archivio Franco Garelli.
Franco Antonicelli (Voghera 1902 - Torino 1974), intellettuale e politico antifascista, laureato sia in Lettere che in Giurisprudenza, fu insegnante d'Italiano nel 1926-1927 al suo stesso liceo D'Azeglio di Torino, dove entra in contatto con il gruppo riunito intorno ad Augusto Monti di cui fanno parte maestri e coetanei quali Benedetto Croce, Piero Gobetti, Norberto Bobbio, Massimo Mila, Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Umberto Cosmo, Ludovico Geymonat.
Direttore della collana "Biblioteca Europea", precettore di Giovanni Agnelli, fu arrestato più volte per la sua opposizione al regime. Amici e interessi culturali lo avvicinano all'ambiente torinese di Giustizia e Libertà, poi confluito nel Partito d'azione, ma Antonicelli assume il pensiero liberale e Croce come suo punto di riferimento politico. Scarcerato nell'aprile 1944 torna a Torino e rappresenta il Partito liberale nel CLN piemontese, del quale gli viene affidata la presidenza alla vigilia dell'insurrezione.
Dopo la Liberazione, Antonicelli dirige il quotidiano liberale "L'Opinione", per poi avvicinarsi al Partiro Repubblicano. Letterato e poeta, nel dopoguerra Antonicelli svolge un'intensa attività culturale. Nel 1945 fonda l'Unione culturale - ora a lui intitolata -; nel 1947 è tra i fondatori dell'Istituto piemontese per la Resistenza, del quale assume la presidenza; fa parte, inoltre, del consiglio direttivo del Museo del Risorgimento. Nel 1960 fonda il Circolo della Resistenza, che presiede per alcuni anni. Nel 1961 è tra i fondatori del Centro studi Piero Gobetti, altra figura di riferimento essenziale nella concezione del liberalismo di Antonicelli. Scrive per molte testate ed è collaboratore della Rai per numerosi programmi radiofonici.
Aperto al confronto con gli studenti e gli operai protagonisti delle lotte degli anni Sessanta, viene eletto al Senato come indipendente nelle liste Pci-Psiup alle elezioni del 1968 e a quelle del 1972, entrando a fare parte delle commissioni parlamentari Pubblica istruzione, Vigilanza Rai e Difesa. Muore a Torino nel novembre 1974.
Fonti:
- Biografia, sul sito Franco Antonicelli, L'eredità culturale;
- Franco Antonicelli, su Wikipedia.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Lastra frontale:
QUESTO MONUMENTO
HANNO VOLUTO I LAVORATORI
DI BEINASCO
NON SOLO PER PIETA'
E RICONOSCENTE MEMORIA
DEI PARTIGIANI E DEI CADUTI
DI TUTTE LE GUERRE
MA ANCHE PER AMMONIRE
CHE TANTO SANGUE VERSATO
DEVE RENDERE LIBERO
L'UOMO
L'UOMO TUTTO INTERO
L'UOMO COL SUO LAVORO
25 APRILE 1966 / F. Antonicelli
Lastra posteriore:
NELLO SPIRITO DI FRATERNITA' CHE LI ACCOMUNA
NEL SACRIFICIO VOTATO ALLA PATRIA
IL COMUNE DI BEINASCO
QUI SEGNA I NOMI DEI SUOI FIGLI
Lastra Caduti seconda guerra mondiale:
BEINASCO
AI SUOI CADUTI
SPINELLI AMBROGIO SOLDATO 1914 - 1941
