43804 - Monumento ai Caduti di Brindisi nella Grande Guerra

Il Monumento ai Caduti è dedicato ai soldati brindisini che diedero la propria vita alla Patria durante la Grande Guerra.
La sontuosa opera è costituita da un alto piedistallo, che nella parte anteriore dà vita a una fontana, su cui si  erge la statua della Vittoria Greca con le ali spiegate verso l’alto e che reca nella sinistra la figura di Roma, nella destra la daga con il lauro.

In basso alla Vittoria è adagiato un guerriero agonizzante con il capo cinto di gloria, sulle cui spalle poggia un grande scudo medusato.

Ai due lati vi sono due gruppi marmorei: quello di destra rappresenta la Madre Italica che addita al figlio armato la via del dovere; quello di sinistra, la vecchia madre che accarezza l’elmetto coperto di alloro del figlio caduto e stringe a sé l’Orfano sacro.

Nella parte posteriore sono ricordate le principali battaglie della prima guerra mondiale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Santa Teresa
CAP:
72100
Latitudine:
40.64093259914988
Longitudine:
17.943122634425663

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza
Data di collocazione:
1940
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Statue in marmo bianco di Carrara
Piedistallo in marmo rosso di Verona
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Brindisi
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Monumento ai Caduti è stato realizzato dallo scultore brindisino Edgardo Simone (1890 - 1948). L’opera sostituì il precedente Monumento attuato dallo scultore Vito De Bellis che fu venduto al Comune di Erchie. L’Amministrazione civica decise di affidare l’ideazione e l’esecuzione della nuova opera monumentale all'artista Edgardo Simone, prendendo atto della sua offerta di volerlo eseguire gratuitamente (delibera del Consiglio Comunale di Brindisi 25 settembre 1926).
Successivamente, si accese un vivace dibattito sulla scelta del luogo di collocazione. Inizialmente, fu proposto il piazzale antistante la Stazione ferroviaria, ma l’artista non apprezzò, definendo il luogo poco dignitoso. Allora, si decise di ubicarlo in Piazza Dionisi, davanti al porto, dinanzi al mare e in vista dei passeggeri che arrivavano dall'Oriente, ai quali si sarebbe presentato subito il monito della Vittoria nella glorificazione degli Eroi, morti per la Patria.
Finalmente, il 28 novembre 1931, il Monumento ai Caduti fu inaugurato alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Tuttavia, nel 1936 iniziarono i lavori di rimozione dello stesso che rimase in Piazza Vittoria fino al 1940, anno in cui fu collocato definitivamente in Piazza Santa Teresa, la quale doveva diventare la piazza più importante della città.
La struttura originale, dopo il trasloco, subì delle modifiche. L’idea della fontana monumento progettata da Simone venne ridimensionata perché l’opera doveva adattarsi al nuovo contesto architettonico e, inoltre, alcune parti andarono perdute come gli scudi bronzei e le due grandi maschere (quella del mutilato cieco e del combattente), collocate nella parte posteriore.

Fonte: Massimo Guastella, Edgardo Simone scultore (1890 - 1948), Mario Congedo Editore

Contenuti

Iscrizioni:
Sul lato anteriore si legge l'iscrizione:

BRINDISI AI SUOI FIGLI
CADUTI PER LA PATRIA
1915 - 1918

Sul lato posteriore si leggono i nomi delle principali Battaglie combattute durante la Grande Guerra:

ISONZO QUOTA 144
GORIZIA VODICE
PASUBIO PODGORA
PIAVE
MONTENERO MONTESANTO
COL DI LANA MONTEGRAPPA
ALTIPIANI D'ASIAGO VITTORIO VENETO
Simboli:
La statua della Vittoria porta nella mano sinistra la figura di Roma e nella mano destra la daga (spada corta) con lauro e quercia
Statua anteriore:
guerriero
scudo romano medusato
La statua di destra: il guerriero, la Madre Italica e il fascio littore
La statua di sinistra: la madre,l' elmetto, il lauro e l'orfano
Nella parete posteriore sono rappresentati:
Elmetto
Moschetto
Daga
Bombe a mano

Altro

Osservazioni personali:
Il Monumento ai Caduti sia per le sue dimensioni, alto fino a sette metri, sia per il candore del marmo bianco di Carrara e per il piglio eroico delle sue figure, rappresenta un’opera di grande valore artistico, storico e simbolico che fa onore ai Caduti della città che si sono immolati per la Patria.

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