PERSELLO GIOVANNI '' 1910 - 1941
SCACCHI GIOVANNI '' 1909 - 1942
MONTALDO LUIGI '' 1921 - 1944
MELLANO BERNARDO '' 1913 - 1944
MARANGONI FLAVIO PARTIGIANO 1915 - 1944
GALLINA NATALE '' 1925 - 1944
ZUIN ALBANO '' 1922 - 1944
SACCO GIOVANNI '' 1923 - 1944
MARTINI MICHELE '' 1920 - 1944
DAVIGINO LORENZO '' 1923 - 1944
CRAVERO MARCO '' 1918 - 1944
CRAVERO GIUSEPPE '' 1924 1944
GALLO GIOVANNI '' 1925 - 1944
MARANGONI VINCENZO '' 1915 - 1944
LOVERA UMBERTO '' 1910 - 1945
CROLLE SERAFINO '' 1911 - 1945
FERRARA CARLO '' 1905 - 1945
CALLIGARO ENRICO DISPERSO 1913 - 1943
LOVERA GIOVANNI '' 1921 - 1944
VANNI VASCO '' 1921 - 1944
GALLINA ALFREDO '' 1910 - 1944
VAI GIOVANNI '' 1920 - 1944
LIMONE RAIMONDO '' 1922 - 1944
SERAFINO ANGELO '' 1914 - 1944
ROVEJ MARIA 1943
VASCHETTO LUIGI 1943
MONTALDO LUIGI 1943
TODESCO MARIA 1944
RINERO BENEDETTO 1944
Lasta Caduti prima guerra mondiale:
MALCOTTI GIOVANNI TENENTE 1894-1916
BARELLA MATTEO TENENTE 1898-1917
SIVERA GIOVANNI SERG.MAGG. 1892-1918
MAGNAGO ERCOLE SERG.AVIAT. 1894-1917
CERUTTI EMILIO SERGENTE 1891-1917
SORASSO MICHELE SERGENTE 1896-1918
ALBERTO ANGELO SERG.AVIAT. 1898-1918
RAINERO GIOVANNI CAP.MAGG. 1881-1918
AGHEMO GIOACCHINO C(A)PORALE 1896-1918
COSTERO ERNESTO CAPORALE 1876-1918
AGHEMO GIOVANNI SOLDATO 1888-1915
AIASSA GIACOMO '' 1892-1916
GIRAUDO ANGELO '' 1893-1917
SIVERA ANTONIO '' 1895-1917
CASTAGNO DOMENICO '' 1893-1917
MEDICI FRANCESCO '' 1889-1917
MANASSERO GIUSEPPE '' 1899-1918
VANZETTI LUIGI '' 1887-1918
COMBA MICHELE '' 1897-1918
FESTA GIOVANNI 1892-1912
CAMANDONA GIOVANNI 1894-1915
MALETTO GIACOMO 1888-1915
MENSO GIUSEPPE 1885-1915
DARO' BATTISTA 1893-1916
GROSSO GIUSEPPE 1882-1916
MEINARDI ANGELO 1898-1917
LIMONE GIORGIO 1879-1917
FERRERO CARLO 1879-1918
MARANETTO GIOVANNI 1890-1918
MARENGO GIOVANNI 1892-1918
NICOLA PIETRO 1885-1918
DE ALBERA DOMENICO 1889-1918
Lastra davanti alla scultura:
MONUMENTO
AI
CADUTI
Firma base scultura a sinistra:
GARELLI
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- Simboli:
- L'opera astratta presenta vari simboli nelle sue diverse parti: le lacerazioni e le sofferenze della guerra sul lato sinistro; la Concordia sul lato destro; le due alte ali centrali della Vittoria e della Pace.
Altro
- Osservazioni personali:
- Si ringrazia il Comune di Beinasco, in particolare la Segreteria del Sindaco, per l'attenzione, la cortesia e le notizie fornite in merito alla mancanza della lastra dedicata ai Caduti della seconda guerra mondiale, da me riscontrata ad inizio aprile 2024, in occasione del primo sopralluogo fotografico. Danneggiata nell'inverno, a seguito di eventi atmosferici particolarmente avversi, la lastra era già in fase di rifacimento ed è stata ricollocata il 23 aprile 2024, in tempo utile per le celebrazioni della Liberazione, dandomene pronta comunicazione.